Dummy Title /belluno-dolomiti/ 2025-05-14T10:51:01+02:00 http://example.comnews-11871.atom Notizie dal Corriere delle Alpi - Belluno, viabilità ad anello e sensi unici: via alle modifiche per un traffico fluido - 2025-05-14T08:00:56+02:00 2025-05-14T08:09:47+02:00 Il Comune pronto a sperimentare le soluzioni anti-code. In via Vittorio Veneto non si potrà svoltare a sinistra: «Abbiamo analizzato le osservazioni al piano. Ora procederemo ma gradualmente»

Viabilità ad anello per un traffico più fluido. Divieti di svolta a sinistra in via Vittorio Veneto, la chiusura alle auto del ponte della Vittoria e del passaggio a livello di San Gervasio.

Sono le prime misure, sperimentali, che l’amministrazione adotterà per migliorare la circolazione stradale in città, attuando così alcune delle indicazioni contenute nella relazione del Piano generale del traffico urbano (Pgtu) predisposta dai tecnici cui il Comune si è affidato un anno fa.
I termini per le osservazioni al Pgtu e al Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, sono scaduti. Cittadini, associazioni e portatori di interesse hanno avuto trenta giorni per inviarle.
«Ne sono arrivate alcune e le abbiamo analizzate», premette il vicesindaco e assessore alla mobilità, Paolo Gamba. «La maggior parte sono relative al sottopassaggio a Prade, per creare una bretella che porti sull’Agordina. Progetto che era nel Piano regolatore, è stato confermato nel Pat ma che non faremo mai. Ho intenzione di stralciarlo».

Nuovi collegamenti
Nelle intenzioni di Gamba c’è un collegamento fra la statale 50 e la regionale 203, che scenda dal Cucciolo o da Chiesurazza. Si sta lavorando per una soluzione che comporti meno disagi possibili, anche arretrando verso Belluno l’innesto sulla 50. «Parlarne è prematuro, ora siamo concentrati sulle sperimentazioni per fluidificare il traffico sulle strade esistenti», precisa Gamba. Non sono arrivate osservazioni sui suggerimenti e le indicazioni date dai tecnici nelle loro relazioni, «quindi procederemo in questa direzione».

Sensi unici e niente svolte a sinistra
Ovvero: istituendo il divieto di svolta a sinistra in via Vittorio Veneto, fra la rotatoria del Millennium e quella di Nogarè (zona Tigotà). La rotonda all’altezza del Lidl permetterà di girare evitando di incolonnarsi sulla carreggiata. Sarà poi chiuso al traffico il ponte della Vittoria, che diventerà a viabilità pedonale e ciclabile. Chiuso anche il passaggio a livello di San Gervasio: anche in questo caso a poca distanza c’è una rotatoria, quella di Marisiga, per fare inversione di marcia.
Si punterà inoltre a creare una viabilità ad anello, dove possibile, come a Baldenich. Qui l’idea è di mettere un senso unico in via Colle, dal semaforo alla chiesa di Don Bosco. Altro senso unico, in salita, in via del Plebiscito – la strada che dallo stadio porta in via Vittorio Veneto.
All’uscita, divieto di svolta a sinistra: gli automobilisti dovranno girare a destra e affrontare la rotonda del Millennium per tornare su via Vittorio Veneto e procedere in direzione centro città (o Cavarzano).

Rotonda prima del Ponte degli Alpini
«Dobbiamo risolvere anche alcune problematiche a Cavarzano, dove al mattino e nel tardo pomeriggio il traffico è molto elevato», continua Gamba.
Le strade del quartiere vengono usate per evitare la statale. Il Pgtu prevede per questa zona la realizzazione di una rotatoria all’uscita da via Doglioni su viale Medaglie d’oro, ma anche la ridefinizione delle corsie ciclabili e stradali, con interventi di “traffic calming” (arredo urbano, isole salvagente e attraversamenti pedonali per illuminati e segnalati) in viale Giovanni Paolo I.
Difficile risolvere il nodo della Cerva, dove manca lo spazio per ampliare la rotonda e creare più corsie di marcia. La soluzione è redistribuire il traffico su percorsi alternativi, e in questo senso i tecnici suggeriscono la realizzazione della “Nuova Agordina”, la bretella di collegamento fra la 203 e la 50 di cui si parla da anni.

Tutelare i quartieri
Fra le linee strategiche del Pgtu e del Pums c’è una città a misura di persona. Non si tratta solo di rendere la circolazione più fluida, ma anche di migliorare la sicurezza e la vivibilità per pedoni e ciclisti. Vanno in questa direzione l’indicazione di definire le zone 30, creare aree pedonali, migliorare la rete ciclabile, scaricare gli assi viari di penetrazione nei centri abitati.
>   Per via Feltre i tecnici suggeriscono una lettura più urbana, con ridefinizione delle corsie stradali, realizzazione di una ciclabile a doppio senso, riduzione della velocità dei veicoli; funzione più ciclabile e urbana anche per via Montegrappa, spostando il traffico lungo la Sp1; interventi di “calming traffic” vanno attuati anche fra Mussoi e La Cerva.
>   Passando a Nogarè, si propone una zona 30, con traffico pedonale e ciclabile privilegiato, in via Ceccato e via Mondin, ma anche in via per Nogarè, strada stretta e priva di marciapiede.
>   All’altezza della strettoia verso piazza Lollino si suggerisce un senso unico oppure una Ztl per soli residenti. Per il centro, infine, i tecnici suggeriscono un senso unico in via Segato, da viale Fantuzzi a piazzale Cesare Battisti, con deviazione dei flussi in via Caffi e Tasso.

Sperimentazione di sei mesi
Misure che si possono attuare con costi limitati, anche se vanno previste cartellonistica e ordinanze. «Faremo delle sperimentazioni graduali», conclude Gamba. «Speriamo già prima che finiscano le scuole per valutarne l’impatto sulla circolazione». La durata sarà di almeno sei mesi, un tempo necessario per studiarne gli esiti.
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Articolo di Alessia Forzin

http://example.comnews-11870.atom Notizie da AdnKronos - Bandiere Blu 2025, Liguria in testa. Le spiagge top in Italia, la mappa - 2025-05-14T07:43:01+02:00 2025-05-14T08:00:53+02:00 Sono 246 le località rivierasche, per 487 spiagge, e 84 gli approdi turistici che hanno ricevuto quest'anno il riconoscimento, assegnato dalla Foundation for Environmental Education (Fee)

Le mappe
I Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento nel corso della cerimonia di premiazione, che si è svolta a Roma presso la sede del Cnr  (GUARDA), sono 10 in più rispetto allo scorso anno: 15 sono i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati.

   La Liguria perde una Bandiera e ottiene 33 località; la Puglia sale a 27 riconoscimenti con 3 nuovi ingressi. Segue con 23 Bandiere Blu la Calabria con tre nuovi ingressi. Sono sempre 20 le Bandiere Blu per la Campania, che perde una località ma segna un nuovo ingresso. Con un nuovo riconoscimento, anche le Marche ricevono 20 Bandiere Blu, sale a 19 la Toscana che conquista un Comune. La Sardegna ottiene 16 località con un nuovo riconoscimento, così come l’Abruzzo che con una new entry sale a 16 vessilli.
   La Sicilia conferma 14 Bandiere con due uscite e due nuovi ingressi. Il Trentino Alto Adige conferma i suoi 12 Comuni, il Lazio sale a 11 con una nuova località. L’Emilia Romagna vede premiate 10 località grazie a un nuovo ingresso, mentre sono riconfermate le 9 Bandiere del Veneto. La Basilicata conferma le sue 5 località, il Piemonte scende a 4 con un’uscita. La Lombardia conferma 3 Comuni, il Friuli Venezia Giulia mantiene le 2 Bandiere dell’anno precedente, come il Molise che resta a 2. Complessivamente, quest’anno le Bandiere Blu sui laghi scendono a 22, con un comune lacustre che non riconferma il riconoscimento (SPIAGGE e APPRODI). 

I criteri
Sono state premiate quelle località le cui acque di balneazione siano risultate eccellenti negli ultimi 4 anni, come stabilito dai risultati delle analisi che, nel corso degli ultimi quattro anni, le Arpa (Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente) hanno effettuato nell’ambito del Programma Nazionale di monitoraggio, condotto dal ministero della Salute. Grande rilievo viene dato alla gestione del territorio messa in atto dalle Amministrazioni comunali. Tra gli indicatori considerati ci sono: l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la percentuale di allacci fognari; la gestione dei rifiuti; l’accessibilità; la sicurezza dei bagnanti; la cura dell’arredo urbano e delle spiagge; la mobilità sostenibile; l’educazione ambientale; la valorizzazione delle aree naturalistiche; le iniziative promosse dalle amministrazioni per una migliore vivibilità nel periodo estivo. 

Introdotto il Piano di Azione per la Sostenibilità
“Anche quest’anno registriamo un incremento dei Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento della Bandiera Blu, 246 con 15 nuovi ingressi – ha dichiarato Claudio Mazza, presidente della Fondazione Fee Italia – Quest’anno abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di redigere e presentare un Piano di Azione per la Sostenibilità, con le attività realizzate e programmate nel triennio 2025-2027. Uno strumento che seguirà il Comune in tutto il suo percorso di Bandiera Blu, aiutandolo ad avere una visione unitaria rispetto agli interventi da compiere e a mantenere la rotta sull’impostazione al miglioramento continuo. Ne è derivata una programmazione seria e strutturata, regione per regione, comune per comune. Il soggetto cardine del Piano per la Sostenibilità, così come per tutto il percorso della Bandiera Blu, è la comunità nel suo insieme con l’obiettivo di rispondere alle sfide ambientali globali, rafforzando il proprio impegno nella tutela dell’ambiente, nella lotta al cambiamento climatico e nel miglioramento della qualità della vita per cittadini e turisti”.

Gli obiettivi individuati per il triennio 2025-27, sono cinque: mobilità sostenibile; città e comunità sostenibili; vita sulla terra; vita sott’acqua; lotta contro il cambiamento climatico

http://example.comnews-11869.atom ISBREC - Democrazia oggi. Tra tempeste e speranze: la crisi della democrazia e le risposte possibili - 2025-05-14T07:35:08+02:00 2025-05-14T07:42:58+02:00 Prende avvio la rassegna “Liberazione 80” che ci accompagnerà fino al 25 luglio: il primo incontro è fissato per venerdì 16 maggio

Dopo la gita alla “Spasema” nel luogo ove fu costituita la prima formazione partigiana del Bellunese, dopo le celebrazioni del 25 aprile che ci hanno visti più volte coinvolti, dopo le affissioni e le proiezioni.

In attesa del programma definitivo, il primo incontro è fissato per venerdì 16 maggio alle ore 20.45 presso la biblioteca civica di Belluno, quando potremo ascoltare Marco Almagisti che ci proporrà la conferenza “Democrazia oggi. Tra tempeste e speranze: la crisi della democrazia e le risposte possibili”. Tra i maggiori esperti italiani del tema, Marco Almagisti, politologo, professore di Scienza Politica all’Università di Padova e direttore del Centro Studi Regionali “Giorgio Lago”, ci accompagnerà in una riflessione più che mai urgente: che cosa minaccia le democrazie contemporanee e quali risposte possiamo costruire insieme?

Nel corso dell’appuntamento verrà presentato il programma completo della rassegna, organizzata e sostenuta da numerosi soggetti, politici e non.

Ingresso libero

http://example.comnews-11868.atom Presentazione progetto "Montagna consapevole" - Un’iniziativa che nasce all’interno della Rete per la promozione del turismo sostenibile - 2025-05-14T07:26:56+02:00 2025-05-14T07:34:55+02:00 Fondazione Dolomiti UNESCO coordinata dalla Provincia di Belluno, rivolta a tutti coloro che frequentano la montagna, con l’obiettivo di promuovere una cultura della responsabilità e della preparazione.

la Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi, con il supporto della Provincia di Belluno, di AGRAV, dell’AULSS 1 Dolomiti, del CAI Veneto, della Fondazione Dolomiti UNESCO, delle Guide Alpine del Veneto e del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto Delegazione Dolomiti Bellunesi,  ha presentato questa mattina alla stampa il progetto “Montagna Consapevole”. 

Il messaggio è chiaro: il rischio zero in montagna non esiste, ed è solo attraverso la conoscenza, la prudenza e la preparazione che si può vivere questo ambiente in modo autentico, consapevole e responsabile.

Il progetto, in questa prima fase, prende forma all’interno del portale ufficiale di promozione turistica visitdolomitibellunesi.com, dove su ogni pagina è presente da oggi un riquadro dedicato che rimanda alla sezione informativa “Montagna Consapevole”.

https://www.visitdolomitibellunesi.com/it/landing-pages/montagna-consapevole
A questo link potete trovare fotografie sia della conferenza stampa sia di alcuni interventi di soccorso e la cartella NEWSCUT della conferenza con: 
>   IMMAGINI VIDEO DEL TERRITORIO - IMMAGINI VIDEO DEL SOCCORSO ALPINO - IMMAGINI DELLA CONFERENZA STAMPA 
>   INTV A ROBERTO PADRIN presidente della Provincia di Belluno
>   INTV DIMITRI DE GOL Vice delegato del Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi 
>   INTV STEFANO CASAGRANDE Resp. Digital Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi

LINK FOTO E VIDEO MONTAGNA CONSAPEVOLE          Rimaniamo a disposizione per qualsiasi informazione.

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Elisa Calcamuggi - Marketing and Communications - Fondazione DMO Dolomiti Bellunesi  - Tel: 0437 955183 - Mobile: 375 6860738
E-Mail: elisa.calcamuggi@dmodolomiti.it - Web: www.dmodolomiti.it - Visit Dolomiti Bellunesi: https://www.visitdolomitibellunesi.com

 

 

 

Michela Canova

Addetta Stampa Soccorso Alpino e Speleologico Veneto 

 

cell.  +39 3460046428 

e-mail  addetto.stampa@cnsas.veneto.it

sito  www.cnsas.veneto.it

facebook Soccorso Alpino e Speleologico Veneto

facebook Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi

http://example.comnews-11866.atom Gli eventi a Borgo Valbelluna e dintorni - 2025-05-13T08:10:56+02:00 2025-05-13T08:54:52+02:00 Scopri gli eventi della settimana a Borgo Valbelluna e dintorni: 12 - 18 maggio 2025

"49^ Rassegna Corale Internazionale di Canto Corale 2025" - 14/5 20:30 - Chiesa Arcipretale Santa Maria Annunziata - Mel – Borgo Valbelluna
Nel secondo appuntamento della 49° Rassegna Internazionale di canto corale organizzata dalla Corale Zumellese   si esibirà un coro polifonico di altissimo livello, pluripremiato,  che propone un  repertorio internazionale: Brigham Young University (B.Y.U.) Singers - USA diretto da Andrew Cane
Ingresso libero

"Il Borgo si tinge di giallo” - venerdi 16 maggio I 20:30 - Sala Affreschi – Municipio - Mel  Borgo Valbelluna
Ultimo incontro della rassegna dedicata  alla letteratura gialla, letture e musica “Finchè c’è prosecco, c’è speranza”.
Fulvio Ervas presenta il suo romanzo “Finchè c’è prosecco, c’è speranza”, un giallo “frizzante” ricco di suggestioni e spunti di riflessione,  ambientato nella campagna veneta, sulle colline in cui nasce il Prosecco che ha come protagonista l’ispettore Stucky. Dal romanzo è stato tratto un film. Con la partecipazione di Alessandro Casol, giovane compositore chitarrista bellunese.       Ingresso libero

Letture per bambine e bambini - mercoledì 14 maggio I 17:00 in Biblioteca a Lentiai
Letture dedicate ai bambini tra i 4 e gli 8 anni. Ingresso gratuito. Prenotazione necessaria a: biblioteca.lentiai@borgovalbelluna.bl.it   oppure tel. 0437 544 211.

Serate di multivisione - venerdi 16 maggio I 20:45 - Ex latteria di Farra  - Borgo Valbelluna
Serata dedicata alla fotografia con  Alessandra Masi  e Walter Argenta. Alessandra Masi è di Pieve di Cadore, appassionata di fotografia
paesaggistica e astrografia. Walter Argenta, originario di Santa Giustina vive a Lentiai. Autodidatta, crede nel motto "una fotografia vale più di mille parole".

Feudalia – Festa Medieval Fantasy - 17 e 18 maggio dalle 10:00 - Castello di Zumelle - Borgo Valbelluna
Un evento imperdibile per tutta la famiglia! Feudalia vi trasporterà in un’epoca di cavalieri e dame, tra spettacoli mozzafiato, mercatini incantati, laboratori, caccia al tesoro e avventure per grandi e piccini! Ingresso al Castello: Adulti:10€ - Bambini 5€. Non serve la prenotazione
Info:  eventi@castellodizumelle.it o su WhatsApp al 351 2240481. In caso di maltempo, l’evento verrà annullato

Crono del Borgo - sabato 17 maggio I 17:00 - Lentiai - Mel Borgo Valbelluna
Gara ciclistica individuale a cronometro con assegnazione delle maglie di campione/campionessa provinciale e regionale. Un percorso di 7 km tra gli incantevoli paesaggi di Borgo Valbelluna, con partenza  dall'area degli impianti sportivi di Lentiai e arrivo  in piazza a Mel, dislivello  di 120 m. con l’ultimo kilometro in salita.
Apertura gara con  auto storiche. Dalle 17 in piazza a Mel Baby Bike, percorsi di abilità in bici per bambini e bambine di tutte le età insieme a Riding Episode. Al termine della gara premiazioni e gran festa con pastaparty e  AperiCRONO, aperitivo e musica in centro a Mel.
Manifestazione organizzata da ASD Gusbiketeam . Iscrizioni online sul sito my.raceresult.com/334518/   entro il 16 maggio oppure  il giorno della gara.      Info:  https://www.asdgusbiketeam.it/la-crono-del-borgo/ 

Al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi con mamma e papà 2025 - Escursioni gratuite, adatte a tutti, accompagnati dalle guide naturalistiche Mazarol:   “Capra, capra, capra!“ - domenica 18 maggio I 9:00 - ritrovo al parcheggio del Bar Bianco  - Busche di Cesiomaggiore
Facile escursione naturalistica alla scoperta dei borghi cesiolini di Fianema e Salgarda, tra piccoli canali d’acqua con grandi bioindicatori di qualità, prati fioriti e cieli sani. A seguire  visita alla Fattoria delle capre dell’Azienda Agricola Bio di Mattia Gris e merenda finale per tutti con prodotti speciali della fattoria, anche per vegetariani.     Info e iscrizioni:   3290040808   guide.pndb@gmail.com

Corso di scacchi per adulti - presso la sede ASD Laghet - Pagogna Borgo Valbelluna
L’ASD LAGHET propone un corso di scacchi, con la guida di  Federico Cortina (Istruttore FSI),  dedicato agli adulti che desiderano imparare o approfondire  il gioco degli scacchi. Cinque lezioni nei giorni 20, 27 maggio e 3, 10, 17 giugno (orario 20:30-22:00).
Costo totale per le cinque lezioni:  € 25 (Per iscrizione e tesseramento) (Il corso verrà attivato al raggiungimento di minimo 10 iscritti)
Per iscrizioni e maggiori informazioni  chiamare o inviare un messaggio WhatsApp o Signal al numero 328 864 2754 (Lucia) entro il 15 maggio.

Cichetando per Belluno - venerdì 16 maggio I 18:00 - Centro storico - Belluno
Un vero e proprio viaggio nel gusto attraverso le vie della città, buon vino, sfiziosi cicchetti e tanta voglia di stare insieme. Un’occasione imperdibile per scoprire nuovi sapori, girare per i locali e godersi Belluno in una versione…super golosa!

Tra paesi e frazioni - Visite guidate alla scoperta dei Paesi e delle Frazioni del Comune di Belluno - sabato 17 maggio I 10:00 - ritrovo presso l’ex scuola elementare di Modolo - Belluno
Una passeggiata con la  guida turistica Marta Azzalini  tra Caleipo e Sossai per scoprire la  storia delle scuole rurali di inizi Novecento, la chiesa di San Nicolò e il centro di Caleipo che conserva un interessantissimo palazzo con mascheroni, la chiesa dei Santi Giustina e Zenone, ricchissima di storia, e le vie di Sossai con palazzi e ville meravigliosi. Costo di € 10 a persona da pagare il giorno della visita alla guida – max  35 persone 
Prenotazione obbligatoria a  Biblioteca Civica di Belluno tel. 0437 913303  - biblioteca@comune.belluno.it

“Lanterne in fil di ferro” - domenica 18 maggio10:00 >13:00 - Museo Etnografico Dolomiti - Via Seravella 1, Cesiomaggiore
Laboratorio per adulti che riprende l'antica tradizione artigiana delle nostre comunità contadine  tenuto dalla maestra Monica Da Ronch dell’Ass. Case Carlet. Si propone la lavorazione di una lanterna, ideale come centrotavola,  estremamente suggestiva se appesa all'aperto con un cero che la illumina dall'interno. Iniziativa organizzata da Associazione Isoipse in collaborazione con Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore
Quota di partecipazione: 45€ a persona -  materiali inclusi. Posti limitati. Preiscrizione entro il 14 maggio a: servizieducativi@isoipse.it

Conferenza di archeologia, storia e tradizioni a Sospirolo: i siti del Col di San Daniele e San Gottardo - sabato 17 maggio 9:30 - Centro Civico  Sospirolo
Giornata di studi sui siti archeologici di Col San Daniele e San Gottardo organizzata da Proloco 'Monti del Sole' in collaborazione con il Gruppo ARCA di Agordo.          Ingresso libero
>   Nel pomeriggio escursione guidata ai siti e visita al Santuario di San Gottardo - Ritrovo ore 14:00 al parcheggio del lago di Vedana - Per l’escursione è necessaria la prenotazione entro mercoledì 14 maggio. Info e prenotazioni: archeoagordo.arca@gmail.com – proloco@sospirolo.net  - tel.  320 334 2082

Visite guidate gratuite al Parco Archeologico “Al Castelliere Di Noal” - domenica 18, 25 maggio, 1 giugno - Noal  di Sedico
Un raro esempio in Veneto, molto ben conservato, di una fortificazione a carattere difensivo con poderosi argini, murature e fossati risalente alla
tarda età del bronzo e del ferro (tra XIII e XII sec. a.C.). Non è necessaria la prenotazione - visite  scaglionate con inizio alle ore 14:30, 15:00, 15:30, 16:00, 16:30, 17:00, 17:30. Si consiglia di portare una giacca a vento o una felpa (sulla torre può esserci aria fresca). In caso di maltempo le visite saranno annullate.
Per le visite in gruppo (+10 persone) prenotare a: giannidv42@gmail.com. Per informazioni, storia, immagini, visita il sito castellieredinoal.it

Mercatino agricolo di Pedavena - domenica 18 maggio 10:00>18:00 - Parco della birreria - Pedavena
Prodotti agricoli, sapori di stagione e artigianato locale nel verde del parco della Birreria

Festa di primavera - Belluno in fiore - domenica 18 maggio 10:00>18:00 - Piazza dei Martiri - Belluno
Mostra mercato florovivaistica a cura del Consorzio Belluno Centro Storico in collaborazione con il Comune di Belluno .

Mostre in corso
>   Alla scoperta delle fontane di Trichiana - fino al 18 maggio - Sede Civicamente - Piazza Saubens, Trichiana Borgo Valbelluna
     Mostra fotografica di Doris Antonio D'incà, che con il suo obiettivo racconta le fontane di Trichiana e gli angoli più nascosti e meno noti del                 territorio. Visitabile: mercoledì, venerdì, sabato: 10:00>12:00 e 16:00>18:00, domenica: 10:00>12:00 - Ingresso libero
>   Andy Warhol - LOVE POP - Icons and Masterpieces - 19 aprile > 29 giugno - Museo Civico Fulcis Belluno
     Una grande mostra dedicata al genio di Warhol ospitata al terzo piano di Palazzo Fulcis !
    Un percorso articolato in oltre 90 opere tra stampe, serigrafie, litografie e documentazione dell’ esclusiva Rosini Gutman Collection, che                      comprende una delle più vaste ed importanti antologiche dei lavori di Andy Warhol a livello internazionale tra cui celebri cover di album per i                Rolling Stones e i Velvet Underground. Un appuntamento imperdibile per gli appassionati di arte e cultura pop!
    Visitabile: martedi, mercoledi, venerdi 9:30>12:30 e 15:30>18:30, giovedi 9:30>12:30, sabato e domenica 10:00>18:30 orario continuato
    Info: www.andywarholbelluno.it

"Giornate dei Narcisi" - Col d'Artent Borgo Valbelluna - domenica 18, 25 maggio, 1 giugno
Tornano le Giornate dei Narcisi ! Un’occasione per contribuire alla salvaguardia del narciso, il “Principe Bianco” delle nostre montagne, con un'esperienza di sostenibilità ambientale indispensabile per salvaguardare questa tipicità del nostro crinale prealpino che attira ogni anno migliaia di visitatori. Molte le iniziative di contorno organizzate. Sempre aperto e visitabile, vicino al parcheggio del campo sportivo, il giro dei Laghetti della Rimonta con le opere di Rimont’Arte. Da provare anche la passeggiata del Sentiero dei Capitelli Affrescati che da Lentiai porta a Colderù.
Accesso tramite navetta con partenza dal parcheggio di Pian di Coltura e arrivo allo chalet di Col d’Artent 
>   Nei giorni 18 e 25 maggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00 sarà inoltre possibile visitare le chiese di Bardies, Colderù e Lentiai grazie ai volontari di Frammenti d'Arte.
>   Yoga e narcisi - domenica 18 maggio ore 18:00 - passeggiata ammirando i narcisi di Col d' Artent  e yoga adatto a  tutti in contatto con la natura        Info e prenotazioni entro giovedì 15: Stefania 340 970889
      In caso di maltempo l'evento sarà posticipato a domenica 25 maggio.                                     Scopri  di più
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Comune Borgo Valbelluna - Via Masi Simonetti 20 Belluno

http://example.comnews-11867.atom Notizie dal Corriere delle Alpi - La musa di Warhol al Fulcis: «Non era mai soddisfatto» - 2025-05-13T08:05:00+02:00 2025-05-13T09:05:08+02:00 Regina Schrecker ha posato davanti al suo ritratto al terzo piano del museo. «Mi invitò alla Factory e mi scattò decine di foto con l’inseparabile Polaroid»

La protagonista di un’opera ospite del museo Fulcis. È arrivata a sorpresa, con un piccolissimo preavviso, giusto il tempo di organizzare un tour serale fuori orario. Regina Schrecker, musa di Andy Warhol, ha scelto di omaggiare con la sua presenza la mostra in corso a Palazzo Fulcis. Complice il rapporto di amicizia che la lega da anni al curatore Gianfranco Rosini, Regina Schrecker ha portato un momento carico di emozione che ha illuminato la mostra dedicata ad Andy Warhol, lasciando dietro di sé un’aura di fascino e memorie.  Celebre icona della moda e musa dell’artista, durante la visita ha ripercorso gli anni d’oro della Factory, luogo mitico in cui si respirava creatività e libertà. Ritratta da Warhol in due dipinti straordinari, ha condiviso con lui una sincera amicizia, fondata su una reciproca stima e sull’amore per l’arte e l’innovazione.
«Quando creava, non era mai contento delle sue cose. Doveva sempre lavorarci sopra, di nuovo», racconta, rievocando il perfezionismo e l’instancabile spirito artistico di Warhol,

Regina Schrecker è una figura di spicco nel mondo della moda e dell’arte. Nata in Germania, entra nel fashion system come modella, sfilando per i grandi maestri dell’alta moda a Roma, Firenze e Parigi. In Italia arriva al grande pubblico con la sua presenza in Rai, con la partecipazione a molti indimenticabili “Caroselli” a fianco di Johnny Dorelli, Enzo Jannacci e Walter Chiari. Eletta “Lady Universe” nel 1971, dopo qualche anno vissuto intensamente sotto le luci della ribalta, decide di fare il grande salto e fonda la sua griffe di moda.
Nel 1983, di passaggio a New York, riceve un invito speciale da Andy Warhol: «Mi telefonò in albergo la mattina presto e mi disse: ‘Vieni domani alla Factory perché voglio farti un ritratto, un’opera… una cosa… un qualcosa… Non venire truccata, neanche pettinata”», racconta. «Sono andata da lui la mattina, intorno alle nove e mezza. C’era un truccatore che mi ha truccato il volto e il décolleté sino alle spalle tutto in bianco, come la gouache dei quadri. Perché poi Warhol si metteva a scattare le sue Polaroid, con le varie angolazioni di luci. Partiva da quelle e le lavorava e trasformava, fino a far risaltare solo gli occhi, la bocca e poi l’ombra. Io non ho saputo nulla dell’opera, fino a che non me l’ha portata finita. Nemmeno una di quelle polaroid mi ha dato in anticipo».

È nato così il celebre ritratto che i visitatori della mostra possono ammirare all’ingresso della sala al terzo piano.

http://example.comnews-11865.atom Linea d'ombra - disponibili adesso i biglietti per le mostre di Villa Manin e di Treviso - 2025-05-13T07:47:33+02:00 2025-05-13T08:10:45+02:00 sono aperte le prenotazioni e le prevendite dei biglietti per le nostre due grandi esposizioni d’autunno, entrambe curate da Marco Goldin.

                                                    CLICCA QUI E PRENOTA IL TUO BIGLIETTO

In ordine di apparizione, Confini da Gauguin a Hopper. Canto con variazioni che si aprirà a Villa Manin di Passariano di Codroipo (Udine) il prossimo 11 ottobre. Clicca sul titolo della mostra e scopri la meraviglia di una mostra unica, con oltre 120 quadri di 50 artisti importantissimi dell’Ottocento e del Novecento, in arrivo da decine di musei di tutto il mondo per raccontare l’idea del confine in pittura. Tra spazi geografici e mondo interiore.

E poi Da Picasso a Van Gogh. Storie di pittura dall’astrazione all’impressionismo. Capolavori dal Toledo Museum of Art che si aprirà a Treviso il prossimo 15 novembre. Una straordinaria parata di oltre sessanta capolavori in arrivo dal museo dell’Ohio negli Stati Uniti, secondo un percorso storico artistico singolare e inedito che potrai scoprire cliccando sul titolo della mostra.

Per tutte due le mostre, con orario 9 - 13, puoi chiamare il nostro call center al numero 0422 429999, oppure inviare una mail a biglietto@lineadombra.it, per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti. Puoi anche acquistare autonomamente il tuo ingresso su biglietto.lineadombra.it.
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Linea d'ombra S.r.l. - società unipersonale - Strada di Sant'Artemio, 6/8 - 31100 - Treviso - Italia

http://example.comnews-11864.atom Ricerca parapendio Marostica, rientrate le squadre del Soccorso alpino - 2025-05-12T07:46:00+02:00 2025-05-13T07:47:26+02:00 Marostica (VI), 12 - 05 - 25

Stanno rientrando le squadre del Soccorso alpino, impegnate da ieri assieme ai Vigili del fuoco nella ricerca di un parapendio, la cui caduta nella zona della Valle di San Floriano era stata segnalata ieri da due testimoni. Da questa mattina 25 soccorritori della Stazione di Asiago e provenienti dall'intera Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino e speleologico Veneto, hanno verificato diverse zone. Hanno controllato a pettine alcune piccole aree ritenute primarie, per motivi di sicurezza sono tornate al campo base durante il sorvolo radente dell'elicottero dei Vigili del fuoco, per proseguire nuovamente assieme a loro, dividendosi in 4 zone su terreno impervio e scosceso, più una quibta verificata dalle unità cinofile del Vigili. Presenti anche i Carabinieri forestali. Tutte le tracce Gps delle perlustrazioni sono state raccolte e registrate. Poiché al momento non c'è stato alcun riscontro o nuove indicazioni che permettano di circoscrivere la ricerca,  in accordo con i Vigili del fuoco il Soccorso alpino si ferma, restando disponibile a dare il proprio supporto nel caso di nuovi indizi.

http://example.comnews-11863.atom Malore sul sentiero - 2025-05-12T07:44:00+02:00 2025-05-13T07:46:00+02:00 Longare (VI), 12 - 05 - 25

Questa mattina alle 9 il Soccorso alpino di Padova è stato allertato dalla Centrale del Suem di Vicenza, per un escursionista colto da malore mentre in compagnia saliva il sentiero numero 3 a Lumignano. Una squadra, che era partita in supporto alle ricerche del parapendio a Marostica, è stata dirottata sul posto e, dopo aver lasciato i mezzi, ha proseguito a piedi per un quarto d'ora. Il 65enne di Monticello Conte Otto (VI), che si era accasciato a terra all'improvviso perdendo conoscenza, pur spossato, si era nel frattempo ripreso. Dopo avergli prestato prima assistenza, in accordo con la Centrale i soccorritori sono scesi in strada incontro al personale sanitario dell'ambulanza, per guidarlo dall'uomo. Valutate le sue condizioni, l'escursionista è stato assicurato e riaccompagnato alla strada, da dove, rifiutato il ricovero, si è allontanato con I propri mezzi.

http://example.comnews-11862.atom La 19^ Biennale di Architettatura di Venezia: Il Leone d’Oro al Regno del Bahrain - 2025-05-12T06:28:16+02:00 2025-05-12T06:43:07+02:00 La Giuria internazionale della Biennale di Venezia, composta da Hans Ulrich Obrist (presidente, Svizzera); Paola Antonelli (Italia); Mpho Matsipa (Sudafrica), ha deliberato i premi della 19. Mostra Internazionale di Architettura

Il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale è andato al padiglione del Regno del Bahrain dal titolo Canicola. Commissariato da Shaikh Khalifa bin Ahmed bin Abdullah Al Khalifa, President Bahrain Authority for Culture and Antiquities, curato da Andrea Faraguna con esposti i lavori di Andrea Faraguna, Wafa Al Ghatam, Eman Ali, Alexander Puzrin, Mario Monotti, il padiglione ha sede all’Arsenale.

Il Leone d’Oro per la migliore partecipazione è andato invece all’opera di Diller Scofidio + Renfro, Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky e Davide Oldani Canal Cafè installata nella parte terminale all’esterno dell’Arsenale.

Leone d’Argento per una promettente partecipazione è stato attributo all’opera Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500 di Kate Crawford e Vladan Joler esposto alle Corderie dell’Arsenale.

Due menzioni speciali sono state attribuite ai padiglioni della Santa Sede e della Gran Bretagna.
Di Opera aperta, il progetto della Santa Sede, ne abbiamo parlato con la curatrice Marina Otero Verzier qui. Commissariato dal Cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, curato da Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti, nella sede nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice vede quali espositori Tatiana Bilbao Estudio e MAIO Architects.
Per la Gran Bretagna, con sede ai Giardini, è stato premiato il progetto GBR: Geology of Britannic Repair. Commissari Sevra Davis e il British Council, curatori Owen Hopkins, Kathryn Yusoff, Kabage Karanja e Stella Mutegi, espositori cave_bureau, Palestine Regeneration Team (PART), Mae Ling Lokko & Gustavo Crembil, Thandi Loewenso.

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali alle seguenti partecipazioni in mostra alle Corderie dell’Arsenale, Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos di Tosin Oshinowo, Oshinowo Studio e Elephant Chapel di Boonserm Premthada.

http://example.comnews-11861.atom Sinapsi in Ascolto: Intelligenze Condivise tra Umano, Natura e Macchina alla 19^ Biennale di Architettura di Venezia - 2025-05-12T06:15:52+02:00 2025-05-12T06:28:12+02:00 Con il titolo “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, l’edizione 2025 della Biennale di Architettura si configura come un crocevia fertile di pensiero e prassi

E' un’arena intellettuale in cui la disciplina architettonica interroga sé stessa, il proprio statuto ontologico e le traiettorie possibili del suo futuro
       > Posted by Efthalia Rentetzi
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La curatela di Carlo Ratti, acuminata e visionaria, orchestra una narrazione diffusa che si dipana tra l’Arsenale, i Giardini e il tessuto urbano veneziano, trasfigurando la manifestazione in un’esperienza sinestetica e immersiva. Lungi dal ridursi a una mera esposizione, la mostra si propone come laboratorio sperimentale, dove ricerca e innovazione convergono nell’urgenza di affrontare le sfide cruciali dell’architettura contemporanea.
Ratti, nella sua funzione curatoriale, svela con acume il cuore concettuale dell’edizione, facendo vibrare il termine intelligens in tutta la sua ambiguità semantica. Ne scaturisce una visione plurale e inclusiva dell’intelligenza, che trascende la dicotomia tra naturale e artificiale, superando la monocromatica ossessione per la vexata quaestiodell’intelligenza artificiale.

Il curatore del padiglione Giappone Aoki Jun - Nei ventisei padiglioni nazionali ospitati ai Giardini, l’intelligenza si manifesta nella sua poliedrica complessità attraverso una progettualità collettiva e multidisciplinare, radicata nella diversità dialogica e costruttiva. La polivalenza del termine intelligens, che abbraccia l’idea profonda di una progettualità condivisa, ancorata nella pluralità e protesa verso futuri possibili, trova una delle sue espressioni più riuscite nel padiglione del Giappone, intitolato enigmaticamente In-BetweenCurato da Jun Aoki, il padiglione non si limita a proporre un’architettura per il futuro, ma, con una sottile inquietudine, inscena una riflessione filosofica sulla nostra relazione, sempre più simbiotica e potenzialmente alienante, con l’intelligenza artificiale.
Il termine giapponese “ma”, evocato dal titolo, non è semplice spazio vuoto o interruzione nel flusso; è, nella sua accezione più profonda, tensione dinamica tra entità, un campo di forze silenti che genera una soggettività sfuggente, in bilico tra umano e non-umano, tra natura e artefatto. È in questo interstizio, in questo spazio di scambio reciproco, che i confini si fanno porosi, invitandoci a una partecipazione che trascende il ruolo di dominatori o meri osservatori. Nel contesto di un mondo sempre più polarizzato tra nostalgia naturalista e feticismo tecnologico, il Giappone propone un’alternativa: un luogo critico e fertile, dove l’architettura si fa pratica di ascolto. Con la lucidità di chi scruta l’abisso della tecnologia senza cedere né a un ingenuo ottimismo né a un rigido rifiuto del digitale, Aoki riconosce la seduzione insidiosa di un’efficienza algoritmica che promette risposte “corrette” derivate dalla mera sintesi del già esistente, paventando una deriva verso una società omologata, anestetizzata dalla paura dell’errore.

Nella diciannovesima Biennale di Architettura, la sostenibilità non è più sfondo ornamentale ma materia viva del progetto: in un presente segnato dall’urgenza climatica, l’architettura si configura come atto insieme etico e poetico, capace di rifondare il rapporto tra spazio, materia e comunità. Numerosi padiglioni esplorano materiali eco-compatibili e, oltre l’estetica della responsabilità, delineano una nuova grammatica progettuale, dove l’efficienza energetica diventa linguaggio e la riduzione dei rifiuti una forma di essenzialità. In quest’ottica si inserisce il padiglione belga, intitolato Building Biospheres, curato da Bas Smets e Stefano Mancuso. Il progetto propone una riflessione radicale sull’alleanza tra architettura e intelligenza vegetale, riconfigurando le piante come agenti attivi di progettualità. Il padiglione, commissionato dall’Istituto di Architettura delle Fiandre, mira a instaurare quella che Smets definisce “simbiosi” tra esseri umani e mondo vegetale, tra architettura e natura, considerando la capacità delle piante di governare l’ambiente, adattandolo alle proprie necessità.

Il padiglione brasiliano, curato da Plano Coletivo, con uno sguardo rivolto all’Amazzonia, celebra l’eredità delle infrastrutture ancestrali delle popolazioni indigene, offrendo una visione rinnovata del territorio amazzonico. Lo stesso tema, ma in chiave più dinamica, si sviluppa nel padiglione del Canada, intitolato Picoplanktoctottone e concepito da Andrea Shin Ling (ETH Zurigo): qui si sperimenta una simbiosi tra biotecnologia e architettura, utilizzando cianobatteri e biofabbricazione per proporre un’architettura rigenerativa, in cui le strutture coesistono in sintonia con l’ambiente.

Il padiglione dell’Uruguay, con il progetto Land of Water, offre una riflessione intensa e colta sulla relazione intrinseca tra architettura, territorio e risorsa idrica. Curato da Katia Sei Fong, Ken Sei Fong e Luis Sei Fong, l’installazione trasfigura l’acqua da elemento naturale a matrice storica e culturale del progresso nazionale, investendola di valore simbolico e potenza generativa. L’esperienza sensoriale invita il visitatore a interrogarsi sul ruolo che l’acqua ha avuto, e continua ad avere, nella configurazione delle città e delle identità collettive, ponendo l’accento sul contributo dell’architettura nello sviluppo di strategie sostenibili e rigenerative, dove l’acqua diventa principio attivo di forma, significato e futuro.

Sul fil rouge dell’intelligenza coabitativa tra uomo e spazio si allinea anche il padiglione tedesco, che propone Stresstestun’esplorazione della crisi climatica urbana configurata come test di resistenza sensoriale e progettuale. A cura di Nicola Borgmann, Elisabeth Endres, Gabriele G. Kiefer e Daniele Santucci, la mostra espone il visitatore a un’esperienza fisica e psicologica del riscaldamento globale, affermando l’inadeguatezza delle risposte finora adottate e lanciando un invito urgente all’azione concreta, coerente con il tema curatoriale della Biennale.

I paesi scandinavi, tradizionalmente sensibili all’equilibrio ambientale, investono sul concetto di intelligenza collettiva e costruttiva, per perseguire una convivenza armoniosa tra uomo e habitat. La Finlandia propone The Pavilion Architecture of Stewardshipun’indagine sofisticata sulla manutenzione come pratica architettonica condivisa. Curata da Ella Kaira e Matti Jänkälä, la mostra svela la rete invisibile di mani — dai progettisti ai restauratori, dai lavoratori al personale di pulizia — che, dal 1956 a oggi, ha custodito l’opera di Alvar e Elissa Aalto, concependo l’architettura non come gesto isolato ma come atto continuo di cura collettiva. Con Build of Sitecurato da Søren Pihlmann, il padiglione danese abbandona ogni visione speculativa per abbracciare un gesto radicalmente concreto: l’edificio stesso si fa cantiere attivo, fondendo rigenerazione ed esposizione in un unico atto. Nessuna installazione effimera, nessun artificio scenico: solo un intervento che rilegge i materiali di recupero come risorse vitali, innescando un processo collaborativo tra arte, scienza e memoria costruttiva. Il padiglione non si limita a mostrare architettura: la incarna, sovvertendo la logica del rifiuto e proponendo un paradigma progettuale fondato sull’economia circolare e su un’intelligenza costruttiva capace di restituire valore e significato al già edificato.

Di straordinario interesse, si rivela la partecipazione della Corea, che, in occasione del trentesimo anniversario del proprio padiglione alla Biennale di Venezia, presenta la mostra Little Toad, Little Toad: Unbuilding Pavilion. Un progetto che si configura come una poetica e radicale rilettura dell’architettura, intesa non più come struttura fissa ma come “casa” in perenne trasformazione, tanto reale quanto simbolica. A guidare questo processo è la figura mitica del rospo, emblema di metamorfosi, che diventa chiave narrativa per intrecciare memoria, ecologia e immaginario collettivo. La mostra si propone di smantellare e rigenerare il padiglione stesso, restituendolo come spazio vivo, stratificato, aperto a nuove narrazioni del tempo e del luogo, evocando memorie passate e potenzialità future. La figura del rospo, guida simbolica e animale di trasformazione per eccellenza, inscrive il padiglione in una riflessione più ampia su sostenibilità, memoria e metamorfosi, interrogando la Biennale stessa. Attraverso ricerche, opere visive e installazioni speculative, l’archivio del padiglione viene riletto e decostruito, svelando significati latenti e inaspettati.

All’interno degli imponenti spazi dell’Arsenale, la Biennale di Architettura 2025 ospita venticinque partecipazioni nazionali e numerose iniziative indipendenti, delineando un percorso espositivo che si fa intreccio vibrante tra innovazione e dialogo tra diverse forme di intelligenza. Il corpus centrale della mostra si dispiega alle Corderie attraverso un percorso curatoriale strutturato in tre macroaree: assi concettuali distinti ma interconnessi, in una ricerca stratificata e immersiva che esplora le possibilità di un dialogo consapevole e armonico tra intelligenza naturale, artificiale e collettiva. La mostra si pone così come spazio di confronto con le urgenze contemporanee, attraverso un approccio innovativo, partecipativo e profondamente interconnesso fra saperi e forme di intelligenza. Ogni sezione declina una specifica manifestazione dell’intelligenza applicata all’architettura, componendo un itinerario che intreccia ricerca, etica e immaginazione progettuale. Non si tratta solo di evocare futuri possibili: la mostra li concretizza in spazi attraversabili, dove la progettualità si misura direttamente con le sfide ecologiche, sociali e tecnologiche del presente. Ciascuna sezione si sviluppa come un ambiente fluido e composito, in cui installazioni di diverse scale si intrecciano in una trama reticolare, evocando un sistema vivente in cui ogni parte dialoga con l’altra. L’impianto espositivo, insieme alla sua veste grafica, traduce visivamente il principio di interdipendenza; componenti digitali agiscono come estensioni sensibili, amplificando le relazioni tra contenuti e visitatori e introducendo nuove stratificazioni interpretative. I visitatori sono chiamati a muoversi in uno spazio che non si limita a denunciare l’urgenza del cambiamento, ma lo assume come orizzonte operativo, offrendo scenari progettuali capaci di coniugare concretezza e visione. Tra installazioni e performance si impone con forza una tendenza verso pratiche artistiche di natura relazionale e partecipativa, attraverso forme ibride che pongono l’interazione al centro dell’esperienza estetica.

Ispirata ai principi della biomimetica, l’intelligenza naturale propone habitat alternativi modellati sull’efficienza dei sistemi ecologici, indagando le possibilità di un’alleanza evolutiva tra sapere ancestrale e innovazione tecnica. Emblematica in tal senso è Living Structure, il progetto di Kengo Kuma and Associates in collaborazione con Sekisui House, Kuma Lab & Iwasawa Lab (Università di Tokyo) ed Ejiri Structural Engineers. Kuma, tra le figure più influenti dell’architettura contemporanea, continua a interpretare una pratica colta e sostenibile, dove ogni progetto si radica nel contesto attraverso un uso sapiente del materiale, inteso come medium capace di rivelare il luogo e la sua memoria. Qui, la maestria della falegnameria giapponese dialoga con algoritmi di intelligenza artificiale per trasformare legno irregolare in strutture leggere, adattive, sostenibili: non un semplice omaggio alla tradizione, ma una sua rigenerazione attraverso il linguaggio della tecnologia. A completare questa riflessione si colloca The Other Side of the Hill, una potente meditazione sul futuro demografico e ambientale del pianeta. Frutto della collaborazione tra Geoffrey West, Roberto Kolter, Beatriz Colomina, Mark Wigley e Patricia Urquiola, l’installazione esplora l’equilibrio fra crescita e declino, ispirandosi alla logica delle comunità microbiche per ripensare il rapporto tra risorse, abitare e sostenibilità. 

Non passa inosservata la Cappella degli Elefanti di Boonserm Premthada, influente architetto thailandese, che realizza mattoni con escrementi di elefante, affermando che l’architettura non riguarda la teoria o la filosofia, ma l’atteggiamento, l’empatia e la dignità umana.

L’intelligenza artificiale, emancipata da visioni distopiche, si configura come strumento progettuale capace di generare architetture flessibili e scalabili. Viene esplorata attraverso installazioni che indagano l’impatto della robotica sull’ambiente costruito e sulle relazioni sociali, toccando anche i fragili territori della ricostruzione post-bellica, dove la mappatura digitale si fa strumento di memoria e rinascita. Emblematico in questo senso è Robot’s Dream, realizzato da Gramazio Kohler Research (ETH Zurich), MESH e Studio Armin Linke. L’installazione, animata dalla presenza quasi performativa di un robot umanoide, trasforma l’atto del costruire in un’indagine poetica e critica sull’intreccio tra umanità e automazione in architettura, mettendo in scena il delicato equilibrio tra empatia e controllo, artigianato e algoritmo. Il progetto non si limita a mostrare l’efficienza dei processi automatizzati, ma ne esplora le implicazioni culturali, sociali e ambientali: una struttura in acciaio a basse emissioni, realizzata da MESH con sistemi robotici e concepita per il riuso, si fa metafora concreta di un’architettura rigenerativa e adattabile, intrinsecamente responsabile. Al Padiglione firmato da Luc Steels e Takashi Ikegami, l’intelligenza artificiale diventa soggetto e oggetto dell’indagine. In Am I a Strange Loop? l’androide ALTER3 interagisce con il pubblico, apprendendo e modificando le proprie risposte. Il progetto, ispirato alle riflessioni di Hofstadter sulla coscienza come loop autoriflessivo, invita a interrogarsi sul futuro della mente artificiale, toccando temi filosofici e climatici con la stessa urgenza. Tra scienza e arte, Steels prosegue il suo percorso ibrido, offrendo un’esperienza che dissolve i confini tra umano e macchina.
L’intelligenza collettiva emerge infine come risposta strutturale alle complessità globali, rivendicando il valore della cooperazione e della conoscenza condivisa, celebrando l’architettura come gesto corale. Emblematica è l’installazione Speakers’ Corner, ideata da Christopher Hawthorne, Johnston Marklee Florencia Rodriguez: una piattaforma pubblica animata da panel, workshop e incontri, che si configura come spazio di dissenso costruttivo e convergenza pluralista. Nello stesso spirito, il Padiglione del Perù presenta Living Scaffolding, omaggio all’intelligenza collettiva delle comunità ancestrali, concentrandosi sulle isole galleggianti degli Uros nel Lago Titicaca. Queste straordinarie strutture, realizzate con la pianta acquatica totora, incarnano un equilibrio armonico tra natura, ingegno e spiritualità. Curato da Alex Hudtwalcker insieme a un gruppo di esperti, il padiglione si ispira alle tecniche costruttive degli Uros e alla maestria nautica degli Aimara, custodi di un sapere millenario che resiste, si rinnova e guarda a un futuro sostenibile. L’installazione rievoca anche la storica Spedizione Uru del 1988, che ipotizzava antichi legami transpacifici, riaffermando la forza di un sapere condiviso e radicato.

Il Padiglione del Lussemburgo partecipa con Sonic Investigationsun progetto curato da Valentin Bansac, Mike Fritsch e Alice Loumeau che invita a spostare l’attenzione dalla vista all’ascolto, rivelando come suoni e frequenze influenzino profondamente la percezione e l’interpretazione dello spazio. L’installazione, ispirata al silenzio attivo di 4’33” di John Cage, propone un’esperienza sensoriale e filosofica che intreccia paesaggi acustici naturali e infrastrutturali, ponendo al centro una visione non antropocentrica dell’ambiente costruito. Le composizioni sonore di Ludwig Berger e i contributi teorici di Peter Szendy completano un percorso che si oppone all’egemonia visiva, offrendo l’ascolto come strumento critico per riscoprire la densità del territorio lussemburghese.

Il Padiglione di Singapore, infine, trasforma l’intelligenza collettiva in una narrazione multisensoriale con l’installazione interattiva Rasa-Tabula–Singapura: Celebrating Singapore’s Superdiversity – A Variational City, curata da Tai Lee Siang, Khoo Peng Beng, Erwin Viray, Carlos Bañón, Immanuel Koh, Sam Conrad Joyce Jason Li. Il progetto si configura come un “banchetto di idee” in cui la costruzione urbana si fa tavola condivisa: otto “portate” tematiche compongono un “dinner party” intellettuale che esplora la complessità della città superdiversa. Qui la superdiversità di Singapore è celebrata come mosaico di culture ibride, dove l’innovazione si nutre della pluralità. L’approccio curatoriale invita alla partecipazione attiva, trasformando i visitatori in commensali di un dialogo polifonico sul futuro urbano, costruito attraverso l’ibridazione di saperi, culture e tecnologie, invitando tutti a prendere parte alla costruzione collettiva del domani.

Al di là dei padiglioni principali, le proposte più audaci si dislocano nel tessuto urbano tra Venezia e la terraferma, dove si delineano traiettorie speculative che intrecciano tecnologia, ecologia e nuovi linguaggi del progetto. Alla Sala Tiziano del Centro Don Orione alle Zattere, il padiglione della Bulgaria presenta “Pseudonature”, installazione di Iassen Markov che mette in scena un cortocircuito visivo e concettuale tra natura simulata e tecnologie intelligenti. Neve artificiale sotto il sole estivo e un’“odaya” bulgara reinterpretata diventano dispositivi critici per interrogare la sostenibilità come spazio di contraddizione, più che di risoluzione. Il progetto si estende in un catalogo-manifesto, Radical Recipes for a Better Climate, che propone un cambio di paradigma: non conservare, ma adattare creativamente.

Punta invece sulla geologia futuribile il Padiglione dell’Islanda presente nello spazio Tana nel omonimo campo a Castello con “Lavaforming”, a cura di Arnhildur Pálmadóttir e del collettivo s.ap architects. In un racconto ambientato nel 2150, un cortometraggio guida i visitatori in una città costruita interamente con lava modellata: non semplice esercizio di forma, ma riflessione concreta su un’architettura che lavora con la materia viva della Terra. La lava, fusa e colata in elementi strutturali, diventa simbolo di un’alleanza possibile tra costruzione e paesaggio, al di là della logica estrattiva.

In questo scenario complesso e urgente, la Biennale Architettura 2025 si configura non come semplice vetrina di progetti, ma come un vero laboratorio partecipativo in cui la dimensione estetica si intreccia con quella etica, politica e ambientale. Le opere disseminate nei percorsi espositivi disegnano un tessuto relazionale e interdisciplinare, dove architettura, arte, scienza e tecnologia convergono per riflettere sul nostro tempo e sulle sue fragilità. L’interazione non è solo un dispositivo scenico, ma una metodologia: invita il pubblico a diventare parte attiva del pensiero progettuale, in un processo collettivo di immaginazione critica. Di fronte a un mondo segnato da crisi ambientali, instabilità sociali e trasformazioni cognitive, questa Biennale sceglie di non cedere alla retorica del disastro, ma di attivare una coscienza progettuale condivisa, capace di generare possibilità. Qui l’architettura non è risposta, ma domanda aperta — un gesto collettivo che chiama in causa l’intelligenza, naturale o artificiale che sia, come risorsa comune per costruire nuovi

http://example.comnews-11860.atom Intervista a Marina Otero, curatrice del padiglione Santa Sede a Venezia - 2025-05-12T06:08:31+02:00 2025-05-12T06:15:46+02:00 Il Complesso di Santa Maria Ausiliatrice ospiterà, per i prossimi 4 anni, il Padiglione della Santa Sede a Venezia.

Collocato a pochi passi dalle due sedi della Biennale, nel corso di sei mesi lo spazio sarà sede di un’iniziativa collettiva di restauro. Al centro di questa trasformazione c’è la competenza dei restauratori: artigiani locali e specialisti nel recupero di opere in pietra, marmo, terracotta, stucco, legno e metallo. Dal lunedì al giovedì, i lavori di restauro da loro condotti saranno visibili a chiunque sia interessato, offrendo una rara opportunità di assistere all’operato artigianale.
Abbiamo ascoltato le parole della curatrice spagnola Marina Otero

Da dove viene l’idea di Opera Aperta?
Il padiglione Opera Aperta raccoglie il titolo e il concetto di Umberto Eco, su come le opere d’arte appartengono al di là dell’autore e possono essere continuamente ricostruite e riconcettualizzate. Pensiamo che l’architettura non sia opera di un solo architetto, nemmeno delle persone che lavorano in uno studio di architettura, né di coloro che lo costruiscono, ma è un processo continuo che gli edifici vengono fatti e disfatti continuamente per l’uso che hanno, dalle persone che lo abitano, ma anche da tutti i processi ambientali, gli esseri che lo abitano, dal sale veneziano che mangia il marmo, agli insetti che mangiano il legno, e alle persone che lo abitano e lasciano la loro impronta. E tutto questo rende l’architettura: come la intendiamo, la sua impronta e come fa parte della storia.

Come si inserisce questo discorso con il tema della Biennale?

In questo progetto ciò di cui ci occupiamo è come pensare a questi processi metabolici come parte fondamentale dell’architettura, e come gli architetti possono intervenire in quel processo attraverso. Non è necessario costruire qualcosa di nuovo, ma anche prendersi cura di ciò che già esiste.

In che direzione si muove l’architettura contemporanea?
Ci sono molte discussioni specialmente ora, ad esempio, in Europa, sulla necessità di costruire di più o cercare di non demolire per questioni di decarbonizzazione. Noi troviamo interessante questo dibattito e abbiamo usato l’esistenza di questo edificio nel centro di Venezia per pensare a come l’architettura possa essere una pratica di cura e riparazione, oltre a generare nuovi edifici. Ogni volta che facciamo un intervento su di esso, è un posto nuovo. Quindi, questa è una pratica di cura collettiva dell’edificio, delle sue crepe, della sua umidità e di tutti gli ecosistemi circostanti, compresi i vicini circostanti.

Quindi la vostra proposta è un intervento sociale?
Quando parliamo di riparazione, non parliamo solo dell’edificio, ma anche delle relazioni sociali che ci sono intorno. A Venezia, alla Biennale, è molto difficile fare un padiglione che sia veramente partecipativo, e qui abbiamo la fortuna di avere una commissaria (Giovanna Zabotti) molto connessa con le comunità locali, e anche il Dicastero della Cultura con una grande rete. Siamo stati in grado di collaborare con una moltitudine di persone per rendere questo edificio uno spazio collettivo in cui tutti si sentono parte di quest’opera e autori di quest’opera. C’è un processo di riparazione che durerà per almeno altri 6 mesi, in cui ci sono alcuni restauratori professionisti che guarderanno, in particolare, al marmo, allo stucco, agli affreschi, al legno. Ma poi, c’è anche un processo di riparazione su larga scala, in cui diversi gruppi faranno attività. Ci sono dei laboratori di restauro, a cui tutti possono partecipare e imparare le tecniche di restauro. C’è anche la possibilità di utilizzare lo spazio come spazio di pratica musicale.

Come siete riusciti ad ottenere questo?
Parlando con diversi gruppi ci siamo resi conto che molti studenti di musica di Venezia non riescono a trovare un posto dove esercitarsi con i loro strumenti. Quindi, con il conservatorio abbiamo abilitato luoghi in modo che le persone possano usare alcuni strumenti, non solo musicisti professionisti o studenti, ma chiunque, nel quartiere, può avere gratuitamente le stanze per esercitarsi e anche generare una nuova atmosfera nell’edificio. Infine abbiamo anche organizzato un tavolo collettivo che crediamo sia come una mensa sociale in cui i lavoratori e le lavoratrici che stanno restaurando l’edificio, i musicisti, le persone che fanno i laboratori, mangeranno. Ma anche chiunque partecipa alla Biennale o chiunque del quartiere potrà anche far parte di quei momenti, e quindi cercare di creare relazioni più forti nel quartiere.

http://example.comnews-11855.atom ISBREC - Italia: Nazione senza confini - 2025-05-11T06:41:15+02:00 2025-05-11T06:46:33+02:00 Il 1° giugno 1965 dodici ex partigiane e ex partigiani fondavano l’Istituto storico bellunese della Resistenza. Per festeggiare i suoi 60 anni, l’Isbrec organizza un ciclo di cinque incontri che ci accompagneranno fino a dicembre.

La rassegna, intitolata “Italia: nazione senza confini“, ci aiuterà a riflettere sull’idea di nazione, su come tale concetto si sia venuto modificando dal secondo Ottocento al fascismo, ci permetterà di interrogarci sul tale concetto in relazione all’Italia repubblicana e su alcuni snodi significativi della nostra storia, dalla lotta partigiana al passaggio tra prima e seconda repubblica, fino al tema dei confini e della loro permeabilità.

Ringraziamo gli amici che si sono messi a disposizione per festeggiare l’Isbrec. In ordine di apparizione: Mario Isnenghi (31 maggio), Enzo Barnabà (10 giugno), Santo Peli (14 novembre), Vincenzo D’Alberto (28 novembre) e Maurizio Reberschak (13 dicembre).
Agli insegnanti che parteciperanno sarà rilasciato attestato di frequenza.

La cittadinanza è invitata

http://example.comnews-11854.atom VINCENZO PAREA EVANESCENZE CROMATICHE - PALAZZO SARCINELLI CONEGLIANO - 2025-05-11T06:28:30+02:00 2025-05-11T06:41:00+02:00 OLTREARTE GALLERIA CONTEMPORANEA, VIA FELICE CAVALLOTTI 5/7, CONEGLIANO TV - DAL 24 MAGGIO AL 12 LUGLIO 2025

INAUGURAZIONE SABATO 24 MAGGIO ORE 17.00 - PRESENTAZIONE E TESTO CRITICO DI LUCA PIETRO NICOLETTI
PALAZZO SARCINELLI CONEGLIANO:
   > GIORNI E ORARI APERTURA: GIOVEDI - VENERDI 15.30-19.00, SABATO 11.00-19.00
   > VISITE SU APPUNTAMENTO: 338.2705193

VINCENZO PAREA (Vigevano 1940 – 2023)
Compiuti i primi studi artistici presso la Scuola per Pittori e Decoratori del Civico Istituto Roncalli di Vigevano, approfondisce la sua formazione artistico-culturale in un costante rapporto dialettico e di studio con i maggiori artisti operanti nell’epoca contemporanea. L’interesse dell’artista, rivolto in un primo momento al valore emozionalmente puro del colore, viene ad approdare, in seguito all’arricchimento dell’indagine estetica, alle ricerche riguardanti i valori analitici del colore stesso. L’accordo cromatico, il tono, il valore del colore, sono condizioni che superano la materia diventando espressione spirituale ed emozionale dello stesso.
La sua sperimentazione parte da una base costruttivista e concretista per inverarsi in una nuova visualità nelle ricerche infinite del colore. Una ricerca sviluppata con minime variazioni monocromatiche attraverso vicinanze di tono che creano delle linee invisibili, prive di larghezza, che vanno oltre lo spazio operativo, verso l’infinito. Queste forme geometriche, classiche e riconoscibili, diventano capaci di modificare profondamente
dall’interno i sistemi percettivi e le coordinate spaziali, portando lo spettatore verso una decostruzione dello spazio in virtù della luminosità e della grammatura del colore che scardina la stessa forma geometrica, aprendo a un perimetro infinito, lontano dalle categorie del reale.
La sua prima opera astratta è datata 1969. Ha tenuto prestigiose mostre personali in Italia e all’estero. All’opera di Vincenzo Parea hanno dedicato saggi critici e scritti introduttivi: Giulio Carlo Argan, Bruno Bandini, Riccardo Barletta, Carlo Belloli, Claudio Beccaria, Marco Beretta, Antonio Calderara, Domenico Cara, Claudio Cerritelli, Alfio Coccia, Mauro Corradini, Dadamaino, Federica Dafarra, Giorgio Di Genova, Giovanna Fiorenza, Julio Flores, Carlo Franza, Giuseppe Franzoso, Carlo Fumagalli, Isabella Giardini, Flaminio Gualdoni, Friedrich W. Heckmanns, Lucrecia Vega
Gramunt, Dino Marangon, Attilio Marcolli, Francesco Marinone, Giuliano Menato, Marco Meneguzzo, Guido Montana, Elena Pontiggia, Federica Rabai, Claudio Rizzi, Nanni Rossi, Luigi Sansone, Giorgio Segato, Cristina Portioli Staudacher, Alberto Veca, Annalisa Vella, Francesco Vincitorio.
In mostra sono presenti lavori dai primi anni ottanta al 2019, lavori nei quali la superficie dipinta appare come immagine geometrica sempre ai limiti del visibile, spazio rarefatto in cui il colore diventa essenza della luce dipinta, in un rigore assoluto unito ad una tecnica sempre raffinata ed impeccabile.
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Nadia Betto  - Oltrearte Galleria Contemporanea - Sede Legale Via San Vito 18, 20123 Milano - Sede Operativa Via Felice Cavallotti 5/731015 Conegliano TV - www.oltrearte.com - tel. 338.2705193 - info@oltrearte.com

http://example.comnews-11859.atom Segnalazione vela precipitata, al momento nessun riscontro - 2025-05-11T06:06:00+02:00 2025-05-12T06:08:19+02:00 Marostica (VI), 11 - 05 - 25

Attorno alle 16 la Centrale del Suem di Vicenza ha attivato il Soccorso alpino di Asiago e della Pedemontana del Grappa, dopo aver ricevuto la chiamata di una persona che aveva visto precipitare un parapendio sopra la Valle di San Floriano, indicativamente in località Gorghi. Con le coordinate approssimative del punto, i soccorritori hanno fatto una verifica sul posto senza rinvenire alcuna vela. Per un sorvolo dall'alto è intervenuto l'elicottero di Verona emergenza, che ha poi controllato un altro punto non distante, con esito negativo. I soccorritori della Pedemontana del Grappa sono rientrati, così come l'eliambulanza. L'elicottero dei Vigili del fuoco ha poi proseguito le ricerche, mentre il Soccorso alpino di Asiago è rimasto al campo base per eventuale supporto. Attorno alle 20.30, all'altezza del terzo tornante della Strada Tortima, è stata anche verificata la segnalazione di voci provenienti dal bosco, senza però alcun riscontro. I soccorritori di Asiago restano a disposizione, se dovessero arrivare ulteriori indicazioni.

http://example.comnews-11858.atom Malore in rifugio - 2025-05-11T06:04:00+02:00 2025-05-12T06:06:39+02:00 Pieve di Cadore (BL), 11 - 05 - 25

Attorno alle 14.30 l'elicottero di Treviso emergenza è intervenuto al Rifugio Antelao, dove un 52enne di Montegrotto Terme (PD) era stato colto da malore. Sbarcati in piazzola, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno verificato le sue condizioni, per poi caricarlo a bordo e trasportarlo all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso. Sul posto, per eventuale supporto, anche il Soccorso alpino di Pieve di Cadore.

http://example.comnews-11857.atom Precipita in un canale e perde la vita - 2025-05-11T05:58:00+02:00 2025-05-12T06:04:03+02:00 Sospirolo (BL), 11 - 05 - 25

Attorno a mezzogiorno la Centrale del 118 è stata attivata per un escursionista precipitato in un canale sotto Cima di Porta Bassa, in destra Mis. A dare l'allarme i 4 compagni che arrivati in vetta, stavano scendendo assieme a lui e lo avevano visto perdere l'equilibrio dopo che si era staccato un masso su cui si stava tenendo, cadere nel vuoto e sparire alla loro vista. Fissato il campo base in Pian Falcina, sul posto si è diretto il Soccorso alpino di Belluno, mentre l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore effettuava una ricognizione. Individuati i compagni, non è stato immediata l'individuazione del corpo di D.C., 63  anni di Sospirolo (BL), fermatosi una sessantina di metri più in basso in un canale incassato. Sbarcato a monte in hovering su un pulpito, il tecnico di elisoccorso è sceso e lo ha raggiunto, affiancato poi da 4 soccorritori, elitrasportati in quota in supporto alle operazioni. Avuto il nulla osta per la rimozione, la salma è stata imbarellata e calata per altri 30 metri e traslata a destra in un punto agevole per il recupero, completato con un verricello di 60 metri. La barella è stata trasportata a Pian Falcina, dove attendevano i Carabinieri e il carro funebre. L'elicottero ha riportato a valle anche i soccorritori. I compagni dell'uomo sono rientrati autonomamente.

http://example.comnews-11853.atom Pro Loco Monti del Sole - Centro civico di Sospirolo “Atti Rifatti” con la commedia “Un mercoledì come gli altri” - 2025-05-10T07:48:30+02:00 2025-05-10T07:58:42+02:00 sabato 10 maggio ore 20.45 al Centro civico di Sospirolo la compagnia “Atti Rifatti” presenta la commedia brillante in due atti “Un mercoledì come gli altri” per la regia di Mauro Fantinel.

La manifestazione è proposta dalla Pro Loco Monti del Sole, che la dedica a tutte le Mamme, e gode del patrocinio del Comune di Sospirolo.

La Commedia brillante esistenzialista in due atti: una donna che conduce una vita normale si ritrova a dover affrontare una serie di vicissitudini che la porteranno bruscamente a riflettere sulla sua vita e a mettere in atto una serie di cambiamenti per riappropriarsi del proprio destino.

Ingresso Libero

http://example.comnews-11852.atom VisitFeltre - Avviato il ciclo di conferenze “Aspettando il Palio”. E non perdetevi "Siamo Natura!" e la mostra "Carlo Rizzarda sulla carta" ! - 2025-05-10T07:37:15+02:00 2025-05-10T07:48:25+02:00 Tanti gli appuntamenti del maggio feltrino: “Aspettando il Palio”, il Festival dell'Ambiente e la mostra dedicata al poeta del ferro Carlo Rizzarda.

ASPETTANDO IL PALIO - Ciclo di conferenze “Aspettando il Palio” – Primo appuntamento 9/5 a Feltre - Museo Diocesano Belluno, Via Paradiso
Storia e storie tra Medioevo e Rinascimento”, un ciclo di incontri culturali pensati per accompagnare la comunità verso il Palio di Feltre, riscoprendo – attraverso lo sguardo di studiosi e specialisti – le radici storiche, artistiche e identitarie del nostro territorio.
Protagonista del primo incontro sarà Guido Zucconi, già professore presso lo IUAV di Venezia, con una conferenza dal titolo: “Ritornare a Bisanzio, alla ricerca di un’identità. Il Neomedievalismo nel Veneto ottocentesco”
Un viaggio affascinante nell’Ottocento veneto, quando – tramontata la centralità del classicismo – Venezia e il suo entroterra guardano al Medioevo (e in particolare al modello bizantino) come a una nuova fonte d’ispirazione per architettura e identità culturale. A partire dalla metà del secolo, complice la cultura romantica e nuove prospettive geo-politiche legate all’apertura del Canale di Suez, si riscoprono forme, simboli e suggestioni medievali: un ritorno a Bisanzio che trova espressione non solo nelle residenze private, ma anche in edifici pubblici come il celebre Fondaco dei Turchi, ristrutturato per diventare sede museale.
Un’occasione unica per rileggere il passato con occhi nuovi e riscoprire il filo che lega il nostro presente alla storia lunga e complessa dell’identità veneta.                                            Ingresso libero fino a esaurimento posti.

SIAMO NATURA! - FESTIVAL DELL'AMBIENTE - prosegue fino a domenica 11 maggio
Un ricco programma di eventi, proiezioni e attività per celebrare la biodiversità e riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente. Incontri con esperti e ricercatori di rilievo, serate naturalisitche, escursioni guidate, laboratori per i più piccoli... scopri tutti gli appuntamenti nel nostro sito
https://www.visitfeltre.info/evento/siamo-natura-festival-dellambiente/
Siamo Natura! è organizzato dal Servizio Cultura, Politiche Giovanili, Istruzione e Servizi all’Infanzia della Città di Feltre, in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e grazie al sostegno della Fondazione Cariverona.

CARLO RIZZARDA SULLA CARTA - inaugurazione della mostra martedì 13 maggio ore 17.00
Siete pronti ad entrare nel mondo del famoso maestro del ferro battuto? Una realtà che vi mostreremo da una prospettiva diversa: attraverso i suoi splendidi disegni, le foto, i documenti e i cataloghi d'epoca che porteranno i visitatori nell'atmosfera degli anni Venti. Nelle sale rinnovate vi aspettano numerose sorprese! La mostra rimarrà aperta dal 14 maggio al 17 agosto 2025.
Per informazioni su orari e tariffe: https://www.visitfeltre.info/luoghi/galleria-darte-moderna-carlo-rizzarda/

SIETE RIMASTI SENZA LIBRI DA LEGGERE?
Continua ad essere attivo il servizio di prestito digitale GRATUITO, che riguarda libri ma anche giornali, riviste, video, audiolibri e musica.
Li potete scaricare direttamente sul vostro tablet, PC o smartphone ed è un servizio completamente gratuito. L'unico requisito è avere la tessera della biblioteca, anche questa gratuita. Se non la possedete potete richiederla scrivendo una mail alle bibliotecarie. 
                                      CLICCA QUI PER IL TUTORIAL SU COME CHIEDERE UN PRESTITO DIGITALE
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Our mailing address is: VisitFeltre, Via Luzzo, 10 - Feltre, Belluno 32032 - Italy

http://example.comnews-11851.atom Berggruen Arts & Culture presenta in anteprima "The Next Earth", evento collaterale di Biennale Architettura 2025 - 2025-05-10T07:09:11+02:00 2025-05-10T08:15:05+02:00 Antikythera e MIT Architecture presentano The Next Earth: Computazione, Crisi, Cosmologia - Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia - Palazzo Diedo, Venezia, 9 maggio

The Next Earth mette in scena un dialogo tra due importanti progetti di ricerca: The Noocene: Computation and Cosmology from Antikythera to AI di Antikythera e Climate Work: Un/Worlding the Planet di MIT Architecture.
Allestita su piani adiacenti di Palazzo Diedo, sede di Berggruen Arts & Culture, la mostra intreccia due prospettive che affrontano alcune delle questioni più urgenti del nostro tempo: quale ruolo possano avere la filosofia, la tecnologia e l’architettura di fronte alle crisi globali che ridefiniscono il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro condiviso.

The Noocene: Computazione e Cosmologia da Antikythera all'IA
   Antikythera, think tank internazionale che si dedica a ripensare il ruolo della computazione planetaria come forza tecnologica, filosofica e geopolitica, prende il nome dal primo computer conosciuto: un antico dispositivo concepito per calcolare e orientarsi nel tempo e nello spazio. La sezione The Noocene: Computation and Cosmology from Antikythera to AI esplora l’evoluzione della computazione planetaria come una megastruttura sorta quasi per caso, attraverso la quale i sistemi terrestri, dalle scale molecolari fino a quelle atmosferiche, diventano osservabili, comprensibili e componibili. Il termine “Noocene” indica l’epoca in cui l’evoluzione dell’intelligenza complessa ha determinato una trasformazione radicale della Terra, un’opera di terraformazione che questa stessa intelligenza sta solo ora iniziando a comprendere appieno. Il progetto si concentra sul ruolo della computazione nella ridefinizione delle prospettive cosmologiche, tanto sul piano scientifico quanto su quello esistenziale.
   Un’epoca, quella del Noocene, segnata da un paradosso: proprio nel momento storico in cui l’intelligenza complessa comincia a comprendere la propria evoluzione, si trova anche a riconoscere che questo stesso successo potrebbe minare le basi del proprio futuro.
Qual è dunque il ruolo della computazione e della cosmologia in questa doppia presa di coscienza? In che modo questa epoca potrà arrivare a una più profonda comprensione di sé stessa, e quindi orientarsi meglio?
 
Il percorso espositivo si articola attorno a un grande monolite video in scala architettonica, che presenta i concetti chiave sviluppati da Antikythera insieme a una selezione di cortometraggi dedicati a intelligenza artificiale, astronomia e vita artificiale. Accanto a queste visioni, alcuni reperti storici documentano gli incontri tra filosofia e astronomia lungo la storia dell’evoluzione dell’intelligenza. Interpretando il software come prosecuzione del discorso architettonico, l’installazione si nutre dei contributi di una rete globale di studiosi attivi nei campi dell’informatica, della biologia, della filosofia e della narrativa speculativa. Accanto alle ricerche più recenti, la mostra presenta una selezione di oggetti e documenti provenienti dalla storia della filosofia moderna, dell’astronomia e della cosmologia. Nell’ambito della mostra, Antikythera pubblicherà il volume Accept All Cookies, edito in collaborazione con Berggruen Press: un libro che raccoglie e approfondisce molte delle idee fondanti alla base della riflessione di Antikythera sulla filosofia della computazione planetaria. 

Il lavoro del MIT Architecture Climate Work: Dis/mondializzare il pianeta
    Il MIT è il più importante istituto di ricerca al mondo nel campo della scienza, dell'ingegneria e del design. Un contributo fondamentale a questa missione è dato dal MIT Architecture, il cui programma professionale di architettura è il più antico del Nord America e ha laureato illustri ex-allievi come Gordon Bunshaft, Cass Gilbert, Marion Mahony Griffith, I.M. Pei e Robert R. Taylor. Il dipartimento è ora definito in questa intersezione tra ricerca e pratica, guidando l'innovazione nell'ambiente costruito a livello globale.
    Negli ultimi dieci anni, l’attività di MIT Architecture si è concentrata in particolare sulle tematiche del clima e della sostenibilità, in linea con l’impegno più ampio dell’intero istituto. In un momento storico in cui il settore delle costruzioni — dalla realizzazione alla gestione degli edifici — contribuisce per circa il 40% alle emissioni globali di gas serra, e in cui l’ambiente costruito si trova in prima linea di fronte agli effetti della crisi climatica, il ruolo dell’architettura e della ricerca architettonica assume un rilievo cruciale. Dallo studio delle tecniche costruttive storiche all’impiego delle più avanzate tecnologie di machine learning applicate all’edilizia, questo lavoro si radica nella tradizione del Dipartimento e nella visione di MIT, orientata a plasmare il futuro.
    In questo contesto si inserisce Climate Work: Un/Worlding the Planet, una riflessione sull’impatto dell’architettura e sulla necessità di un ripensamento creativo e cognitivo per immaginare un futuro sostenibile. La mostra presenta quaranta progetti in corso, firmati da docenti di MIT Architecture: ciascuno propone una possibile visione del mondo, ripensando catene di approvvigionamento dei materiali, consumo energetico, modalità operative e prospettive di lungo periodo. Queste ricerche esplorano come l’architettura non si limiti a interagire con il pianeta, ma contribuisca attivamente a riconfigurarne le dinamiche, suggerendo nuovi paradigmi per modellare, raccontare, calcolare e ricostruire il nostro mondo.
    Tra la realtà cosmica del nostro pianeta e le modalità con cui costruiamo la nostra comprensione di essa, The Next Earth apre uno spazio di confronto sulle sfide ecologiche del presente e sui futuri possibili che siamo chiamati a immaginare. Affiancando e mettendo in dialogo la computazione planetaria e le pratiche architettoniche orientate al clima, la mostra invita a ripensare la portata e le modalità dell’azione umana in relazione ai sistemi terrestri.

The Next Earth sarà aperta al pubblico per tutta la durata della Biennale Architettura 2025, presso Palazzo Diedo.
>   Programma del weekend inaugurale presso Berggruen Arts & Culture, Palazzo Diedo:
        9 maggio – The Next Earth: Serata inaugurale, dalle 19:00 alle 22:00
      10 maggio – The Next Earth: Symposium
                           10-11:45: Vetrina di architettura del MIT
                           12-12:45: The Next Earth-La convergenza dell'architettura di Antikythera e del MIT: Benjamin Bratton e Nicholas de Monchaux
                           1-2:30: Lancio della rivista Antikythera & MIT Press: Benjamin Bratton e Nicolay Boyadjiev in conversazione a rotazione con:                                                   Gašper e Nina Beguš, Lukáš Likavčan, Philip Maughan, Thomas Moynihan, Chen Qiufan, Winnie Street, e Daniel van der                                            Velden e Vinca Kruk di Metahaven
                           2:30-3:30 Celebrazione della serie di libri di Antikythera e MIT Press: Una conversazione tra Benjamin Bratton e Blaise Agüera y                                               Arcas, autore delle pubblicazioni inaugurali Che cos'è la vita? e Che cos'è l'intelligenza?
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Contatti per la stampa:
Italia – Marsilio Arte - Responsabile – Giovanna Ambrosano | g.ambrosano@marsilioarte.it | +39 338 4546387 - Chiara Pellizzaro |                                          c.pellizzaro@marsilioeditori.it
Internazionale – Bolton & Quinn - Erica Bolton | erica@boltonquinn.com | +44 20 7221 5000 | +44 77 1169 8186

Per maggiori informazioni:
Palazzo Diedo – Berggruen Arts & Culture - Maria Cecilia Belis | info@berggruenarts.org
                           Antikythera - Emily Knapp, Berggruen Institute | eknapp@berggruen.org

MIT - Joel Carela, MIT Architecture | jcarela@mit.edu
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Sul Dipartimento di Architettura del MIT - Il Dipartimento di Architettura del MIT è riconosciuto a livello internazionale come centro d’eccellenza nella ricerca architettonica, espressione della vocazione del MIT per l’ingegneria e il design. Da sempre collocato all’intersezione tra ricerca e pratica professionale, il dipartimento rappresenta il primo programma di architettura professionale del Nord America.
La leadership del MIT nei temi del clima e dell’ambiente costruito si riflette nei climate studios dedicati, nel lavoro di oltre 30 docenti e 250 studenti di master e dottorato, e nel ruolo centrale all’interno del MIT Climate Project. Tra i più di 5.000 ex-alunni del Dipartimento si annoverano figure di spicco come Sophia Hayden (1890), Robert R. Taylor (1892), I.M. Pei (1940) e Charles Correa (1955).
 
Su Antikythera - Antikythera è un think tank dedicato alla filosofia della tecnologia, impegnato nell’elaborazione di principi fondativi per una nuova orientazione della computazione planetaria come forza tecnologica, filosofica e geopolitica.
Avviato nel 2022 come programma incubato presso il Berggruen Institute, Antikythera è un’organizzazione non profit con sede all’interno del celebre Bradbury Building di Los Angeles.
 
Su Berggruen Arts & Culture - Palazzo Diedo – Berggruen Arts & Culture è il nuovo spazio espositivo della galassia Berggruen, già presente a Venezia con la sede europea del Berggruen Institute presso la Casa dei Tre Oci alla Giudecca. In seguito a un lungo restauro, Palazzo Diedo è stato restituito alla collettività, dopo anni di disuso, e trasformato in un luogo di produzione artistica e culturale, nonché un punto di convergenza tra la contemporaneità e il passato e un ponte tra Oriente ed Occidente. Il Palazzo ha aperto le sue porte al pubblico nel 2024 con la mostra Janus, riunendo 11 artisti contemporanei di fama mondiale – Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, AYA TAKANO, Lee Ufan e Liu Wei – che hanno contribuito con opere d'arte permanenti create in dialogo con l'architettura dell’edificio e le tradizioni dell’artigianato veneziano. La missione di Palazzo Diedo è quella di alimentare la vita culturale cittadina ospitando mostre, simposi, performance, proiezioni cinematografiche e residenze d'artista.

http://example.comnews-11850.atom Linea d'ombra - "Da Picasso a Van Gogh" - a Conegliano Marco Goldin racconta la mostra - 2025-05-10T06:44:41+02:00 2025-05-10T07:09:05+02:00 lunedì 12 maggio prendono il via le prevendite e le prenotazioni per l’attesissima mostra Da Picasso a Van Gogh. Storie di pittura dall’astrazione all’impressionismo. Capolavori dal Toledo Museum of Art

La mostra aprirà le sue porte al pubblico il 15 novembre prossimo nel Museo Santa Caterina a Treviso. Per dare il senso migliore a questo inizio di percorso verso l’esposizione, Marco Goldin ha deciso di raccontare la prossima settimana la mostra a Conegliano, Auditorium Dina Orsi, 13 maggio, ore 20.45, con ingresso libero. Verrà distribuito a tutti gli intervenuti un bellissimo materiale promozionale. Ecco un luogo e una data che potrebbero interessarti.
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Linea d'ombra S.r.l. - società unipersonale - Strada di Sant'Artemio, 6/8 - 31100 Treviso - Italia

http://example.comnews-11848.atom Notizie da Adnkronos - Giro d'Italia 2025, si parte il 9 maggio: il programma e dove vederlo - 2025-05-09T08:14:57+02:00 2025-05-09T08:27:49+02:00 Saranno 21 le tappe dell'edizione 108 della Corsa Rosa. La prima in Albania, l'ultima a Roma.

Parte domani, venerdì 9 maggio, il Giro d'Italia 2025. L'edizione numero 108 della Corsa Rosa inizierà in Albania e si concluderà il 1° giugno a Roma, per il terzo anno di fila. Saranno 21 le tappe, con tre giorni di riposo e un percorso complessivo di 3.413 km (52.500 metri di dislivello). Da Durazzo (15esima partenza all'estero della competizione), Tirana e Valona, con una cronometro nella seconda tappa e due frazioni di montagna, si arriverà nella Capitale. Grande attesa per Tonale e Mortirolo (tappa 17) e per il Colle delle Finestre, Cima Coppi di quest'edizione nella penultima tappa. Momenti con ogni probabilità decisivi per conquistare la maglia rosa.

Giro d'Italia, le tappe
Il Giro d'Italia 2025 attraverserà 15 regioni italiane e all'estero, oltre all'Albania toccherà in una tappa anche la Slovenia. Il programma della Corsa Rosa prevede due prove a cronometro individuali (l’ultima a Roma), sei tappe per velocisti, otto tappe di media montagna e cinque tappe di alta montagna. La tappa più lunga? Sarà quella del 25 maggio, che da Fiume Veneto porterà ad Asiago attraverso un percorso di 210 chilometri. Le tappe più dure sono la sedicesima, la diciannovesima e la ventesima, tutte concentrate nell'ultima settimana: si passerà sul Brenta, per Champoluc e si scalerà il Sestriere.

Giro d'Italia, il programma
Ecco il programma completo del Giro d'Italia 2025:
    - venerdì 9 maggio - Tappa 1: Durazzo-Tirana, 164 km, 1800 di dislivello. Orario Partenza 13:10
    - sabato 10 maggio - Tappa 2: Tirana-Tirana, 13,7 km cronometro individuale, 150 metri dislivello. Orario Partenza 13:30
   -  domenica 11 maggio - Tappa 3: Valona-Valona, 160 km, 2800 metri di dislivello. Orario Partenza 13:15
   -  lunedì 12 maggio - giorno di riposo
    - martedì 13 maggio
- Tappa 4: Alberobello-Lecce, 187 km, 800 metri di dislivello. Orario Partenza 12:55
    - mercoledì 14 maggio - Tappa 5: Ceglie Messapica-Matera, 144 km, 1550 metri di dislivello. Orario Partenza 13:35
     - giovedì 15 maggio -Tappa 6: Potenza-Napoli, 226 km, 2600 metri di dislivello. Orario Partenza 11:30
    - venerdì 16 maggio - Tappa 7: Castel di Sangro-Tagliacozzo, 168 km, 3500 metri di dislivello. Orario Partenza 12:50
    - sabato 17 maggio - Tappa 8: Giulianova-Castelraimondo, 197 km, 3800 metri di dislivello. Orario Partenza 12:15
    - domenica 18 maggio - Tappa 9: Gubbio-Siena, 181 km, dislivello 2500 metri. Orario Partenza 13
    - lunedì 19 maggio - giorno di riposo
    - martedì 20 maggio - Tappa 10
: Lucca-Pisa, 28,6 km cronometro individuale, 150 metri di dislivello. Orario Partenza 13:25
    - mercoledì 21 maggio - Tappa 11: Viareggio - Castelnovo ne' Monti, 185 km, 3850 metri di dislivello. Orario Partenza 12:05
    - giovedì 22 maggio - Tappa 12: Modena - Viadana, 172 km, 1850 metri di dislivello. Orario Partenza 13:15
    - venerdì 23 maggio - Tappa 13: Rovigo - Vicenza, 180 km, 1600 metri di dislivello. Orario Partenza 12:55
    - sabato 24 maggio - Tappa 14: Treviso-Nova Gorica/Gorizia, 186 km, 1100 metri di dislivello. Orario Partenza 13
    - domenica 25 maggio - Tappa 15: Fiume Veneto-Asiago, 214 km, 3900 metri di dislivello. Orario Partenza 11:25
    - lunedì 26 maggio - giorno di riposo
    - martedì 27 maggio - Tappa 16
: Piazzola sul Brenta-San Valentino di Brentonico, 199 km, dislivello di 4900 metri. Orario Partenza 11:25
    - mercoledì 28 maggio - Tappa 17: San Michele all'Adige-Bormio, 154 km, 3800 metri di dislivello. Orario Partenza 12:50
    - giovedì 29 maggio - Tappa 18: Morbegno - Cesano Maderno, 144 km, 1800 metri di dislivello. Orario Partenza 13:50
    - venerdì 30 maggio - Tappa 19: Biella - Champoluc, 166 km, 4950 metri di dislivello. Orario Partenza 12:20
    - sabato 31 maggio - Tappa 20: Verres-Sestriere, 203 km, 4500 metri di dislivello. Orario Partenza 10:45
    - domenica 1° giugno - Tappa 21: Roma-Roma, 141 km, dislivello 600 metri. Orario Partenza 15:05

Giro d'Italia, dove vederlo
La diretta tv in chiaro dell’edizione numero 108 del Giro d’Italia sarà a cura di Rai Sport e Rai 2 (streaming gratuito su Rai Play), mentre la diretta tv in abbonamento sarà fruibile su Eurosport 1. Lo streaming in abbonamento sarà disponibile su Discovery+, Sky Go, Now e Dazn.

http://example.comnews-11847.atom CortinAteatro - sabato 10 maggio un arrivederci sulle note della disco music anni '70 in versione sinfonica, con la prima nazionale del progetto "Disco 70 Revival" dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e Laura Ivan - 2025-05-09T07:45:53+02:00 2025-05-09T08:14:54+02:00 Il cartellone invernale della rassegna, promossa e sostenuta dal Comune di Cortina D’Ampezzo e organizzata da Musincantus, si chiude sabato 10 maggio alle 20.45 all’Alexander Girardi Hall di Cortina d’Ampezzo

Sarà il ritmo scatenato delle hit italiane e internazionali degli anni Settanta e Ottanta a chiudere il cartellone invernale di CortinAteatro: sabato 10 maggio alle 20.45 all’Alexander Girardi Hall la stagione concertistica e teatrale ampezzana, ospiterà in prima assoluta il nuovo progetto dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta, diretta dal M° Walter Bertolo, e della cantante Laura Ivan, “Disco 70 Revival”.

Le canzoni iconiche e le musiche più amate della disco dance saranno riproposte in versione sinfonica, con un’enfatizzazione della melodia grazie all'interpretazione orchestrale. La forte personalità vocale e interpretativa di Laura Ivan, carismatica cantante trevigiana che si muove con disinvoltura in mondi musicali diversi, aggiungerà grinta e passione, guidando il pubblico in un travolgente viaggio sonoro nel tempo. Un viaggio per chi nei ruggenti anni Settanta c’era, ma anche per i più giovani e per tutti gli amanti del ritmo scatenato della disco dance, un genere musicale che non accenna a tramontare.

“Disco 70 Revival” è l’ultimo progetto nato dal sodalizio tra l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e Laura Ivan, che ha dato vita in precedenza a fortunate produzioni come “Symphonic Queen” e a “La canzone italiana” (ospitate entrambe da CortinAteatro nel 2023).

Con l’appuntamento di sabato 10 maggio si conclude il calendario invernale di CortinAteatro, che anche quest’anno, a partire dal 15 dicembre 2024, ha portato nella Regina delle Dolomiti varietà ed eccellenza, con un’offerta culturale capace di accontentare tutti i gusti e soddisfare le più elevate aspettative. Il team di Musincantus sta ora ultimando il cartellone estivo, che prenderà avvio nel mese di luglio.
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Biglietti: Infopoint di Cortina d’Ampezzo, Cooperativa di Cortina (reparto cartoleria), vivaticket.com

Info e programma: cortinateatro.it e canali social

Ufficio stampa Associazione Musincantus - Koiné Comunicazione | Ilaria Tonetto +39 348 8243386 - ilaria@koinecomunicazione.it
www.koinecomunicazione.it

http://example.comnews-11849.atom Recuperato pilota di parapendio sospeso tra i rami di un albero - 2025-05-09T06:41:00+02:00 2025-05-10T06:42:44+02:00 Borso del Grappa (TV), 09 - 05 - 25

Sono durate oltre tre ore le manovre necessarie al recupero di un pilota di parapendio rimasto sospeso a dieci metri dal suolo, in un bosco ripido e insidioso. La Centrale del 118 di Treviso ha attivato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa attorno a mezzogiorno, dalle prime informazioni il 54enne tedesco non aveva riportato conseguenze, ma era bloccato nel vuoto, dopo che la sua vela era precipitata sotto i Prati di Borso. Una squadra si è avvicinata con i mezzi il più possibile lungo il sentiero 97, per poi procedere a piedi. Avvistato l'albero sui cui rami era intrappolato, con tecniche di treeclimbing un soccorritore ha risalito il tronco, ha assicurato l'uomo è lo ha calato a terra, per poi riaccompagnarlo indietro.

http://example.comnews-11846.atom VERONA - Edizione 2025 de Il Settembre dell'Accademia / XXXIV Festival Internazionale di musica classica - 2025-05-09T06:37:02+02:00 2025-05-10T06:44:37+02:00 7 serate con alcune delle più ricercate orchestre e acclamati protagonisti della scena musicale mondiale, ospiti del 34° Festival Internazionale di Musica promosso dall'Accademia Filarmonica della città Scaligera, la più antica d'Europa.

XXXIV festival internazionale di musica - 7 settembre > 1 ottobre 2025 - Teatro Filarmonico di Verona
Un cartellone non scontato per una delle rassegne di musica classica più prestigiose della nostra Penisola. Le proposte nell’arco di un mese:
   - la London Symphony Orchestra diretta da Sir Antonio Pappano, con Seong-Jin Cho al pianoforte;
   - l’Orchestra da Camera di Mantova con Alexander Lonquich nella doppia veste di direttore e solista;
   - l’attesissima The Constellation Choir & Orchestra costituita nell’agosto 2024 dal vulcanico Sir John Eliot Gardiner che la guiderà a Verona per la       prima volta in Italia;
   - la Dresdner Philarmonie, affiancata dallo straordinario Boris Giltburg al pianoforte, sotto la bacchetta del direttore russo naturalizzato finlandese          Dima Slobodeniouk;
   - ancora la Budapest Festival Orchestra diretta dal suo fondatore Iván Fischer, con il violino strepitoso di Guy Braunstein;
   - la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen con il talentuoso Riccardo Minasi alla direzione e, al pianoforte, star internazionale, Beatrice Rana.
Da Bach e Mozart fino a Šostakovič - a ricordare i 50 anni dalla morte dell’artista, con la “Sinfonia n. 9 in mi bemolle maggiore” - le pagine musicali al Filarmonico di Verona cavalcano i secoli, prestando un’attenzione particolare all’Ottocento, con Mendelssohn, Brahms, Chopin e tanto Beethoven:
l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra del compositore di Bonn completata in due serate da Alexander Lonquich con l’Orchestra da Camera di Mantova; ma anche l’iconica Sinfonia n. 5 eseguita dal prestigioso ensemble londinese diretto da Pappano e la Sinfonia n.7 nell’interpretazione di Iván Fischer e della sua orchestra ungherese.

Verona, Teatro Filarmonico – dal 7/09 al 1/10 2025
Conferme abbonamenti dal 26 maggio al 7 giugno - Nuovi abbonamenti dal 9 al 21 giugno - Biglietti singoli dal 25 agosto
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La più antica accademia musicale d’Europa istituita nel 1543 e il suo presidente Luigi Tuppini, dopo il successo dello scorso anno, puntano a mantenere le aspettative: sette serate imperdibili nell’arco di un solo mese che vedono esibirsi orchestre tra le più prestigiose al mondo, come la London Symphony Orchestra, la Dresdner Philharmonie con i suoi 150 anni alle spalle, o la pluripremiata Deutsche Kammerphilharmonie Bremen e, sul podio, alcune delle eccellenze del panorama internazionale: da Sir John Eliot Gardiner - alle sue prime presenze in Italia con la Constellation Choir and Orchestra fondata lo scorso anno, dopo il “divorzio” dalla Monteverdi Choir and Orchestra - a Iván Fisher o ad alcuni dei più interessanti “giovani” direttori del momento, come Dima Slobodeniouk e Andrea Minasi.
Sul palco solisti acclamatissimi saranno, nei diversi appuntamenti, il violinista Guy Braunstein, e i pianisti Seong-Jin Cho, Alexander Lonquich, Boris Giltburge e Beatrice Rana, “star” assoluta del momento, la cui interpretazione è stata elogiata dal Times per la “seduttività orfica” e la “leggerezza trascendente”.
In un programma che nel complesso attraversa i secoli, da Bach e Mozart fino a Šostakovič - a ricordare i 50 anni dalla morte dell’artista - un’attenzione particolare è prestata all’Ottocento, con Mendelssohn, Brahms, Chopin e soprattutto con un tripudio di Beethoven, l’autore che getta un ponte tra il classicismo e la musica romantica.
Del compositore di Bonn, Alexander Lonquich direttore e solista e l’Orchestra da Camera di Mantova proporranno a “Il Settembre dell’Accademia”, in due serate consecutive, l’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra; mentre l’iconica Sinfonia n. 5 in do minore sarà eseguita dalla London Symphony Orchestra, guidata nel concerto d’apertura del Festival (l’1/09) da Sir Anthony Pappano in veste di direttore principale del prestigioso ensemble per la stagione concertistica 2024-2025, e la Sinfonia n.7 in la maggiore risuonerà nell’interpretazione dalla straordinaria orchestra ungherese, la Budapest Festival Orchestra, fondata e diretta dal Maestro Iván Fischer.
Cartellone dunque d’eccezione per il Festival, che quest’anno cade nel cinquantesimo anniversario della riapertura del Teatro Filarmonico di Verona, ricostruito per volontà degli accademici dopo i bombardamenti che nel febbraio del 1945, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, dilaniarono una volta ancora (la prima fu l’incendio del 1749) l’edificio settecentesco, sala “all’italiana” realizzata su progetto da Francesco Galli Bibiena.
L’adiacente preziosa Sala Maffeiana di inizi Seicento e il pronao del Curtoni anche in questo funesto frangente furono clamorosamente risparmiati, ma il recupero della sala concertistica più importante della città sull’Adige, ricostruita mantenendo il gusto e l’impostazione bibianesca, necessitò di un enorme impegno da parte dell’Accademia Filarmonica di Verona, impegno che continua incessante da oltre 480 anni.

IL CARTELLONE
   > Si parte dunque l’1 settembre: Sir Anthony Pappano dirigerà la London Simphony Orchestra nel concerto inaugurale dell’edizione 2025 de Il Settembre dell’Accademia con la Sinfonia n.9 in mi bemolle maggiore Op. 70 di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič in occasione del 50° anniversario della morte del compositore russo, un gigante della musica del Novecento che, a differenza di quanto richiestogli dal regime stalinista per esaltare con solennità la vittoria sulla Germania nazista, permea questa splendida partitura del 1945 di un’atmosfera giocosa e ironica, secondo taluni perfino “triviale”; quindi il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in fa minore Op. 21 di Fryderyk Chopin e, appunto, di Ludwig van Beethoven la Sinfonia n.5 in do minore Op. 67. Grande attesa in questo concerto, anche per l’esibizione pianistica di Seong-Jin Cho, a soli 31 anni considerato uno degli artisti più importanti dell’attuale panorama musicale. Seong-Jin Chom, nato a Seul, si è contraddistinto a livello mondiale nel 2015, quando ha vinto il Concorso Internazionale Chopin di Varsavia, primo del suo Paese. Nel gennaio 2016 ha firmato un contratto di esclusiva con l’etichetta discografica Deutsche Grammophon. Trionfali i suoi concerti nei più importanti teatri internazionali.
Antonio Pappano britannico e baronetto di Sua Maestra, ma d’origine italiana e con doppia cittadinanza, oggi direttore emerito dall’Accademia di Santa Cecilia, suggella con i concerti di questa stagione il suo ventennale sodalizio con la London Symphony Orchestra.
   > Il 12 e i 13 settembre sarà invece Alexander Lonquich il grande protagonista del festival, insieme alla compagine cameristica mantovana, con l’interpretazione integrale dei cinque concerti per pianoforte e orchestra composti da Beethoven tra il 1790 e il 1809: è la più recente impresa di Lonquich uno dei massimi musicisti internazionali, Premio Abbiati come miglior solista del 2016 (tra i vari riconoscimenti), che qui diventa anche direttore e artefice della magistrale esecuzione, con la quale sarà possibile ripercorrere l’evoluzione stilistica di Beethoven, oltre che la vita stessa dell’artista.
   > Straordinaria occasione il 16 settembre, invece, per assistere alle prime esecuzioni in Italia della Constellation Choir and Orchestra diretta da Daniele Gatti, l’ensemble fondato nell’agosto del 2024 dal geniale e focoso Sir John Eliot Gardiner. In programma due capolavori assoluti di Felix Mendelssohn: la Die erste Walpurgisnacht, ossia “La notte di Walpurga”, composizione per soli e coro terminata nel 1841, con cui l’autore mette in musica una delle ballate di Goethe del 1799 – racconto di una nascosta cerimonia di pagani all’epoca del primo trionfo del cristianesimo - e A Midsummer Night’s Dream Op. 21 e 61, musiche di scena per l’omonima commedia shakespeariana. Composte nel 1843 su commissione del re di Prussia Federico Guglielmo IV e catalogate come l’Op. 61 del compositore, esse includono anche una composizione del 1826 di quando Mendelssohn era solo diciassettenne: l’Ouverture da concerto op. 21, sempre ispirata dalla commedia del Bardo.
   - Altra orchestra considerata tra le migliori al mondo è la Dresdner Philharmonie attesa al Teatro Filarmonico di Verona sabato 21 settembre. Con Dima Slobodeniouk alla direzione e Boris Giltburg al pianoforte - straordinario interprete elogiato dalla critica per la sua “linea di canto, la varietà di tocco e l’ampia gamma dinamica” - gli strumentisti della compagine fondata nel 1885 dai cittadini di Dresda suoneranno il Concerto per pianoforte e orchestra n. 20 in re minore KV 466 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 2 in re maggiore Op.43 di Jean Sibelius, la più nota e amata delle sinfonie del compositore e violinista finlandese.
   - Le eccellenze non sono finite: il 24 settembre è la volta della Budapest Festival Orchestra che eseguirà sotto la bacchetta del suo fondatore Iván Fisher musiche di Johann Sebastian Bach - la Suite per orchestra n. 4 in re maggiore BWV 1069 - di Ludwig van Beethoven con la Sinfonia n. 7 in la maggiore Op. 92 e dello stesso Fischer, solido compositore oltre che direttore: la Dance Suite (Violinkonzert). Di assoluto rilievo la partecipazione di Guy Braunstein al violino, miscela unica di virtuosismo, moderazione e creatività, capace come pochi altri di affascinare e sfidare il pubblico con interpretazioni sofisticate e la voglia di soprendere e reinventare. Nel 2000 Braunstein è diventato il più giovane violinista a ricoprire la posizione di Concertmaster dei Berliner Philharmoniker contribuendo a plasmare l’orchestra per oltre un decennio.
   - Superlativo finale il primo ottobre, con una star della scena musicale internazionale come Beatrice Rana, talento travolgente che ha scosso l’intero panorama della musica classica internazionale, suscitando ammirazione e interesse da parte di sale concertistiche, direttori, critici e pubblico di tutto il mondo. La pianista si esibirà accanto alla Deutsche Kammerphilharmonie Bremen - tra le orchestre che hanno saputo maggiormente sorprendere in questi anni per lo stile musicale unico, insignita di premi come Echo, Opus e Diapason d’Or per le registrazioni e l’attività pionieristica su vari fronti – e con la direzione vibrante di Riccardo Minasi, celebre direttore e violinista, riconosciuto anch’egli tra i talenti più esaltanti della scena musicale classica europea, direttore Principale Ospite dell’Ensemble Resonanz alla Elbphilharmonie di Amburgo, Direttore Artistico dell’Orchestra La Scintilla all’Opera di Zurigo e Direttore Musicale del Teatro Carlo Felice di Genova.
In programma musiche di Carl Maria von Weber, con l’Ouverture dal Franco Cacciatore (Der Freischütz Op. 77), di Ludwig van Beethoven con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore Op. 37, e di Johannes Brahms con la splendida Sinfonia n. 4 in mi minore Op. 98: l’ultima del compositore amburghese, da molti considerata uno dei suoi più grandi capolavori: con un incipit che è tra i momenti unici della storia della musica, e un memorabile vortice finale.
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Da segnalare quest’anno la particolare attenzione nei confronti dei giovani da parte dell’Accademia Filarmonica di Verona che ha previsto una promozione rivolta agli Under 25 con biglietti a prezzi agevolati, per sostenere la loro partecipazione ai concerti e rendere la musica classica patrimonio condiviso di un pubblico sempre più vasto.
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Abbonamenti:   Platea (file 4-19) € 300  -  Platea (file 1-3) € 250  -  Balconata € 250  -  prima galleria centrale € 200
        Under 25:   Platea (file 4-19) € 200  -  Platea (file 1-3) € 175  -  Balconata € 175   -  Ia galleria centrale € 140
Biglietti singoli:   Platea (file 4-19) € 70  -  Platea (file 1-3) € 55  -  Balconata € 50  -  Ia galleria centrale € 40
          Under 25:   Platea (file 4-19) € 50  -  Platea (file 1-3) € 40  -  Balconata € 35  -  Ia galleria centrale € 25

Biglietteria
Abbonamenti e biglietti singoli:
Teatro Filarmonico di Verona, via Roma, 3 (Verona), da lunedì a venerdì ore 10–13 e 15–19, sabato ore 10-13  Biglietti singoli: Boxoffice, via pallone, 16 (Verona), da lunedì a venerdì ore 9.30–12.30 e 15.30–19, sabato 9.30-12.30; e su www.boxoffice.live.it
Nei giorni di concerto la biglietteria del Teatro Filarmonico di Verona è aperta fino a inizio spettacolo 

Informazioni:   tel. 045 8009108  -  fax 045 8012603  -  biglietteria@accademiafilarmonica.org  -  www.accademiafilarmonica.org

Contatti stampa: Villaggio Globale International - Antonella Lacchin - 041 5904893 / 335 7185874 - lacchin@villaggio-globale.it

Our mailing address is:   Villaggio Globale International Srl - Via Trieste 8, Mogliano Veneto, TV 31021, Italy  - Antonella Lacchin - Email: lacchin@villaggio-globale.it - T. +39 041 5904893 - M. +39 335 7185874

http://example.comnews-11845.atom Notizie dal Corriere delle Alpi - Galileo Festival: la via di Padova alla scienza - 2025-05-08T07:08:55+02:00 2025-05-08T07:18:21+02:00 L’evento di Nord Est Multimedia in programma dal 9 all’11 maggio. Ricerca e innovazione, l’esempio di una rete che produce eccellenza: «I cittadini devono essere coinvolti, l’engagement su questi temi è importante»

Per info clicca:  Galileo Festival
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Articoli di Fabrizio Brancoli, Claudio Malfitano

http://example.comnews-11844.atom Circolo Culturale Bellunese - Matinée di fiati e Anabel Montesinos, a Belluno. - 2025-05-08T06:33:38+02:00 2025-05-08T07:08:49+02:00 Vi ricordiamo i due prossimi appuntamenti musicali in maggio: domenica 11 al palazzo crepadona e giovedì 15 al Liceo Lollino

Domenica 11 maggio, ore 11:00, Palazzo Crepadona, Belluno,
Matinée con ensemble di fiati Steffani: I colori dei fiati

Giovedì 15 maggio, ore 20:30, Liceo Lollino, Anabel Monetsinos, chitarra
Musiche di Domeniconi, Ponce, Weiss, Bach, Barrios, Piazzolla, Ramírez, Tirao, Scarlatti, Tarrega.

Biglietti in vendita presso Gomitolo d’Oro, via 30 aprile 1, a Belluno, con orario 9:00/12:30 e 15:00/19:00, chiuso domenica e lunedì mattina.

Per informazioni, programmi, tessere, rinnovo tessere e concerti: belcircolo.org, oppure numero dedicato: +39 348 2684504, oppure segreteriabelcircolo@gmail.com
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Circolo Culturale Bellunese. - www.belcircolo.org 

http://example.comnews-11843.atom Pro Loco Monti del Sole - Conferenza di archeologia, storia e tradizioni a Sospirolo: i siti del Col di San Daniele e San Gottardo - 2025-05-08T06:11:41+02:00 2025-05-08T06:32:39+02:00 Il Gruppo ARCA Aps e la Pro Loco Monti del Sole di Sospirolo organizzano per sabato 17 maggio 2025 una giornata divulgativa relativa ai siti del Colle di San Daniele e di San Gottardo

Centro Civico di Sospirolo (BL) - Sabato 17 maggio 2025 - ore 9.30
Nel corso degli anni, l’associazione archeologica agordina ARCA ha focalizzato i propri interessi in ambito storico e archeologico sui siti del Col di San Daniele e San Gottardo.
La giornata prevede una prima parte che si svolgerà in mattinata a partire dalle 9.30, presso il Centro Civico di Sospirolo, dove saranno presentate le ricerche storiche e archeologiche effettuate nei due siti, mentre il pomeriggio potranno essere visitati i siti stessi con esperti di settore che illustreranno le aree e le relative peculiarità storiche ed archeologiche.

Il sito di San Gottardo, posto poco a nord del centro abitato omonimo, è stato oggetto di ricerche archeologiche da parte del Gruppo ARCA negli anni 2020÷2022 sotto il controllo scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso (Funzionaria dott.ssa Chiara D’Incà) e con la presenza dell’archeologo L. Rinaldi della Geoarcheologi Associati S.n.c. Le indagini, rese possibili grazie ai contributi concessi dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, sono consistite in rilevamenti estensivi nel versante montano in prossimità dell’abitato omonimo, caratterizzato dalla presenza, all’interno di un’area oggi coperta da vegetazione arbustiva e bosco ceduo, di strutture murarie a secco di varie epoche, tra le quali alcune riferibili a una frequentazione antropica riconducibile all’età tardo romana. Sono stati inoltre rinvenuti alcuni reperti che sono attualmente esposti presso la mostra “El Canal de Agort – Scavare nel passato – Storia e Archeologia da San Gottardo alla conca agordina” nel museo Geologico e Mineralogico di Agordo aperto nei mesi estivi.

Il sito al Colle di San Daniele, è il secondo sito oggetto di approfondimento durante la giornata. E' posto in sinistra idrografica della valle del Mis e raggiungibile a piedi dalla località Le Rosse sempre in Comune di Sospirolo. 
In questo caso il Gruppo ARCA ha effettuato una serie di approfondimenti storici grazie ai soci F. Laveder e G. Fogliata che, nel corso degli anni, hanno prodotto una serie di articoli pubblicati sul notiziario dell’Associazione e relativi al Colle di San Daniele.
Il sito è conosciuto ed è già stato oggetto di articoli che hanno cercato di comprendere le origini e le funzioni delle strutture che sono ancora oggi visibili anche ad una semplice visita superficiale, ma rimangono ancora delle aree oscure anche nelle attribuzioni dei toponimi noti storicamente, come ad esempio il Castello di Costa, la cui precisa ubicazione è rimasta ancora ignota.

L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Sospirolo, del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e del Centro Studi Montagna Sospirolese.
La partecipazione alla conferenza è libera e gratuita.

Per la visita dei siti del Col di San Daniele, che prevede circa mezzora di camminata su sentiero con scarpe adeguate, e di San Gottardo, posto poco sopra al paesino, è necessaria la prenotazione, per poterla organizzare al meglio. Il ritrovo è al parcheggio al lago di Vedana con partenza alle ore 14.00.   Info e prenotazioni: archeoagordo.arca@gmail.comproloco@sospirolo.net   - tel.  320 334 2082

http://example.comnews-11842.atom Dolomiti Unesco - conferenza al Museo Etnografico di Serravella - 2025-05-08T05:46:53+02:00 2025-05-08T06:11:38+02:00 La conferenza, organizzata da Italia Nostra Sezione di Belluno sul tema dei valori universali delle Dolomiti Unesco, si terrà presso la sala conferenze del museo alle ore 10.00 di domenica 11 maggio.

Settimana del Patrimonio Culturale 2025 - Il Patrimonio Mondiale Dolomiti UNESCO - domenica 11 maggio - Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi - Seravella, Cesiomaggiore
>   Ore 10:00 - Conferenza I valori universali delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCOConoscere per abitare attivamente il territorio Interverranno il geologo Emiliano Oddonee la Direttrice del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi Sonia Anelli
>   Ore 11:30 - Visita libera all’antico roseto
>   Ore 12:45 - Pranzo
>   Ore 15:00 - Passeggiata Architetture e ricordi dei tempi passati. Passeggiata con Anacleto Boranga ed Emiliano Oddone in Val Canzoi
                         Lunghezza: 4 km. - Dislivello: 150 mt. - Quota: 8 €. - Gratuito fino ai 12 anni. - Ritrovo: chiesetta di Sant’Eurasia - Ave.
                         Prenotazioni: 329 3828904
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Museo Etnografico Dolomiti - Via Seravella 1, Cesiomaggiore - Tel. 0437 959162 - email: museodolomiti@provincia.belluno.it - Fb: @museoetnograficodolomiti - Ig: @museoetnograficodolomiti - www.museoetnograficodolomiti.it

 

http://example.comnews-11840.atom Museo Etnografico Dolomiti - Laboratorio "Lanterne in fil di ferro" - 2025-05-07T07:37:40+02:00 2025-05-07T07:47:06+02:00 Domenica 18 maggio, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, il Laboratorio per adulti “Lanterne in fil di ferro” tenuto dalla maestra Monica Da Ronch dell’Ass. Case Carlet.

Organizza l'evento l’Associazione Isoipse con il Museo Etnografico Dolomiti e il supporto del Gruppo Folklorico di Cesiomaggiore.

In questo laboratorio, che riprende, in modo leggermente rivisitato, l'antica tradizione artigiana delle comunità contadine del nostro territorio, verranno proposte semplici lavorazioni con il filo di ferro nero (o cotto).

Il materiale è estremamente grezzo e i nostri nonni lo utilizzavano per intrecciare cestini per la raccolta delle uova nel pollaio, piccoli canestri per la frutta e la verdura degli orti, semplici arnesi da cucina o per la casa in generale. Prendendo spunto da queste immagini, così lontane dai moderni utensili che troviamo oggi nelle nostre case, si propone agli iscritti la lavorazione di una lanterna, ideale come centrotavola se accompagnata da una decorazione floreale, estremamente suggestiva se appesa all'aperto con un cero che la illumina dall'interno.

Il costo dell’iniziativa è di 45 € a persona, materiali inclusi. I posti sono limitati. Preiscrizione via mail a servizieducativi@isoipse.it entro il 14/5.

Ai partecipanti sarà consigliato indossare un grembiule e portarsi un paio di guanti da giardinaggio possibilmente in pelle morbida e – se in possesso – pinze a punte lunghe e trancino per fil di ferro.
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Museo Etnografico Dolomiti    -    Via Seravella 1, Cesiomaggiore    -    Tel. 0437 959162    -    email: museodolomiti@provincia.belluno.it    -      Fb: @museoetnograficodolomiti   -   Ig: @museoetnograficodolomiti   -   www.museoetnograficodolomiti.it