Per festeggiare i 50 anni di cultura Ligabue e i 100 anni del Museo veneziano, dal 30 settembre alcuni dei temi più attuali di medicina, antropologia, metereologia paleontologia, collezionismo scientifico, etnografia, e molto altro, in 9 imperdibili appuntamenti aperti al pubblico, con studiosi e comunicatori tra i più noti e apprezzati nel panorama italiano - dal 30 settembre al 30 ottobre 2023 / su prenotazione fino ad esaurimento posti.
Sarà la virologa Ilaria Capua – cui seguiranno Marino Niola, Giorgio Manzi, Davide Domenici, Telmo Pievani, Inti Ligabue, Luca Mercalli, Jacopo Veneziani e Mario Tozzi - a dare il via il 30 settembre all’intenso e prestigioso ciclo di 9 incontri che per un intero mese si terrà al Museo di Storia Naturale di Venezia “Giancarlo Ligabue” (necessaria la prenotazione dei posti per ciascun incontro), con alcuni dei più noti ricercatori e divulgatori scientifici, particolarmente apprezzati e amati dal grande pubblico.
Una rassegna prodotta dalla Fondazione Giancarlo Ligabue nell’ambito delle iniziative per i 50 anni di impegno Ligabue nella cultura - prima come Centro Studi e Ricerche e dal 2016 attraverso la Fondazione - ma anche e soprattutto voluta fortemente dal suo presidente Inti Ligabue in omaggio ai 100 anni di vita del Museo di Storia Naturale di Venezia: un museo la cui “rinascita” moderna è legata alla figura e all’attività di esploratore, ricercatore e collezionista del padre di Inti, Giancarlo Ligabue, e a lui intitolato nel 2019.
Era il 1973 quando nel deserto del Ténéré, nel Niger orientale, Giancarlo Ligabue, insieme a Philippe Taquet del Museo di Storia Naturale di Parigi, scoprì lo scheletro pressoché completo di una specie di dinosauro fino ad allora sconosciuta l’Ouranosaurus nigeriensis poi donato insieme ad altri eccezionali reperti alla città di Venezia, con l’obbiettivo di arricchire e ripensare il Museo di Storia Naturale, ora tra i più affascinanti in Italia.
“Il programma di conferenze al Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue - è il commento di Luigi Brugnaro, Sindaco di Venezia - conclude in bellezza un anno di grandi appuntamenti per festeggiare il centenario di un centro di primaria importanza per la città, reso ancora più importante dalla collaborazione con Fondazione Ligabue in occasione dei suoi cinquant’anni anni, oltre che confermare la sua grande considerazione in campo scientifico, a livello nazionale e internazionale. Lo dimostrano le importantissime personalità coinvolte, la varietà dei temi proposti che trasformeranno Venezia in una “città delle Scienze” per un intero mese.”
“Abbiamo voluto per questa rassegna un parterre di studiosi e ricercatori di primo piano, noti per l’empatia con il pubblico e protagonisti della divulgazione – spiega Inti Ligabue, Presidente della Fondazione Giancarlo Ligabue – e li abbiamo invitati ad affrontare alcuni temi avvincenti in relazione agli ambiti di interesse della Fondazione e del Museo di Storia Naturale. Per la Fondazione è fondamentale unire ricerca e divulgazione perché solo la conoscenza diffusa, la condivisione del sapere, può essere fonte di sensibilizzazione, tolleranza e libertà. In questa duplice ricorrenza è stata poi una gioia associare gli obiettivi della nostra istituzione, “conoscere e far conoscere”, all’attività di questo straordinario Museo che è un punto di riferimento fondamentale a Venezia nella conservazione, nella promozione del sapere scientifico e nella fascinazione dei giovani e al quale ci sentiamo profondamente legati”.
“Il programma per i CENT’ANNI DI NATURA E STORIA AL MUSEO si è sviluppato con tante attività nell’arco dell’intero 2023 - spiega Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia - dalla valorizzazione delle collezioni alla presentazione di progetti scientifici, laboratori ed attività didattiche per famiglie promosse da Muve Education, fino al ciclo conferenze in arrivo. Appuntamenti di grande valore in cui tante, tantissime persone sono venute a conoscere e condividere la vita del Museo: un pubblico variegato, che continua a rendere straordinario questo secolo di storia passata e grande il suo futuro.”
> sabato 30settembre - Si parte dunque con la professoressa Capua, famosa per le sue ricerche sull’influenza aviaria e punto di riferimento nell’informazione durante l’emergenza Covid, che ci condurrà tra passato, presente e futuro a riflettere sul concetto di “salute circolare”, consapevoli - specie dopo le vicende pandemiche - che la salute individuale non è affatto slegata da quella collettiva e del sistema.
> domenica 1 ottobre - Il cibo invece come elemento identitario di culture e popoli, specchio del rapporto che gli uomini hanno con sé stessi, con gli altri e la propria terra, sarà al centro dell’incontro di con Marino Niola, professore di antropologia culturale e delle arti all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e noto giornalista di Repubblica.
> sabato 7 ottobre sarà Giorgio Manzi a catturare l’attenzione del pubblico conducendoci “Sulle tracce dell’Evoluzione umana (in Africa e non solo)”. Manzi - antropologo e paleontologo, anch’egli docente universitario e divulgatore, nonché corrispondete all’Accademia dei Lincei – ricostruirà, attraverso i dati in nostro possesso, l’intricato percorso evolutivo intrapreso, intorno a 6 milioni di anni fa in Africa, da un gruppo di scimmie antropomorfe: quel lungo cammino che ha dato origine alla nostra specie.
> domenica 8 ottobre alle 18.30 sul palco allestito in quello che fu il Fondaco dei Turchi, Davide Domenici, demoantropologo, ci condurrà nel fascinoso mondo del collezionismo di manufatti provenienti dai Nuovi Mondi, diffusosi nel XVI secolo in Europa all’indomani delle prime esplorazioni geografiche, e ci farà conoscere il bolognese Ulisse Aldovrandi (1522-1605), caso esemplare per illustrare il nesso tra lo studio della storia naturale e la scoperta dei popoli extraeuropei alle origini della Modernità.
> martedì 10 ottobre - “Noi siamo il risultato di una serie di imperfezioni che hanno avuto successo”: Telmo Pievani, che all’Università degli Studi di Padova ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche, come sempre ci parla di evoluzione, ma questa volta le sue riflessioni mireranno a evidenziare come il nostro cervello e il nostro genoma, due tra i sistemi più complessi che la natura abbia prodotto, siano pieni di imperfezioni perché – dice Pievani – “l’evoluzione funziona…come un artigiano che fa quel che può con il materiale a disposizione”
> sabato 14 ottobre sempre alle 18.30 - Incontro con Inti Ligabue, dedicato a ripercorrere alcuni dei momenti più curiosi e incredibili di questo mezzo secolo di ricerca e impegno culturale Ligabue, attraverso foreste, deserti, montagne e pianure, per accrescere il patrimonio della conoscenza e renderlo disponibile a tutti – esperti e curiosi, addetti ai lavori e persone comuni
> sabato 21 ottobre - Il meterologo Luca Marcalli ci mette in guardia sull’emergenza climatica: siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine. Ci sono molti modi per risparmiare energia evitando di aggravare l’inquinamento atmosferico o per non sprecare inutilmente le risorse naturali che scarseggiano mettendo a rischio il futuro. Mercalli lo dice e lo scrive da oltre vent’anni, e propone in questo incontro un compendio di riflessioni, prendendo lezioni di metodo e di vita da Primo Levi.
> domenica 22 ottobre - Il giovanissimo storico dell’arte Jacopo Veneziani, parte dalla cinquecentesca Wunderkammer del Museo di Storia Naturale di Venezia, in cui si affollano oggetti preziosi, rari, bizzarri, grotteschi o mostruosi: un percorso attraverso i secoli e le metamorfosi di questo fenomeno della storia del collezionismo, tema da sempre caro al Museo e alla Fondazione. Veneziani - 28 anni, dottorando alla Sorbona di Parigi e professore a contratto allo IULM, ora anche Presidente della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, divulgatore seguitissimo anche sui social - ripercorre la storia di questi scrigni nati per “raccogliere e stupire”.
> lunedì 30 ottobre - Il ciclo di incontri si concluderà il con l’attesissimo Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e conduttore televisivo, appuntamento anche questo previsto al Museo di Storia Naturale, in una data simbolica: il compleanno di Giancarlo Ligabue, scomparso nel 2015. Il tema è affascinante e parte da una domanda: ma davvero il Mediterraneo ha ancora segreti da svelare a chi vive sulle sue coste, si nutre dei suoi prodotti o vi si tuffa ogni estate? Ebbene sì. Mario Tozzi - che è primo ricercatore presso l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dove si occupa proprio dell’evoluzione geologica del Mediterraneo centro-orientale - racconta l’ante-storia del nostro mare attraverso la voce delle specie che lo abitano e dei loro antenati (pesci, cetacei, elefanti e scimmie), che sono vissuti quando ancora era il grande oceano Tetide dovendosi adattare ai cambiamenti, in molti casi causati dall’uomo.
Le conferenze si terranno sempre alle ore 18.30.
Per partecipare è obbligatoria la prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili. Informazioni e prenotazioni: MSN. VISITMUVE.IT/INCINTRI_23
Agli Amici di Fondazione Ligabue - da poco avviata l’iscrizione alla membership annuale – è riservato l’accesso privilegiato con posto riservato previa prenotazione.
Informazioni e prenotazioni su: prenotazioni@fondazioneligabue.it/ 0412705616
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Il concorso letterario “Raccontare l’emigrazione veneta”, promosso dall’Associazione Bellunesi nel Mondo, è dedicato a racconti inediti e originali, reali o di fantasia, in lingua italiana, aventi a tema, appunto, l’emigrazione veneta, storica e attuale. La partecipazione, gratuita, è aperta a chiunque abbia almeno sedici anni (bisogna essere nati entro il 31 dicembre 2007), ovunque residente (in Italia o all’estero). Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto, che dovrà avere minimo 10 mila e massimo 25 mila battute, spazi compresi. Gli elaborati dovranno essere spediti via email a concorsoemigrazione@bellunesinelmondo.it. Una giuria selezionerà i dieci racconti finalisti, e tra questi dieci sceglierà i primi tre classificati, ai cui autori andrà un premio in denaro: 500 euro al primo, 300 al secondo, 200 al terzo. Gli elaborati finalisti verranno pubblicati in un libro edito dall’Abm. La cerimonia di premiazione, nel corso della quale verrà svelata la graduatoria finale, si terrà il 16 dicembre a Belluno. Il bando completo del concorso, con l’indicazione delle modalità di partecipazione, è disponibile sul sito: www.bellunesinelmondo.it. Per maggiori informazioni è inoltre possibile contattare la sede Abm ai seguenti recapiti: tel. 0437 941160; email: concorsoemigrazione@bellunesinelmondo.it.
L’Ufficio per la carità – Caritas della Chiesa di Belluno-Feltre, in collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo e il Coordinamento Rete Immigrazione organizza, alle ore 16.00, al teatro del Centro Giovanni XXII (piazza Piloni, 11 Belluno) la proiezione di un intenso e toccante docufilm di Alessandra Rossi dal titolo “Non far rumore”, prodotto dalla Rai. Nel secondo dopoguerra più di 2 milioni di italiani emigrarono in Svizzera, dove lo statuto del lavoratore stagionale, in vigore allora, non prevedeva il ricongiungimento familiare. Di fatto era vietato per i lavoratori emigranti portare i figli con sé. Fu così che tra il 1950 e il 1980 entrarono in Svizzera come clandestini dai 15 ai 30 mila bambini. Hanno vissuto nascosti in casa, senza poter andare a scuola, uscire e giocare. Bambini spesso chiusi nella parte più nascosta della casa, con la raccomandazione di non farsi sentire dai vicini. Se fossero stati scoperti, la pena sarebbe stata l’espulsione per la famiglia. Ogni mattina i genitori prima di andare a lavoro ripetevano loro: non ridere, non piangere, non far rumore. In questo docufilm a parlare sono proprio quei bambini oggi adulti, che però portano ancora dentro di sé i segni di una ferita mai rimarginata. Un’occasione per riflettere sul significato dell’essere bambini cui è stata negata l’infanzia perché figli di emigranti in una contemporaneità che ci parla quotidianamente di storie che si ripetono.
Alla proiezione, a ingresso libero, parteciperanno la giornalista Alessandra Rossi e lo storico delle migrazioni Toni Ricciardi. Modererà l’evento il diacono Francesco D’Alfonso, direttore Caritas.
A seguire, alle ore 18.30, nella Cattedrale di Belluno, la Santa Messa presieduta dal vescovo della Chiesa di Belluno-Feltre, mons. Renato Marangoni.
Sabato 30 settembre SlowMachine è stato invitato a presentare il suo lavoro “Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta”di e con Rajeev Badhana “Iperfocale” l’apertura della stagione 23/24 dello spazio Atelier Sì, detto anche il Sì di Bologna, atelier di produzione e sperimentazione artistica, spazio culturale plurifunzionale oltre che sede del collettivo Ateliersi.
SlowMachine ha lanciato inoltre inquesti giorni una Call pubblica per chi volesse far parte del progetto VajontS 23 da lei ideato con la curatela di Rajeev Badhan. SlowMachine ha aderito all’azione teatrale proposta da Marco Paolini e La Fabbrica del Mondo, per il 60esimo anniversario della caduta della frana del Vajont, unendosi a questa rete e realizzando la sua proposta teatrale presso lo spazio Hangar11 di Belluno e vuole aprire la serata alla partecipazione di un coro cittadino che prenderà parte all’azione teatrale facendosi prima di tutto testimone di un territorio.
La sera di lunedì 9 ottobre 2023 diventerà un racconto corale che coinvolgerà oltre 150 teatri in Italia e in Europa. L’acqua e la tragedia del Vajont diventano un punto di partenza per avviare «pratiche di prevenzione civile». Per chi volesse prendere parte a questo coro, per chi volesse, insieme agli attori di SlowMachine, entrare nel vivo diquesta azione teatrale collettiva,è necessario scrivere a: info@slowmachine.org entro venerdì 24 settembre mettendo nell’oggetto: “CORO progetto VajontS23” e presentarsi brevemente.
Sono previsti 4 giorni di prove in orario pomeridiano/serale e nel weekend - oltre al 9 ottobre a Belluno.
Lo spettacolo“Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta”, coproduzione con Bassano Operaestate Festival, aveva debuttato nel settembre 2021 a Nove, in provincia di Vicenza, luogo centrale per il progetto che, a partire dalle lotte operaie nate proprio in quella cittadina, centro internazionale della produzione di ceramica, sviluppa un personalissimo lavoro artistico che riflette sulla fragilità della storia.
Materiali d’archivio realizzati dalla comunità, testi di cronaca della lotta operaia nel paese della ceramica raccolte dalla giornalista bellunese Tina Merlin nel 1971, memorie, ricordi e un vecchio amico giapponese, sono alcuni degli elementi che ci conducono in questa riflessione personale e collettiva sulla ciclicità del costruire, rompere e riparare, sulla fragilità della storia. La regia diventa esplicita dimostrazione, lo svelamento del mezzo tecnico coinvolge lo spettatore rendendolo parte della narrazione stessa che procede per frammenti, per immagini, suoni, scritte, ricordi, testimonianze in uno spettacolo che si divide in 9 capitoli tra esplorazioni, riflessioni condivise, video d’archivio, video live ed elementi biografici personali. Attraverso l’incontro con una comunità e la sua storia, Rajeev Badhan interpreta i temi della cura e del rinnovamento facendosi ispirare dall’antica tecnica giapponese del Kintsugi, “riparare con l’oro” che trasforma la ceramica spezzata e senza più utilità, in un oggetto prezioso. Così come questa antica tecnica, il percorso teatrale riflette sul valore simbolico della rinascita, della volontà di non nascondere il danno, il trauma, cicatrici e ferite, per renderle preziose e uniche.
Il lavoro, già presentato in diversi contesti in giro per l’Italia con ottimi risultati, approda sul palco bolognese, aprendo ancora di più una storia apparentemente circoscritta ad una comunità, ma che si espande, facendosi portavoce di una spinta necessaria alla volontà di rinnovamento anche nell’oggi.
La serata inizia alle ore 18:00 - biglietto unico 10€. Il biglietto può essere acquistato su Vivaticket oppure, il giorno dell’Opening dalle ore 17.00, in biglietteria dell’Atelier Sì
Atelier Sì - Via San Vitale 69 - Bologna
CREDITI “Siamo tutti una famiglia. Cronaca di una lotta” - ideazione e regia Rajeev Badhan con Rajeev Badhan - aiuto regia Elena Strada - assistente tecnico Davide Rizzardi - musiche Rajeev Badhan e Davide Rizzardi - produzione SlowMachinee Bassano Operaestate Festival
"IL VENETO LEGGE" a Feltre - Giovedì 21 settembre ore 18.00, ex Manifattura Piave
In data 29 settembre 2023 si svolgerà in tutto il territorio regionale la 7^ edizione della Maratona di Lettura “Il Veneto legge” promossa dall’Assessorato alla cultura della Regione Veneto in collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche e con l’Ufficio Scolastico Regionale. Si tratta di un’iniziativa volta a promuovere la lettura “sociale” attraverso il coinvolgimento della collettività dei lettori, impegnata a vario titolo nella preparazione e nella realizzazione di un evento finalizzato ad avvicinare il maggior numero possibile di persone al libro.
Alla manifestazione partecipano e collaborano gli istituti scolastici del Comune di Feltre, i gruppi di lettori volontari del territorio e alcuni professionisti della promozione della lettura ad alta voce.
Tra le varie attività legate alla Maratona “Il Veneto Legge” vi è una serie di laboratori didattici di lettura ad alta voce dedicati sia ai bambini della Scuola Primaria, che ai ragazzi della Scuola Secondaria entrambi incentrati sulle tematiche e sui filoni narrativi previsti da quest’edizione 2023 della rassegna ovvero la letteratura di fiume nelle sue più ampie e ardite declinazioni, il 60° anniversario del Vajont, 100° di Italo Calvino.
L’appuntamento aperto al pubblico è per giovedì 21 settembre alle ore 18.00 presso l’ex Manifattura Piave dove l’Associazione G(h)ita interpreterà brani tratti dall’opera “Marco e Mattio” di Sebastiano Vassalli.
SPORT IN PIAZZA 2023 - sabato 23 settembre dalle 8.30 alle 17.30
Quest’anno Sport in piazza di realizzerà negli spazi di Prà del Moro e Prà del Vescovo, al PalaFeltre e in Piazza Maggiore e accoglierà ben 35 associazioni sportive. Gli sport come sempre saranno quindi numerosissimi. Tutte le bambine e i bambini potranno provare le varie attività e capire quella che più è adatta a loro. Anche quest’anno sarà presente lo stand gastronomico del quartiere Castello con un ricchissimo menu.
Alle 15 in Piazza Maggiore si terrà la cerimonia di premiazione degli atleti meritevoli.
LABORATORI GRATUITI PER BAMBINI CHE SOGNANO DI ESSERE ANTICHI CAVALIERI!
Hai almeno 6 anni e sogni di diventare un cavaliere? Allora oltre ad uno stemma ti serve anche una spada! Vieni a scoprire con noi come erano fatte le antiche lame, come lavoravano i maestri spadai, come era composta una spada e poi... sarai pronto per costruirne una tutta tua!
I laboratori si svolgono ad ottobre, sono gratuiti e sono promossi dal Comune di Feltre nel contesto del prossimo Festival dell'Araldica. Trovi tutte le info e i riferimenti per prenotarti SCOPRI DI PIU' CLICCANDO QUI. Attenzione! Posti limitati, iscriviti subito!
LABORATORI GRATUITI PER BAMBINI CHE VORREBBERO ESSERE CAVALIERI CON SPADA E ARMATURA!
Vorresti essere un cavaliere con il suo stemma e la sua spada? Ti aiutiamo noi! Se frequenti le scuole primarie puoi partecipare ai laboratori gratuiti per conoscere e giocare con gli stemmi. Sono uno degli appuntamenti del Festival dell'Araldica organizzato dal Comune di Feltre e sono a partecipazione libera previa iscrizione agli appuntamenti che ti interessano. Si svolgono il 3, 5, 10 e 12 ottobre sempre dalle 16.00 alle 18.00. Attenzione! I posti sono limitati perciò.... prenotati subito. Le iscrizioni sono già possibili scrivendo a Info@museoglobale.it. Se vuoi saperne di più trovi altre informazioni CLICCA QUI PER SCOPRIRE DI PIU'
DRAGHI, BASILISCHI, RETTILI FANTASTICI - Venerdì, sabato e domenica scopri la mostra immersiva "Le prigioni della mente".
La mostra, inaugurata ieri alle Antiche Prigioni, sarà anche l'occasione per scoprire quanti (tantissimi!) draghi sono visibili in città e sul territorio. Non solo: grazie all'intelligenza artificiale li vedrete passare tra stemmi, edifici, opere d'arte. E' accessibile ogni venerdì, sabato e domenia dalle 20 alle 23.
CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU' SULLA MOSTRA
SCOPRI PERCHE' IL FESTIVAL DELL'ARALDICA INTERESSA ANCHE TE!
Araldica significa stemmi. E anche se non te ne sei mai accorto, è un argomento con cui hai a che fare ogni giorno: quando cammini per una città antica come Feltre, quando visiti un museo, quando ti relazioni con un Comune o con un altro ente pubblico, quando ammiri un'opera d'arte. Per questo abbiamo creato un Festival attraverso cui svelarti linguaggi e simboli di un "linguaggio" che ci cironda, e con cui interagiamo senza spesso rendercene conto. Ad accompagnarci ci saranno relatori importanti. Per fare solo alcuni nomi: il medievalista Franco Cardini, l'autore del libro Cromorana Riccardo Falcinelli, lo storico Agostino Paravicini Bagliani, .... L'elenco è lungo..... scopri nomi date e orari
CLICCA QUI PER SCOPRIRE DI PIU'
“Strike” cerca storie di giovani che sanno ispirare!
Si è aperta ufficialmente la call 2023 di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il contest che premia i giovani tra i 18 e i 35 anni di Trentino – Alto Adige, Veneto e Lombardia. Gli organizzatori cercano 10 storie che sappiano essere di ispirazione per altri giovani: progetti, percorsi personali, sogni che si avverano, iniziative con una ricaduta positiva nella propria comunità. Per partecipare c’è tempo fino al 2 ottobre. I finalisti parteciperanno ad un percorso di formazione gratuito dedicato allo storytelling e al public speaking e si sfideranno poi nel corso della finalissima il 2 dicembre. In palio quattro premi da 1000 euro destinati ai primi classificati scelti da una giuria di spessore nazionale e alla storia più sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale (Premio speciale LDV20). Ci sono poi anche il premio del pubblico da 500 euro, il Premio Storytelling con una fornitura di materiali di cartoleria Favini e la Menzione speciale della Fondazione Megalizzi. Maggiori info su www.strikestories.com.
“Strike! Storie di giovani che cambiano le cose” è un progetto di Fondazione Franco Demarchi e Servizio attività e produzione culturale della Provincia autonoma di Trento, realizzato da Mercurio Società Cooperativa, in collaborazione con Cooperativa Sociale Smart, Fondazione Antonio Megalizzi e Cooperazione Trentina. Con il sostegno di ITAS Mutua, LDV20, Vector Società Benefit e Favini. Con la partecipazione di Loison Pasticceri dal 1938 e Joydis.
SCOPRIAMO FELTRE, GIOCANDO? - Visitare Feltre può essere un gioco bellissimo per bambini e ragazzi.
Chi lo dice è Gaetano il Pellicano, il simpatico pennuto autore della nuova guida di Feltre per bambini e ragazzi. In sua compagnia i piccoli lettori potranno scoprire i tesori e segreti nascosti tra strade e palazzi della città. Lungo il tragitto verranno loro proposti quiz, indovinelli e giochi da risolvere. Per chi lo fa c’è in premio un super regalo, da ritirare in Galleria Rizzarda.
Dove si acquista?: La guida “A spasso per Feltre” di Gaetano il pellicano non è in vendita. E’ il regalo che Feltre fa ai bambini che la visitano con ToTem Card family, il biglietto unico di ingresso ai musei, alle torri del castello e alle antiche prigioni.
Come fare per averla?: Bisogna recarsi in Galleria Rizzarda e acquistare la ToTem Card Family.
E' vero che c'è un premio?: Certo! I bambini che leggerano la guida e risolveranno la sfida finale potranno ritirare un premio presso la Galleria Rizzarda. Basterà mostrare la parola misteriosa…
Che premio è?: Sorpresa! Possiamo però dirvi che…. è personalizzato da gaetano il pellicano!
LO SAPEVI? - VISITFELTRE E' ANCHE PODCAST! - Ci trovi su tutti i principali canali: Google Podcast, Podbean, Spotify, Azon music, Pandora, Alexa, iHeartRadio, Player FM,Ascolta note, Samsung, Podchaser.
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Un viaggio nello spazio e nel tempo per ricordare il tragico evento, visitando i principali luoghi della memoria. Si partirà dalla monumentale Chiesa di Giovanni Michelucci, con il sottostante Museo contenente interessanti foto e resti, tra cui le famose “campane de Longaron”. Si proseguirà poi con l’auto per vedere e descrivere la diga da un punto panoramico, per arrivare successivamente sul colmo della frana alla base del monte Toc. Tappa finale Casso, pregevole villaggio di pietra, posto a nido d’aquila tra le crode. Seguirà la visita ed una breve passeggiata panoramicoa in quota.
Anacleto, la guida, porterà un’ impressionante testimonianza avendo, quella notte, raggiunto Longarone poco dopo il disastro.
Sabato 16 settembre 2023. Itinerario a piedi di ca 2 km con dislivello irrilevante. Durata ca 3 ore e mezza. Ritrovo alle ore 8,00 al parcheggio della stazione ferroviaria di Longarone.
Iscrizione obbligatoria a biblioteca@comune.belluno.it o al tel 0437 948093 entro le ore 12,30 del venerdì che precede l’escursione. E’ necessario comunicare i nominativi dei partecipanti con un numero di cellulare.
Numero massimo: 25 partecipanti. Quota di partecipazione € 5,00 a persona (minorenni esclusi) da versare alla guida nel giorno dell’escursione Raccomandate calzature adeguate per eventuali tratti umidi o fangosi. In caso di brutto tempo l’escursione verrà annullata o rimandata a data da destinarsi.
Eventuali informazioni al tel 340 876 9665 (Anacleto)
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CammiNATURAlmente - passi alla scoperta con Anacleto Boranga divulgatore naturalistico ed ambientale
"La Cetra di Sette Corde. Madrigali e Vaghezze di Francesco Rasi" - Riccardo Pisani, tenore - Ensemble Arte Musica - Auditorium Liceo Lollino (Belluno) - Martedì 26 settembre 2023, ore 20:30
"Un viaggio immaginario nella passione amorosa", con al centro "l'autentico protagonista della nascita dell’opera e del canto solistico", l'aretino Francesco Rasi (1574-1621). Evento dedicato all'animo umano in tutte le sue meravigliose variazioni.
Biglietti in vendita nella sede del concerto, mezz’ora prima del suo inizio, o presso Cartoleria Capraro in Piazza del Mercato, 32 a Belluno, aperta tutti i giorni, escluso il lunedì mattina, con orario 09-12 e 15-19. Informazioni e concerti anche su belcircolo.org
Segnaliamo, inoltre, sempre il 26 settembre, ore 17:30, Chiostro del Seminario Gregoriano, la presentazione del libro Ludwig van Beethoven, Il testamento di Heiligenstadt a cura dell’autore, Sandro Cappelletto, con interventi su pianoforte Erard (1810) di Riccardo Favero. All'evento hanno collaborato anche il Circolo Culturale Bellunese e Colophonarte. Ingresso libero. Informazioni su: amicidelmuseobelluno.it
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Circolo Culturale Bellunese - www.belcircolo.org
Il Comune di Mogliano Veneto e l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche presentano il progetto “Vajont, per non dimenticare”, realizzato in collaborazione con il Collegio Salesiano Astori e l’Associazione culturale Tina Merlin di Belluno. L’isbrec patrocina, assieme ad altri l’iniziativa e collabora alla sua realizzazione.
Di seguito, il calendario delle iniziative:
> La mostra - Sabato 30 settembre, ore 10.00 - I giornali del Vajont - Centro Sociale di Mogliano Veneto
Inaugurazione della mostra fotografica mostra itinerante delle prime pagine dei quotidiani all’epoca del disastro. A cura dell’Associazione culturale Tina Merlin
Orari di apertura: dal martedì al venerdì, 10.30-12.30 - visite per gruppi e Scuole: forms.gleIHKmC4BuhNoHzFoAH9 - sabato e domenica, 10.30-12.30 / 16.30-19.30
visite per tutta la cittadinanza forms gle/WA3VbjSOCPjieV2r6
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 15 ottobre
> Programma aperto alla cittadinanza: gli incontri sono a ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria al link: https://forms.gle/NvT2zQCssXv7b6jY8
- Le memorie del Vajont - Giovedì 21 settembre, ore 11.00 - Sala Consiliare, piazza Caduti 8, Mogliano Veneto
Conferenza stampa di presentazione del progetto, con la partecipazione di: Davide Bortolato, Sindaco di Mogliano Veneto, Roberto Padrin, Presidente Provincia di Belluno e Sindaco di Longarone, Stefano Di Michele, Presidente Comitato AGeSC Astori, Marco Noiman, Associazione culturale Tina Merlin, Francesca Antenucci, Preside Collegio Salesiano Astori, Monica Facchini, Preside Liceo Statale Giuseppe Berto, Renato Migotti, Presidente Associazione Vajont il Futuro della Memoria, Micaela Coletti, Presidente Comitato Sopravvissuti del Vajont. Diretta streaming al seguente link: https://www.youtube.com/channel/UChfnSEG6o428kZGV_Lpl5Bg
- Vajont, la diga del disonore - Venerdì 22 settembre, ore 18.00 - Teatro Collegio Salesiano Astori
Incontro con il regista Renzo Martinelli
- Commemorazione dei moglianesi scomparsi e di tutte le vittime del Vajont - Lunedì 9 ottobre ore 10.00 - Cimitero di Zerman – MoglianoVeneto
Anniversario dalla tragedia Vajont, la cittadinanza è invitata a partecipare
- La bambina e la montagna - Lunedì 9 ottobre, ore 21.00 - Centro Sociale di Mogliano Veneto
Lettura scenica dedicata ai bambini del Vajont
- Vajont, una tragedia italiana - Domenica 15 ottobre, ore 16.00 - Teatro Collegio Salesiano Astori
Incontro con il Prof. Enrico Bacchetti (Isbrec)
> Programma per gli studenti: Museo del Vajont, Chiesa Monumentale di Longarone, Cimitero Monumentale di Fortogna e Diga del Vajont
- Visite guidate sui luoghi della memoria. - Da lunedì 2 a giovedì 12 ottobre, ore 8.30
Progetto didattico per studenti delle superiori in collaborazione con la Fondazione Vajont e la Pro Loco di Longarone
- Dalla montagna il tuono, Vajont sessantatré - Martedì 3 e mercoledì 4 ottobre, ore 8.30
Incontro con lo scrittore Tommaso Percivale. Progetto didattico per studenti delle medie e biennio superiori legato alla figura della giornalista Tina Merlin e alla storia della diga.
- Le memorie del Vajont - Giovedì 5 e venerdì 6 ottobre, ore 10.00
Incontro con Renato Migotti e Micaela Coletti (testimoni e sopravvissuti della tragedia). Progetto didattico per studenti delle superiori in collaborazione con il Prof. Enrico Bacchetti (Isbrec)
- Anniversario della tragedia del Vajont. La storia della diga raccontata ai bambini - Lunedì 9 ottobre, 10.30
a cura dell’Associazione Cittadini per la memoria del Vajont. Progetto didattico “Il palloncino del Vajont” per studenti delle elementari
- La frana del monte Toc - Venerdì 13 ottobre, ore 8.00
Incontro con il Prof. Roberto Francese (Geologo dell’OGS di Trieste). Progetto didattico per studenti delle superiori in collaborazione cn l’Università di Padova
- Vajont. Una tragedia italiana - Domenica 15 ottobre, ore 16.00
Incontro con il Prof. Enrico Bacchetti (Direttore Isbrec). Progetto didattico per studenti delle superiori legato alla proiezione del docufilm di Nicola Pittarello
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Per informazioni: www.astori.it
L’iniziativa è dedicata alla scrittrice e partigiana Giovanna Zangrandi (Galliera 13 giugno 1910 – Pieve di Cadore 20 gennaio 1988). L’incontro, che si svolgerà nei pressi della chiesa di S. Antonio da Padova in via Sopracolle nell’antico borgo di Pozzale, è curato da Giovanni Grazioli direttore della Biblioteca civica di Belluno che ne farà l’introduzione, prevede il seguente programma: letture di brani e racconti tratti dai libri di Zangrandi “Racconti partigiani e no”, “Il campo rosso” e “Racconti del Cadore” proposte da La Compagnia Lavori in Corso, l’intervento di Roberta Fornasier, curatrice dell’Archivio Zangrandi sul tema Pozzaline e altre donne nella letteratura di Zangrandi e, a conclusione dell’evento, le visite guidate alla chiesa di S. Antonio curate da Luigi Da Rù e Letizia Lonzi.
Ci sarà poi un momento conviviale finale per tutti i partecipanti. L’ingresso è libero e aperto alla partecipazione di tutti.
Nel 1937 Alma Bevilacqua (Giovanna Zangrandi è lo pseudonimo letterario), dopo la laurea in chimica, le specializzazioni in farmacia e in geologia e la scomparsa dei genitori, lascia il Bolognese dove era nata per trasferirsi in Cadore. Si stabilisce inizialmente a Cortina d’Ampezzo, dove insegna scienze naturali all’Istituto “Antonelli” e successivamente, nel 1957, a causa del clima post-bellico ostile nei suoi confronti in Ampezzo, a Borca di Cadore nella frazione di Villanova dove edifica una villetta. L’amore per la montagna e i suoi sport diventa l’elemento costante della sua vita, insieme alla grande passione per la scrittura, che poi coltiverà come principale impegno, pubblicando dieci romanzi (prevalentemente con l’editore Mondadori) e oltre quattrocento racconti (su quotidiani e periodici nazionali).
Dopo l’8 settembre 1943 decide, in opposizione al fascismo e al nazismo, di schierarsi con la Resistenza e diventa staffetta e poi combattente partigiana della Brigata P. F. Calvi. Attività che svolge anche in pericolose azioni di trasporto di armi e esplosivi, nonché progettando sabotaggi sui ponti della viabilità locale stradale e ferroviaria, per ostacolare spostamenti e rastrellamenti delle forze armate tedesche. Ricercata dagli occupanti e oggetto di una taglia in denaro, vive gran parte di quegli anni in clandestinità svolgendo sempre il suo ruolo, adempiendo gli incarichi assegnati a rischio della vita. Dopo la guerra, è protagonista nell’attività giornalistica locale con “Val Boite” e “Nuovo Cadore”, due periodici che avrebbe voluto far diventare laboratori di politica e cultura, per la trasformazione democratica della società. Viste le difficoltà emerse, lascia l’incarico di direttore responsabile e intraprende un altro progetto. Si tratta di un sogno condiviso con Severino Rizzardi, comandante partigiano ucciso dai tedeschi alla fine della guerra ad Auronzo di Cadore: progettare e costruire un rifugio alpino sulla sella di Pradonego a quasi 1800 m. sulla montagna sopra Pozzale. Tra il 1946 e il ‘47, coordinando una squadra di manovali, muratori, falegnami e squadratori, edifica il rifugio Antelao e lo gestisce fino al 1951, per cederlo poi al CAI di Treviso. Per questo motivo, nell’occasione, brani e racconti scelti sono ambientati nell’area del borgo cadorino, così come i loro protagonisti. Nell’occasione l’attenzione sarà in generale per le descrizioni zangrandiane della bellezza e della forza della natura e delle donne cadorine.
L’intento della giornata è quello di ricordare una delle partigiane più attive nella lotta di liberazione del Cadore e del Bellunese e una delle maggiori scrittrici e intellettuali italiane del Novecento.
Una serata per raccontare il rapporto tra uomini e montagna. È questo l’appuntamento al quale ha lavorato l’organizzazione dei Percorsi della Memoria, in collaborazione con Oltre le Vette e con Montura, che si terrà sabato 23 settembre, alle 20.30 al Centro Culturale F. Parri di Longarone (in piazza Gonzaga 1). L'evento è gratuito e aperto a tutti.
La scaletta della serata prevede la proiezione di tre cortometraggi distribuiti da Montura che hanno come comune denominatore un approccio rispettoso e attento alla montagna e al suo ambiente.
I film che vedremo a Longarone:
> Sarabanda a filo di cielo, 28 minuti, con Mario Brunello e Nives Meroi. Mario e Nives, amici di lunga data, dialogano tra di loro e si raccontano le rispettive esperienze, accompagnati dalle note di Bach. Affrontare questo compositore – secondo Brunello – è come salire una grande montagna.
> Day dream, 26 minuti, racconta di Fausto e Simone, due alpinisti con storie ed età molto diverse con due sguardi differenti, ma con una visione comune: quella della ricerca, interiore ed esteriore, della scoperta, nel lento camminare, dell’incontro e della relazione con gli altri, dell’amore per la terra e la montagna, della ricerca di un equilibrio sostenibile, di una vetta alta, interiore. Una visione che si fa reale nella conoscenza con il territorio e la cultura del Nepal.
> In Lo Combat, 15 minuti, una giovane veterinaria alle prime armi deve combattere contro le inaspettate avversità della vita per dimostrare a se stessa e ad un vecchio e burbero allevatore di montagna di poter portare a termine la sua missione: far partorire l’amata mucca Bufera, regina della stalla.
Conto alla rovescia per Oltre le Vette 2023 - Giovedì 28 settembre si terrà la conferenza stampa di presentazione della 27esima edizione di Oltre le vette e subito dopo il programma completo sarà disponibile online... nel frattempo, seguite i nostri canali social e il sito!
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L’esposizione delle opere di Willem de Kooning, uno degli artisti più rivoluzionari e influenti del ventesimo secolo, sarà inaugurata il 16 aprile 2024 in concomitanza con la 60° Mostra Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e rimarrà aperta fino al 15 settembre 2024 alle Gallerie dell’Accademia, Calle della Carità, 1050, 30123 Venezia.
L'annuncio nel corso della conferenza stampa tenutasi alle Gallerie dell’Accademia alla presenza del direttore delle Gallerie Giulio Manieri Elia; l’esposizione sarà la prima a indagare l’importanza dei soggiorni di de Kooning in Italia, risalenti al 1959 e al 1969. I curatori, Gary Garrels e Mario Codognato, approfondiranno, per la prima volta, l’influenza avuta dai viaggi in Italia sui successivi dipinti, disegni e sculture realizzati dall’artista in America.
Il percorso espositivo, progettato in collaborazione con lo studio UNA/FWR Associati diretto dall’architetto Giulia Foscari, riunirà circa 75 opere tra dipinti, sculture e disegni, che attraversano quattro decenni dell’arte di de Kooning, dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta, dando vita alla più ampia mostra dell’artista mai organizzata in Italia.
> La prima sala comprenderà una selezione di Black and White Rome, grandi e straordinari disegni realizzati da William de Kooning durante la sua prima, lunga visita nella capitale, nel 1959. I disegni saranno esposti insieme a opere della fine degli anni Cinquanta, realizzate nel periodo precedente la prima visita dell’artista in Italia: i dipinti Parkway Landscape rivelano la forza del suo lavoro intorno alla metà del Novecento.
> Tre dei più noti Pastoral Landscapes, dipinti a New York nel 1960 con il ricordo persistente del viaggio in Italia, Door to the River, A Tree in Naples e Villa Borghese, saranno esposti insieme per la prima volta. Questa sezione comprenderà anche grandi quadri figurativi dipinti a metà degli anni Sessanta, che hanno aperto la strada al suo interesse per la scultura.
> In una sala dedicata alla scultura saranno esposti tredici piccoli bronzi realizzati da de Kooning a Roma. Create dopo un incontro fortuito con un amico scultore, le opere sono il risultato dei primi esperimenti dell’artista con la creta. Queste prove lo porteranno a produrre, tra il 1972 e il 1974 a New York, un nuovo nucleo di sculture. Per un artista che ha sempre enfatizzato l’aspetto materiale del suo lavoro, le opere plastiche gli hanno consentito di creare figure astratte attraverso l’istantaneità del senso del tatto. Sulle pareti circostanti saranno esposti quadri figurativi dipinti nello stesso periodo, accanto a grandiosi quadri astratti realizzati dal 1975 al 1977. La mostra farà anche dialogare pittura e scultura con i disegni degli anni Sessanta e Settanta: tra le opere di maggior rilievo ci sono quattro disegni a inchiostro realizzati da de Kooning a Spoleto nel 1969, presentati accanto a una selezione complementare di disegni intimi, gestuali, concettualmente correlati con le sculture.
> Nella sala successiva verrà proposta una gamma più ampia di disegni degli anni in cui l’artista frammenta la figura, spesso lasciando spazi vuoti a controbilanciare le sue linee vigorose.
> L’ultima grande sala presenterà una selezione degli ultimi dipinti di de Kooning, risalenti agli anni Ottanta, in cui il linguaggio tridimensionale viene trasfigurato in una nuova poetica astratta. Questi quadri contengono riferimenti figurativi appena accennati e sono caratterizzati da tonalità chiare controbilanciate da fasce e zone di colore brillante. Sono tra le opere più sublimi dell’artista, nelle quali persiste un’eco dello stile barocco.
«Siamo convinti che proporre de Kooning sia stata la scelta giusta per diversi motivi» ha dichiarato Giulio Manieri Elia, direttore delle Gallerie dell’Accademia. «Innanzitutto, per la caratura dell’artista che penso sia superfluo discutere. Inoltre, per il tema approfondito, ovvero il suo rapporto con l’Italia, che ci è caro e ci è vicino. Si aggiunga che post mortem le sue opere sono state viste pochissimo nel nostro paese e l’ultima mostra a lui dedicata risale a diciotto anni fa. Infine, a convincerci è stata la qualità della selezione dei curatori, circa 75 opere che rappresentano buona parte delle fasi espressive di de Kooning». «Willem de Kooning, per creare il suo lessico personale, ha attinto alla coralità di stimoli della vita quotidiana, quali luce e movimento» hanno aggiunto i curatori Gary Garrels e Mario Codognato. «L’impatto delle più svariate esperienze visive poteva offrire o generare un’idea per realizzare un nuovo disegno o dipinto. Osservando come l’ambiente di New York e di East Hampton abbia influenzato le sue opere, si ha l’impressione che lo stesso sia capitato a Roma. Durante questi periodi in Italia, de Kooning ha arricchito il suo linguaggio e ha rielaborato un nuovo modus operandi attraverso l’approfondimento dell’arte classica italiana e al contempo attraverso la frequentazione degli artisti italiani della sua generazione». «Per la Fondazione è un enorme piacere collaborare con le Gallerie dell’Accademia per presentare questa importante mostra» ha concluso Amy Schichtel, direttrice esecutiva di The Willem de Kooning Foundation «non soltanto perché offre la possibilità di condividere l’eccezionale visione di Willem de Kooning e dei curatori con una grande comunità internazionale, ma anche perché costituisce una straordinaria occasione per sviluppare la ricerca e la conoscenza dell’artista, offrendo una notevole opportunità alle migliaia di studenti provenienti da tutto il mondo in visita alle Gallerie. De Kooning è uno dei grandi innovatori americani e, come tale, riteniamo che la sua storia sia una fonte di ispirazione di importanza vitale per i nostri giovani».
Curata da Garry Garrels e Mario Codognato, la mostra è presentata in collaborazione con la Willem de Kooning Foundation, una fondazione privata finanziata dall’artista, che promuove lo studio e la conoscenza della sua vita e del suo lavoro attraverso ricerca, mostre e programmi educativi. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Marsilio Arte.
Biografia: Willem de Kooning (1904, Rotterdam, Olanda – 1997, East Hampton, USA) è stato uno dei grandi artisti del ventesimo secolo. Ha ottenuto il consenso della critica alla Galleria Charles Egan nel 1948 con una mostra personale di dipinti non figurativi a olio e a smalto, densamente elaborati, tra i quali spiccano i celebri dipinti in bianco e nero.
Poco dopo, nel 1950, de Kooning ha realizzato Excavation, un’opera astratta di grande formato. Forse uno dei dipinti più importanti del ventesimo secolo, Excavation fu scelto tra le opere rappresentarono gli Stati Uniti alla 25° Biennale di Venezia dal 3 giugno al 15 ottobre 1950. De Kooning partecipò ad altre cinque Biennali (1954, 1956, 1978, 1986 e 1988). Pittore anticonformista, che respingeva le norme stilistiche accettate dissolvendo il rapporto tra primo piano e sfondo e utilizzando il colore per creare gesti emotivi, astratti, de Kooning, con i colleghi della fine degli anni Quaranta e dei primi anni Cinquanta, è stato etichettato in vario modo: «Espressionista astratto», «Esponente dell’action painting» o semplicemente della «Scuola di New York». È stato uno dei pochi artisti di rottura responsabili dello storico spostamento del centro dell’avanguardia artistica da Parigi a New York nel secondo dopoguerra. Nel corso della sua vita de Kooning ha ricevuto molte onorificenze, tra cui, negli USA, la Medaglia presidenziale della libertà nel 1964. Le sue opere d’arte sono state esposte in migliaia di mostre e fanno parte delle collezioni permanenti di molte delle più prestigiose istituzioni artistiche del mondo, tra cui la Peggy Guggenheim Collection, Venezia; lo Stedelijk Museum, Amsterdam; la Tate Modern, Londra; il Museum of Modern Art, New York; il Solomon R. Guggenheim Museum, New York; il Metropolitan Museum of Art, New York; l’Art Institute of Chicago; lo Smithsonian Institution’s Hirshhorn Museum & Sculpture Garden, Washington D.C.; la National Gallery of Art, Washington, D.C. e la National Gallery of Australia, Canberra. Le principali pubblicazioni a lui dedicate sono state scritte da Gabriella Drudi, John Elderfield, Gary Garrels, Thomas Hess, Harold Rosenberg, Richard Shiff e Judith Zilzcer.
Informazioni per la stampa:
Italiana – Marsilio Arte: Giovanna Ambrosano, Vera Mantengoli | ufficio.stampa@marsilioarte.it| +39 3405021740
Internazionale – Bolton & Quinn: Erica Bolton | erica@boltonquinn.com | +44 20 7221 5000 | +44 77 1169 8186
Questa mattina verso le 11.30, a seguito della chiamata della gestrice del Rifugio che ha dato l'allarme, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che sale al Vandelli dove, alla fine dell'ultimo tratto di cavo fisso, un'escursionista 58enne di Taiwan aveva riportato una sospetta frattura al braccio. Individuato il punto dove si trovava la donna, il tecnico di elisoccorso è stato sbarcato a circa 100 metri di distanza. Raggiunta, l'infortunata è stata imbarcata con il verricello e trasportata all'ospedale di Belluno. Attorno alle 14. 20 l'eliambulanza è partita in direzione di Forcella Val d'Arcia sul Pelmo, poiché una coppia di trentenni polacchi, spaventata, non era più in grado di proseguire. Per la presenza di nebbia l'elicottero, riuscito a sbarcare a terra il tecnico di elisoccorso, è dovuto atterrare al Rifugio Città di Fiume. Il soccorritore ha quindi iniziato a scendere assieme all'uomo e la donna lungo il sentiero, aiutandoli nel cammino. Arrivati a 2.050 metri di quota una schiarita ha permesso l'avvicinamento dell'eliambulanza e la salita in hovering. La coppia è stata lasciata a San Vito di Cadore.
Il distacco ha provocato un boato e si è formata una grande nuvola di polvere detritica, destando allarme e preoccupazione tra i residenti. I Vigili del fuoco, subito allertati, sono arrivati da Cortina d'Ampezzo insieme ai volontari del posto, e anche da Venezia con l’elicottero Drago 149.
Dopo una accurata ricognizione, i pompieri hanno escluso il coinvolgimento di persone.
Il coro eseguirà alcune ninne nanne tradizionali italiane ed europee tratte dalla raccolta Nanna Bobò. Ricettario di ninne nanne, una pubblicazione sonora arricchita da preziose illustrazioni edita dal Coro Vocincanto al termine di una lunga ricerca tra i canti tradizionali di tutto il mondo.
Le esecuzioni corali del Gruppo, intercalate dalla recitazione di filastrocche e storie popolari a cura di Francesco Padovani, per evidenziare l’importanza nella prima infanzia, a fianco dei canti, anche di queste particolari forme narrative. Parola gioco, parola ripetuta, esercizio di ascolto e di imitazione, percorso di fantasia, forma elementare di conoscenza delle strutture linguistiche del proprio ambiente familiare e culturale.
Introdurrà la serata l'antropologa Daniela Perco con un breve intervento sul tema “Infanzie vissute, infanzie sognate”
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Il coro femminile Vocincanto nasce a Feltre nel 2004, conta 34 elementi ed è diretto dal M° Francesco Lorenzo Luciani. E’ iscritto regolarmente all’ASAC-Veneto (Associazione per lo Sviluppo delle attività corali). Rivolge la sua attenzione a tre diversi ambiti: la musica sacra (antica, moderna e contemporanea), i canti di tradizione orale e alcune canzoni d’autore del secolo scorso. Sin dal suo inizio l’associazione ha avuto come obiettivi la pratica, lo sviluppo e la diffusione di attività culturali, specialmente nel campo
musicale per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Ha promosso la formazione corale dei suoi componenti, svolto attività artistica, organizzato manifestazioni musicali partecipando a numerose rassegne provinciali e regionali ed esibizioni in alcune località italiane
Da statuto si impegna in azioni per promuovere rapporti continuativi con enti pubblici e privati, amministrativi, culturali e artistici operanti nel settore.
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Museo Etnografico Dolomiti: Via Seravella 1, Cesiomaggiore Tel. 0437 959162 email: museodolomiti@provincia.belluno.it www.museoetnograficodolomiti.it
La data da segnare in calendario è quella di domenica 22 ottobre 2023 e c’è tempo fino al 22 settembre per approfittare dell’iscrizione agevolata. Invece entro il 3 settembre ci sarà la possibilità di scegliere la taglia del gadget.
«Le iscrizioni procedono bene», commentano gli organizzatori dell’asd Al Gosèr. «In questi giorni ci stiamo prendendo qualche momento di relax utile per verificare la documentazione cartacea, ma dal primo week end di settembre si ritorna sui sentieri per verificarne lo stato dopo le recenti perturbazioni».
Come sempre saranno due i tracciati proposti. Il trail lungo con un percorso di 14 km e 1000 metri di dislivello positivo e, per i più piccoli e gli appassionati della natura, il mini trail con un percorso ludico motorio di 5 km.
«Anche nell’edizione 2023 abbiamo rinnovato il nostro sostegno al progetto Dolomiti Orizzonte Paralimpico, nato in collaborazione con l’ASSI Onlus grazie alla preziosa amicizia coltivata con Oscar De Pellegrin e Davide Giozet» conclude il presidente dell’asd Al Gosèr, Enrico Dal Farra. «E’ una realtà in cui crediamo molto e che vogliamo aiutare il più possibile. Tutti noi facciamo parte del mondo del volontariato e sappiamo il valore aggiunto che può avere nell’aiutare chi è meno fortunato di noi».
Le iscrizioni aperte online al link www.algoser.it/iscrizioni. Maggiori informazioni: facebook.com/gosertrail oppure contattare Enrico 328 5468827 o Eugenio 348 0913669.
Partita con la sorella per cercare i suoi due cani allontanatisi in una precedente passeggiata in Val Canzoi, una 61enne di Feltre (BL) è riuscita a ritrovarli su un versante scosceso, ma ha perso lei stessa l'orientamento non riuscendo più a rientrare. Ieri verso le 19.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Feltre, attivata dai Carabinieri, al cui numero era arrivata la richiesta di aiuto. Percorrendo il sentiero numero 806 che dal lago della Val Canzoi porta a Casera Cimonega, la donna aveva sentito i suoi due beagle abbaiare sul versante opposto. Si era separata dalla sorella, era scesa per poi prendere una traccia di cacciatori denominata Slavinaz. Da lì era salita ancora fino a ritrovarli. A quel punto però era talmente distante dal sentiero, da non riuscire più a orientarsi. Riuscita a trovare campo per lanciare l'allarme, messa in contatto con i soccorritori ha cercato di spiegare i suoi movimenti. Poi, dato che tutta l'area è sprovvista di copertura, il telefono non è stato più raggiungibile, nemmeno per risalire alle coordinate della posizione. Quindici soccorritori hanno iniziato a percorrere la sentieristica della vallata, chiamandola a voce e distribuendsi lungo tracce nei boschi. Solo dopo le 22.30 hanno fortunatamente scorto dei segnali luminosi provenire dal versante di fronte al loro. Le squadre sono quindi scese e risalite, finché, attorno alle 2.30 sono arrivate dalla donna. Un soccorritore la ha assicurata a sé con la corda, altri due hanno preso un cane a testa e lentamente hanno iniziato la discesa verso il sentiero Slavinaz. Da lì sono quindi tornate sulla strada, dove attendeva la sorella. L'intervento si è concluso verso le 5.30.
Questa mattina verso le 9.30 il Soccorso alpino di Schio è stato allertato per una ragazza che si era sentita poco bene sul Monte Summano, in seguito alla puntura di un insetto. La 27enne di Schio (VI), monitorata da un'infermiera del Soccorso alpino che si trovava sul posto, è stata raggiunta in jeep sulla Strada della Via Crucis da una squadra, che la ha caricata a bordo e trasportata al rendez vous con l'ambulanza, diretta in ospedale per le dovute verifiche.
"Welcome Venice" - Martedi 19 settembre I 20:15 - Tiro a Volo - loc. Nave di Borgo Valbelluna
Serata di cinema all’aperto in cui verrà proiettato il film “Welcome Venice” del regista Andrea Segre, presentato in anteprima il 1º settembre 2021 alla 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L'ingresso è libero, consigliati una coperta per sedersi sul prato e indumenti a prova di umidità. Leggi di più
“Note di settembre” - Giovedi 21 settembre I 18:00 - Auditorium S. Pietro – Mel Borgo Valbelluna
Concerto organizzato da Corale Zumellese e Associazione Bellunesi nel Mondo che ospita il Coro Citavi di Rio do Oeste (Brasile) diretto dal maestro Allan Girardi Rossa. Si esibirà anche l'Ensemble Artenuova di Borgo Vlabelluna con il soprano Paola Meneghini, il baritono Luca Pivetta e al pianoforte Celeste Levis e Carlo De Battista.
Presenta la serata Edoardo Comiotto. Ingresso libero
“Montagna bellunese. Terra da abbandonare o da salvare?” - Venerdi 22 settembre I 20:30 - Sala Pro Loco - Stabie di Borgo Valbelluna
Conferenza con il sociologo Diego Cason sulla situazione dello spopolamento dei territori montani dall'inizio del 1900 ad oggi, soffermandosi su dati e grafici della zona di Lentiai.
Hike & Fly Lentiai - Sabato 23 settembre I 8:00 - partenza in Piazza Crivellaro a Lentiai – Borgo Valbelluna
Torna l' evento adrenalinico ed intenso dell' Hike & Fly, la gara di corsa e parapendio con atterraggio su bersaglio, valido per il trofeo Akufly Hike & Fly Sprint.
Info ed iscrizioni: cell. 345 0004926 Leggi di più
Degustazioni gratuite - Sabato 23 settembre dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 17:00 alle 19:00 - Presso il Punto vendita “La fiorita” a Trichiana di Borgo Valbelluna
Vi aspettano prelibate degustazioni gratuite per scoprire i sapori tradizionali della Valbelluna prodotti da aziende locali: sponciotti e moroncini, vini di uve autoctone Bianchetta e Pavana e focacce…
Gron of Metal - Sabato 23 settembre dalle ore 15:00 - Impianti sportivi Pra de la Melia - Sospirolo
Evento dedicato agli amanti del metal con grandi band provenienti da tutta Italia, sul palco tra gli altri i bellunesi All of My Shadows, i Thunder Rumbles, Gravehard, Mold Throne, i granitici Delirium X Tremens Ingresso gratuito
San Micel run - Domenica 24 settembre I 10:00 - Stabie di Borgo Valbelluna
Corsa e passeggiata non competitive sulle alture di Lentiai con partenza dalla piazza di Stabie. Il percorso adatto a tutti è vario: su asfalto, stradine sterrate, sentieri e prati ed è lungo 9 km con punti di ristoro lungo il percorso. Info e iscrizioni: 342 1901722 oppure https://www.facebook.com/proloco.stabieecanai
Mostra Mercato di Villa Patt - Domenica 24 settembre dalle 9:00 alle 19:00 - Villa Patt - Sedico
Tradizionale appuntamento autunnale con la mostra mercato, esposizione di prodotti agricoli, hobbistica, artigianato, antiquariato, mostra bonsai. Fattoria didattica, mostra fotografica "Sedico d'altri tempi", truccabimbi, colazione in Villa e cucina aperta con piatti tipici Bellunesi. Info: www.prolocosedico.it
Mi ritorna in mente la mia vecchia auto - Domenica 24 settembre dalle 9:30 - Piazzale Vittime del Vajont Mel – Borgo Valbelluna
Esposizione d'auto d'epoca
Storie di carta. Un piccolo racconto. Una piccola storia - 6 / 7 / 8 ottobre - Fondazione Lucia De Conz - San Gregorio nelle Alpi
Laboratorio di scrittura narrativa con Alessandro Rossi, attore professionista scrittore.
Iscrizioni entro il 20 settembre Info ed iscrizioni: 0437 1948065 - info@fondazionelucia.com - www.fondazionelucia.com
Mostre aperte a Borgo Valbelluna:
> Cose di cielo e terra - Sede dell’Associazione Laghet - Pagogna di Borgo Valbelluna - Aperta fino al 24 settembre - Sabato e domenica 15:30 - 18:30
Mostra di fotografie astronomiche, stelle, nebulose, galassie realizzate da Francesco Di Cencio e di dipinti di fiori e paesaggi a cura di Lucia Deola Ingresso libero
> SOS World - Mostra diffusa di Cracking Art - Visibili fino al 30 settembre le installazioni artistiche sulle piazze dei tre Municipi di Lentiai, Mel e Trichiana, che rientrano nel progetto "Riflessioni d'Acqua"
> ”SPREKarte, lo spreco è un eresia?” - Mostra itinerante - Centro Civico Sospirolo - dal 7 al 29 settembre negli orari di apertura della Biblioteca Civica Ingresso libero
“Aspettando Mele a Mel”- Passeggiate e laboratori alla scoperta delle aziende agricole di Borgo Valbelluna
Manca meno di un mese all'appuntamento con la grande festa di Mele a Mel, per ingannare l'attesa, le aziende agricole di Borgo Valbelluna vi aspettano per farvi conoscere il loro lavoro, il territorio e soprattutto i loro prodotti! - Domenica 24 settembre
“NEL GIARDINO DI FIEN” - Facile passeggiata sulla Collina di Fien, fra prati e boschi accompagnati da Ester Andrich, Guida Ambientale Escursionistica. Visita alle coltivazioni di piccoli frutti e antiche varietà di alberi da frutto con piccola degustazione di prodotti offerti dall'Az. "Nelgiardino di Fien" Costo: 15 euro (gratuito per minori di 12 anni)
Info e prenotazioni: 338 9432224 (solo whatsapp) oppure Ufficio Turistico Borgo Valbelluna 0437 544294 - turismo.mel@borgovalbelluna.bl.it Info
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Comune Borgo Valbelluna - Piazza Papa Luciani, 3 Borgo Valbelluna
Alle 14.30 circa la Centarle operativa di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Schio, per provvedere al recupero di un ciclista arrivato autonomamente al Rifugio Papa, dopo essersi procurato una ferita cadendo. Il 61enne di Isera (TN), che si trovava in compagnia con la propria ebike sul sentiero tra il Rifugio Papa e il Rifugio 7 Croci, finito a terra aveva infatti riportato un taglio sotto il ginocchio. Raggiunto in jeep dai soccorritori, all'uomo sono state prestate le prime cure. Caricato a bordo, è stato quindi trasportato al rendez vous con l'ambulanza a Bocchetta Campiglia.
Attorno alle 12.20 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato dalla Centrale del Suem di Treviso, per un parapendio finito tra gli alberi, un centinaio di metri dopo il decollo dei Tappeti. Sbarcato con un verricello il tecnico di elisoccorso nelle vicinanze, nella zona di Casera Girotto, l'elicottero di Treviso emergenza è volato a imbarcare due soccorritori per eventuale supporto nelle operazioni di recupero. Nel frattempo il tecnico di elisoccorso, raggiunta la pianta dove il pilota 62enne tedesco era sospeso, illeso, a una decina di metri dal suolo, lo aveva assicurato e calato a terra. I soccorritori si sono quindi spostati assieme al pilota in un prato, per poi risalire in hovering sull'eliambulanza ed essere trasortati a valle.
È dedicato a Mauro Piccolin il progetto presentato ieri nella sede del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto e destinato agli aspiranti soccorritori, per colmare eventuali lacune nella loro preparazione alpinistica tecnica e curriculare, prima di affrontare le verifiche di ingresso dopo un anno di affiancamento nella loro futura Stazione territoriale.
L’ammissione al Soccorso alpino e speleologico è possibile per tutti i soci del Cai di età compresa tra i 18 e i 45 anni, dopo il superamento delle prove di ammissione, necessarie per la verifica dei requisiti richiesti. La domanda va presentata al responsabile della Stazione competente per territorio, corredata del curriculum dell’attività alpinistica o speleo degli ultimi due anni e di un certificato medico. I requisiti per il Soccorso alpino sono: capacità di movimento su tutti i terreni di montagna, arrampicata su roccia minimo 4° grado da primo di cordata e su ghiaccio (60°), sci su tutti i tipi di neve.
“Nell’ultimo decennio si sta assistendo ad una carenza di nuove leve che entrano a far parte delle file Cnsas ed una trasformazione delle caratteristiche dei pochi aspirati che chiedono di farvi parte: la buona volontà e l’impegno nel dedicarsi ad aiutare le persone in difficoltà nell’ambiente montano spesso non sono direttamente proporzionali all’esperienza e alla pratica alpinistica. Una preparazione a volte molto elevata su determinati settori, vedi l’arrampicata, ma non generale e completa come richiesta dal regolamento nazionale e regionale per poter entrare” è la premessa del direttore della Scuola alpina regionale Sergio Albanello.
L’obiettivo del ‘Progetto propedeutico aspiranti operatori di Soccorso alpino’, sperimentale per il biennio 2023/2024, è quello di compensare eventuali aspetti deficitari, dando la possibilità ai potenziali soccorritori – una trentina quest’anno - di integrare la propria attività alpinistica e sci alpinistica con gli istruttori della Scuola alpina e con le Guide alpine iscritte nei ruoli operativi del Cnsas Veneto, permettendo di sviluppare le loro qualità ed esperienza alpinistiche e, non ultimo, alimentando reciproche conoscenze tra i ragazzi, che contribuiranno a far nascere nuove cordate e amicizie tra chi condivide la stessa passione.
Alla presenza del presidente del Soccorso Alpino e Speleologico Veneto Rodolfo Selenati e del delegato Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi Alex Barattin, è stata ricordata la figura di Mauro Piccolin, con moglie Valeria in sala: alpinista, soccorritore alpino, tecnico di elisoccorso e capo stazione del Cnsas di Belluno che si è sempre impegnato e dedicato anima e corpo al soccorso delle persone in montagna e che nella sua attività di istruttore dei corsi roccia del Cai Belluno ha sempre avuto l’occhio nell’individuare giovani capaci ed appassionati di alpinismo che poi ha portato all’interno della propria Stazione Cnsas.
La realizzazione del progetto è resa possibile dal sostegno di Dolomiti Emergency, rappresentata ieri dalla presidente Laura Menegus, e di Sinteco. “Conservo tanti ricordi di Mauro, professionali e non solo, a suo modo è stato un insegnante per noi, siamo cresciuti parecchio con lui e non è una frase di circostanza – è stato il pensiero di Stefano Giacomelli, general manager di Sinteco – partecipare a questa iniziativa del territorio nel suo ricordo serve per portare avanti nuove leve nell’aiuto delle persone in difficoltà e a dare esempi di come si affronta la montagna”.
Nei percorsi didattici di Isoipse, affrontiamo i temi della cultura popolare che fanno parte del programma scolastico: alimentazione, sostenibilità, emigrazione, fonti storiche, biodiversità, leggende e fiabe, giochi di una volta… Possiamo aiutarvi ad organizzare un’intera giornata al museo, abbinando percorsi didattici, laboratori ed attività in giardino, ad altre esperienze nel territorio come la visita al Museo Storico della Bicicletta Toni Bevilacqua o ad escursioni nei dintorni di Cesiomaggiore con le nostre guide naturalistiche. Non esitate a contattarci! Rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi richiesta di informazione e per cercare di venire incontro alle vostre esigenze. Augurandovi un buon inizio anno scolastico, vi aspettiamo al museo!
Info: mail: seravella@isoipse.it cell. dell’associazione dedicato alla didattica: 3519927115 fb: @museoetnograficodolomiti e @associazioneisoipse
ISOIPSE - Sinergie.Strategie.Territorio, Via S. Croce 23B, 32100 Belluno cell: 351.9927115
Museo Etnografico Dolomiti, Via Seravella 1, Cesiomaggiore Tel. 0437 959162 email: museodolomiti@provincia.belluno.it Fb: @museoetnograficodolomiti
Ig: @museoetnograficodolomiti www.museoetnograficodolomiti.it
Per i docenti delle scuole: di seguito riportato il depliant per scegliere la proposta più adatta alle vostre classi :
OFFERTA FORMATIVA per le scuole a.s. 2023/24 - MUSEO ETNOGRAFICO DOLOMITI
1 - L’ASSOCIAZIONE ISOIPSE
CHI SIAMO? - Nelle carte geografiche, le curve di livello (o isoipse) consentono di rappresentare, su mappe bidimensionali, la tridimensionalità della realtà. Come le isoipse delle mappe, l’Associazione Isoipse abbraccia l’intero territorio bellunese e ne racconta picchi e asperità, centri abitati e angoli nascosti. L’Associazione Isoipse è formata da un gruppo diprofessionisti che desiderano studiare, raccontare, difendere e promuovere il paesaggio, l’ambiente, l’identità, la società e la cultura delle Dolomiti. Gli educatori didattici dell’Associazione gestiscono l’offerta formativa rivolta alle scuole, propongono eventi ludico-didattici e corsi di formazione in diversi musei. L’offerta dell’Associazione Isoipse, oltre a indirizzarsi alle scuole di ogni ordine e grado, si rivolge ad altre fasce di età - adulti, anziani - e promuove progetti di formazione rivolti ad insegnanti e ad altri operatori museali.
COME LAVORIAMO? MUSEO PER TUTTI - Lavoriamo affinché il museo diventi sempre più un luogo capace di accogliere, includere, abbattere barriere, far incontrare generazioni diverse e culture diverse, generare benessere e coscienza civile.
LE COMPETENZE EUROPEE - Nei musei proponiamo esperienze formative che intendono generare una vera e propria mobilitazione delle risorse degli studenti, piccoli e grandi, che lo visitano: l’offerta didattica di Isoipse ha per obiettivo la trasmissione e l’approfondimento di conoscenze e abilità, ma anche e soprattutto l’attivazione e lo sviluppo delle competenze. Nel contesto del percorso e/o del laboratorio, ogni partecipante è chiamato a mettersi in gioco utilizzando le conoscenze e le abilità che possiede, in combinazione con le proprie attitudini, per affrontare una situazione di apprendimento attiva insieme ai suoi pari. L’esperienza museale è dunque un’occasione per allenare e valutare le competenze della classe in un setting formativo differente dall’aula.
IL MUSEO A SCUOLA - Durante l’emergenza pandemica, per far fronte all’impossibilità delle scuole ad organizzare le tradizionali uscite didattiche, abbiamo adattato molti dei nostri percorsi didattici per poterli svolgere direttamente nelle classi. NB: La visita al museo rimane la modalità di conoscenza del patrimonio che preferiamo!
2 - IL MUSEO ETNOGRAFICO DOLOMITI
IL MUSEO E IL GIARDINO DELLE ROSE - Il Museo Etnografico Dolomiti ha lo scopo di raccogliere, conservare e valorizzare il patrimonio tradizionale della popolazione rurale bellunese dalla fine del secolo XIX a oggi e di sollecitare la comprensione dell’identità nel nostro presente, superando atteggiamenti idillici e nostalgici. Coordina e collabora con gli altri musei del territorio, promuove la ricerca e la formazione in materia di metodologie didattiche innovative.
Il roseto è una vera perla del museo. Qui sono messe a dimora oltre 360 piante di rosa, tra cui numerose varietà antiche. Tutte le piante sono state raccolte - negli anni - dai giardini di ville locali, case contadine e canoniche, e molte raccontano storie del territorio e della vita dei suoi abitanti. Grazie alla collaborazione di Dolomia e UNIFARCO per il territorio, dopo un importante lavoro di catalogazione, il giardino è stato inaugurato nella primavera 2019 nel suo nuovo allestimento.
CONTATTI MUSEO - Via Seravella 1, Cesiomaggiore www.museoetnograficodolomiti.it
3 - PERCORSI DIDATTICI - Infanzia e primo ciclo della primaria - Durata: 1:30 h - 2:00 h. I percorsi didattici si possono abbinare a laboratori, escursioni o visite guidate al giardino delle rose. I percorsi didattici nel museo coinvolgono i bambini e i ragazzi attraverso metodologie e tecniche di didattica attiva, che prevedono momenti ludici ed esperienziali tesi a muovere il loro interesse, mobilitare le loro risorse, generare coinvolgimento, motivazione, benessere
CINQUE SENSI AL MUSEO - DESTINATARI: nido, infanzia, primaria - Un primo approccio, giocoso e gioioso, all’ambiente del museo: Freschìn, un buffo personaggio, ci accompagnerà per le sale alla ricerca di odori, rumori e oggetti che i bambini bendati, a turno, dovranno indovinare. Sentiremo il profumo del caffè mat, ci faremo coccolare dalla lana, affonderemo le dita nella polenta e annuseremo il “freschìn”... Ma chi è questo Freschìn? Venite a scoprirlo!
QUANTI GIOCHI CON NIENTE - DESTINATARI: infanzia, primaria - Giocare in cortile, in mezzo alla polvere e alle galline, avvolti dagli odori della stalla e dai profumi di fiori e piante... quanti giochi con niente! Attraverso i giochi che i bambini facevano all’aperto, nelle quattro stagioni, con i materiali che avevano a disposizione, proviamo a vivere insieme un’esperienza di gioco fatta di ingegno e creatività!
COME API TRA LE ROSE - DESTINATARI: infanzia, primaria - Dopo aver fatto conoscenza con l’incredibile mondo delle api e aver visto l'apiario didattico del museo, la classe si trasforma in un operoso alveare, in cui ogni bambino-ape sperimenta i diversi ruoli, necessari per far funzionare l’intero sistema. Una divertente esperienza per immedesimarsi nel mondo delle api e apprendere, giocando, l’importanza della cooperazione.
GALLINE - DESTINATARI: infanzia, primaria - Guidati dai loro richiami, “razzoliamo” per le sale in cerca delle galline del museo e, una volta trovate, ascoltiamo le incredibili leggende del pollaio, curiosiamo forme e colori delle uova, sperimentiamo giochi di legno con galline indaffarate e impariamo a conoscere questi animali così importanti, sempre presenti nelle case dei nostri nonni.
LE PECORE NON SI CONTANO - DESTINATARI: infanzia, primaria - Quante pecore in un gregge? Guidati da Feda, la marionetta che bela, i bambini incontrano gli animali del gregge (pecore, asini, capre, cani): li riconoscono dal verso, toccano con mano l’incredibile varietà delle lane, scoprono la faticosa, ma affascinante vita dei pastori, oggi come ieri. Alla fine tutti in giardino a divertirsi con un gioco in cui ci si trasforma in prede e predatori ... e si diventa persino lupi.
CANTI CONTE TIRITERE - DESTINATARI: infanzia, primaria - I bambini si avvicineranno al vasto patrimonio della tradizione orale locale cimentandosi in conte, balli e nella drammatizzazione di semplici canti. Cantare tutti insieme diventerà anche l’occasione, divertendosi, per socializzare e aumentare la coesione del gruppo classe.
DENTRO LE STORIE - DESTINATARI: infanzia, primaria - Che divertimento, che avventura! Le fiabe del patrimonio orale tradizionale coinvolgeranno i bambini in incontri ravvicinati con personaggi del passato, animali e umani! E al fascino dell’ascolto del racconto, che si svilupperà per fasi tra le sale del museo, si aggiungerà quello del gioco: i bambini si travestiranno come i protagonisti delle fiabe e si cimenteranno in piccole e allegre esperienze di drammatizzazione (...e quest’anno c’è una fiaba in più: “Tre quarti di minela”!).
GIOCHI DA MUSEO - DESTINATARI: infanzia, primaria - I giocattoli del territorio montano del secolo scorso: che meraviglia! Si potranno osservare, esplorare e... “giocare” tutti i giochi conservati nelle sale del museo. L’esperienza di osservazione, analisi e scambio di conoscenze, riflessioni e idee, porterà la classe a scoprire e sperimentare il valore dei giochi della tradizione popolare, quando” giocando si imparava” (e si impara)!
INDOVINA INDOVINELLO... - DESTINATARI: infanzia, primaria - ...sarà questo o sarà quello? Divertiamoci a indovinare gli indovinelli! Questa divertente “caccia al tesoro” cooperativa proporrà un viaggio nel passato, tra gli oggetti dell’esposizione museale che raccontano la vita quotidiana al tempo dei nostri nonni.
AIUTO E’ FINITA L’ACQUA - DESTINATARI: infanzia, primaria - Mediante esperienze multisensoriali (toccare, annusare, ascoltare l’acqua), giochi e staffette, i bambini saranno portati in viaggio tra abitudini del presente (docce, lavatrici, piscine...) e consuetudini del passato (prendere l’acqua dal pozzo, lavare i panni al fiume...), per riscoprire nella saggezza popolare una gestione più rispettosa e consapevole di questa preziosa risorsa.
4 - PERCORSI DIDATTICI - Secondo ciclo della primaria e secondaria di 1° grado - Durata: 1:30 h - 2:00 h - I percorsi didattici si possono abbinare a laboratori, escursioni o visite guidate al giardino delle rose
UN MUSEO DI LEGNO - DESTINATARI: primaria - I legni non sono tutti uguali! Mediante un approccio esplorativo multisensoriale, basato su una divertente “caccia al tesoro”, impareremo a riconoscere il grande valore che gli alberi e il legno possedevano nella cultura popolare locale e scopriremo l’utilizzo e il metodo di costruzione di alcuni attrezzi e oggetti tradizionali.
CARO DIARIO - DESTINATARI: primaria - Il diario di una ragazzina ci porterà in viaggio verso un luogo e un tempo lontani, ma attuali: “16 luglio 1904. Scrivo queste pagine perché la Siora Maestra Santina mi ha raccomandato di tenere la cronaca del mio viaggio per la Merica, così poi non potrò mai dimenticarlo”. Attraverseremo le stanze del museo guidati dalle pagine di Caterina e, riga dopo riga, raggiungeremo l’obiettivo di ricostruire la sua personale storia di emigrante.
I SAPERI DELLA MONTAGNA - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Cosa differenzia la montagna dalla pianura? Come la pendenza e l’altitudine hanno caratterizzato e condizionato la vita e la cultura dei montanari? Quali mestieri facevano i nostri bisnonni e quali ingegnose soluzioni hanno trovato per trarre sostentamento da questo territorio? Attraverso la “staffetta del montanaro” e il plastico tridimensionale della montagna, intraprenderemo un interessante viaggio nel passato, che metterà in luce il delicato nesso tra ambiente, risorse e stile di vita dell’uomo.
SUL FILO DEL PASSATO - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Analizzando gli oggetti esposti nelle sale del museo, vi guideremo alla scoperta dei processi, delle tecniche e degli strumenti di produzione e trasformazione di canapa e lana, in un’ottica di confronto con l’attualità. Alternando momenti di riflessione ad attività di approfondimento, gli alunni ascolteranno le storie che gli oggetti raccontano e impareranno a riconoscere le fibre tessili di ieri e di oggi.
GLI ANTICHI MESTIERI - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Questo percorso multisensoriale, che spazia tra racconti di vita, canti ed esperienze pratiche, ci guiderà alla scoperta degli antichi mestieri che seguivano il ciclo delle stagioni e occupavano gran parte del tempo degli uomini e delle donne di questi luoghi. Alcuni prettamente femminili (cura della casa e degli animali da cortile), altri prevalentemente maschili e spesso pericolosi (lavoro nei boschi), altri ancora legati al “saper fare” degli artigiani.
ÒM SALVÀRECH, ANGUÀNE E MATHARÓL - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Partiremo dalle fonti orali per conoscere gli esseri mitici della montagna bellunese: Òm Salvàrech, Anguàne e Matharól. Le
antiche leggende riguardanti questi personaggi (al tempo stesso spaventosi, imprevedibili, misteriosi, ma anche dispensatori di consigli preziosi e protettori benevoli) ci accompagneranno in un viaggio alla scoperta della dura vita nella montagna bellunese.
OGNI STAGIONE LA SUA FESTA - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Un viaggio attraverso il calendario tradizionale, alla scoperta dei riti e delle feste che scandivano la vita delle comunità locali nel
secolo scorso, permeata in ogni aspetto da una profonda religiosità. Natale, Epifania, Carnevale, Pasqua: in ogni stagione ci caleremo nella festività principale rivivendo squarci di vita contadina, in un’ottica di confronto con il presente e le abitudini di oggi.
LA LUNGA VITA DEGLI OGGETTI. L’ARTE DEL RIUSO E DEL RICICLO - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Fino a pochi decenni fa oggetti, mobili e vestiti duravano molto di più: venivano rattoppati o aggiustati fino alla completa usura e tramandati di generazione in generazione. E poi cosa è successo? Nel corso di un gioco a tappe, guidati dal dott. Riusatutto, ricorreremo alla nostra creatività e ingegno per provare a essere più sostenibili, anche nella vita di tutti i giorni.
PAESAGGI DAL CANNOCCHIALE - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Il paesaggio è da sempre frutto dell’azione e dell’interazione di fattori naturali e umani. Ma l’urbanizzazione, l’abbandono, la crescita del bosco, la perdita di prati e pascoli e i cambiamenti climatici stanno trasformando il nostro territorio a una velocità davvero impressionante. Un’esplorazione con stravaganti cannocchiali renderà evidenti i cambiamenti che il paesaggio ha subito nell’arco dell’ultimo secolo e aiuterà i ragazzi a riflettere.
BIODIVERSITÀ NEL PIATTO - DESTINATARI: primaria; secondaria di I grado - Partiamo dall’alimentazione tradizionale della montagna bellunese per ricostruire i menù delle generazioni passate e confrontarli con quelli attuali. Confrontiamo inoltre agricoltura moderna e tradizionale: i concetti di “biologico” e “biodiversità” erano conosciuti dai contadini di un tempo? Confrontiamo infine le cucine di ieri con quelle di oggi: come sono cambiati spazi, tempi e modi della convivialità? Un viaggio nelle abitudini alimentari di un tempo, per capire il presente.
CIBO DA TUTTO IL MONDO - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Da dove viene il mais? E i fagioli? Un percorso didattico che mette a confronto storie di prodotti, cibi e tradizioni della montagna
bellunese, con suggestioni dal resto del mondo. Parliamo di diversità biologica e culturale ed esploriamo pratiche tradizionali di produzione alimentare. Indaghiamo il passato in una prospettiva sia globale che locale, alla scoperta di abitudini alimentari che non solo ci distinguono, ma spesso ci uniscono.
IL GIOCO DI RUOLO DELLA SOSTENIBILITÀ - DESTINATARI: primaria, secondaria di I grado - Sei pronto per la più grande sfida mai vista? Come in tutti i giochi di ruolo avrai una missione: assicurare al mondo un futuro sostenibile! Dovrai immedesimarti in vari ruoli e personaggi e trovare soluzioni ai problemi che assillano il pianeta: la fame, l’inquinamento, il consumo del suolo, la cattiva gestione dell’acqua, ecc. Non senza aiuto però! In questa avventura (che stimola senso critico e capacità di soluzione dei problemi) potrai contare sui consigli dei “Saggi” e dei “Vecchi”.
LA BELA E LA BESTIA - DESTINATARI: secondaria di I grado - Un percorso didattico, strutturato come gioco di sfide attraverso le sale del museo, che utilizza la nota favola feltrina come sfondo per conoscere e approfondire il patrimonio del museo e il suo roseto.
5 - PERCORSI DIDATTICI Secondaria di 1° e 2° grado - Durata: 1:30 h - 2:00 h - I percorsi didattici si possono
abbinare a laboratori, escursioni o visite guidate al giardino delle rose.
ORIENTEERING AL MUSEO - DESTINATARI: secondaria di I grado e II grado - Il giardino del museo, con i suoi percorsi tortuosi tra le piante di rosa e gli edifici della storica villa del conte Avogadro degli Azzoni (oggi museo), tra spazi naturali, coltivati e costruiti, diventa un fantastico labirinto dove per orientarsi è necessario, mappa alla mano, osservare i particolari del paesaggio, le piante e gli elementi architettonici che caratterizzano la villa, comprendendone il significato e la funzione. In un secondo tempo i ragazzi si cimenteranno nella realizzazione di una mappa tridimensionale della villa, immaginandola tra realtà e fantasia.
STORIE DI MIGRANTI - DESTINATARI: secondaria di I e II grado - La mobilità umana è una componente strutturale della società: milioni di persone (uomini, donne, bambini) fuggivano e fuggono ancora oggi dalla fame e dalla mancanza di lavoro. Gli emigranti bellunesi diretti in Brasile alla fine dell’Ottocento cercavano
una possibilità di realizzazione personale nelle terre oltreoceano: a partire dalle loro storie riflettiamo in maniera critica anche sul contesto migratorio attuale.
LE BALIE DA LATTE: STORIE DI UN’EMIGRAZIONE FEMMINILE - DESTINATARI: secondaria di I e II grado - Latte di capra, latte di mamma, latte in polvere: sono tutti uguali? Saranno le balie, con le loro faticose
storie, a raccontarcelo. Ascoltando le loro testimonianze, comprenderemo le difficoltà di questo particolare
tipo di emigrazione, impareremo gli usi legati alla nascita e altre caratteristiche della società di fine Ottocento, che ci permetteranno di riflettere sulle forme attuali di immigrazione femminile.
6 - LABORATORI BREVI - La mattina al Museo - Durata: 45' - possono essere scelti in abbinamento ai percorsi didattici, per completare l’esperienza di visita al museo. I laboratori sono uno spazio/tempo in cui
la manualità, la creatività e il pensiero dei bambini e dei ragazzi viene sollecitato, a partire dagli stimoli che emergono dalla visita alla collezione del Museo. Utilizziamo quasi sempre materiali riciclati o naturali. Ci impegniamo ad essere sempre più plastic free nelle nostre creazioni.
IL PORTAFOGLIO RICICLATO - Un tempo riciclare e riutilizzare gli oggetti era una necessità, oggi è una scelta indispensabile per garantire un futuro alla terra. La creazione di un portachiavi o portafoglio con il tetrapak sarà l’occasione per apprendere l’importanza del riuso.
LA PISTA DELLE BIGLIE - Basta un pizzico di creatività, buon affiatamento, la voglia di usare le mani... ed ecco che insieme realizzeremo un super gioco di classe - una pista per le biglie! - frutto della nostra fantasia e del nostro ingegno, il risultato di un bel progetto di gruppo e del nostro lavoro di collaborazione e cooperazione.
GLI ANIMALI DEL MUSEO - Pecore, mucche, galline ma anche rane, ricci e lumache... quanti gli amici dei bambini di un tempo! Proviamo a realizzarli insieme, assemblando con fantasia e creatività diversi materiali naturali (argilla, lana, semi...), sviluppando le nostre capacità manuali e scoprendo il mondo di questi simpatici animali, oggi un po’ lontani dalle nostre case.
GIOCHI FATTI DA NOI - Un laboratorio per scoprire che bastano pochi semplici materiali per costruire i giochi con cui generazioni di bambini si sono divertiti tanto, se sappiamo mettere in moto mani e cervello e riusciamo a farli lavorare insieme! A scelta dell’insegnante costruiremo il botòn (frullino), il piumin (volano) oppure le biglie di argilla. E poi tutti a giocare!
BUGHOTEL - Il museo ci insegna l’importanza di tutti gli esseri naturali, compresi gli insetti e, in particolare, gli impollinatori. Non ci resta che dare il nostro contributo preparando un piccolo riparo per offrire ospitalità alle api solitarie e agli insetti di passaggio.
BOMBA DI SEMI - Cosa possiamo fare per migliorare la biodiversità degli spazi verdi? Possiamo far esplodere delle bombe di fioriture colorate. Prepariamo insieme dei miscugli di semi da utilizzare in primavera.
7 - LABORATORI LUNGHI - La mattina al Museo - Durata: 1:30 h - 2:00 h - Vengono abbinati a percorsi didattici brevi per trascorrere una mattinata al museo dedicando più tempo alla manualità. I laboratori lunghi sono pensati per dedicare un tempo più lungo alla manualità. Queste proposte prevedono una fase di avvio, con la visita di alcune sale del museo e la contestualizzazione con gli oggetti della collezione museale, e una parte centrale dedicata alla realizzazione di un progetto manuale creativo e all’analisi del processo di costruzione.
IL MAZARÒL - Questo personaggio delle leggende del nostro patrimonio, simpatico e dispettoso, diventa il protagonista di un laboratorio. Con pigne, lana, ghiande e altri materiali, cerchiamo di creare un piccolo folletto amico dei bambini.
LA BISCIA CHE STRISCIA - La biscia è un animale molto presente nelle filastrocche, nei canti popolari e nei giochi dei bimbi di un tempo. Costruiamone una ciascuno, riutilizzando tappi di sughero e legno.
LE STAGIONI DELLA NATURA - Impegnandoci ad essere quanto più ecologici possibile e rispettando ciò che ci viene offerto nelle diverse stagioni, ci esercitiamo nei saperi manuali che un tempo tutti i bambini
padroneggiavano. Con brattee, foglie, bastoncini, pigne, ghiande... creiamo oggetti e personaggi lasciandoci guidare dalla fantasia.
8 - LABORATORI LUNGHI - La giornata al Museo - Durata: 1:30 h - 2:00 h - Vengono abbinati ai percorsi didattici classici per trascorrere un’intera giornata al museo. Questi laboratori sono pensati per chi desidera fermarsi tutta la giornata al Museo prendendosi il tempo della mattina per vivere i nostri percorsi didattici tra le sale del museo e, dopo un bel pic-nic in giardino, dedicare del tempo di qualità alla manualità e alla creatività, con laboratori sempre connessi al patrimonio materiale e immateriale del Museo.
IL TELEFONO CON IL FILO - Il protagonista di questa avventura è il leggendario Basilisco e i suoi poteri magici. Sarà lui ad insegnarvi tutte le mosse e i trucchetti per costruire un telefono con il filo, quello che i bambini di un tempo sapevano fare con le loro mani, per giocare a imitare il mirabolante strumento di comunicazione dei grandi. E funziona davvero!
INTRECCIAMOCI - Un laboratorio di intreccio e tessitura per esercitare le abilità manuali dei bambini e dei ragazzi di oggi. Dopo aver osservato le trame e gli intrecci che caratterizzano numerosi oggetti della collezione museale e aver compreso il principio del telaio, si potranno intrecciare lane, spaghi, midollino, piante e rami, per mettere alla prova sia le mani che la fantasia.
LO SPAVENTA-PASSERI - Chi erano e a cosa servivano gli spaventapasseri? Con vecchi vestiti, materiali naturali, molta fantasia e voglia di sperimentare, in piccoli gruppetti creeremo degli spaventapasseri originali che sapranno rallegrare e animare il giardino della vostra scuola o, in alternativa, è possibile realizzare degli spaventapasseri da vaso.
TROTTOLE COLORATE - Come funziona una trottola? Sperimentiamo insieme la costruzione di questo gioco... in una sfida di coding carta & matita! Dopo aver assistito a tutte le fasi del processo, squadre di programmatori e di robot si metteranno alla prova nel ricostruire in maniera corretta la sequenza necessaria per completare la creazione del nuovo giocattolo: attraverso i tentativi di completamento dell’algoritmo e la correzione degli errori (cioè il debug!) si arriverà alla giusta soluzione ... e costruzione!
MARIETTA LA MARIONETTA - Il fascino delle marionette è senza tempo. Prepararne una interamente ideata da noi, creata con materiali poveri ed elementi naturali insieme a procedimenti ricchi di manualità, è davvero una bella soddisfazione... e poi ci dedichiamo il tempo per imparare a muoverla!
IL ROCHÈL, OVVERO IL TRATTORINO - Vi piacerebbe imparare a costruire un antico giocattolo con trazione ad elastico? Basterà procurarsi un rocchetto di filo della nonna (la spagnoletta), una vecchia candela, qualche elastico e insieme riusciremo a realizzare un simpatico trattorino capace di attraversare terreni ed ostacoli di ogni genere!
TINTURA DELLA LANA - Sperimentiamo la tintura della lana con colori naturali ricavati dalle piante dell’orto, del giardino, del bosco e da quelle utilizzate in cucina e scopriamo nelle sale del museo la vita dei pastori e delle loro greggi.
GLI ESSERI MITICI DELLA MONTAGNA BELLUNESE - Laboratorio creativo di costruzione dei protagonisti di tante leggende della montagna bellunese. Utilizziamo cartoncino, feltro, lana, legno, erbe del prato e... i nostri personaggi prenderanno vita tra le nostre mani e nelle nostre storie!
9 - VISITA AUDIOGUIDATA AL GIARDINO DELLE ROSE - Il roseto è una vera “perla” del museo! Qui sono state messe a dimora oltre 360 piante di rosa, tra cui numerose varietà antiche. Tutte le piante sono state raccolte, negli anni, dai giardini di ville, case contadine e canoniche e molte raccontano storie del territorio e della vita dei suoi abitanti. Grazie alla collaborazione di Dolomia e UNIFARCO per il territorio, dopo un importante lavoro di catalogazione, il giardino è stato inaugurato nella primavera 2019 nel suo nuovo allestimento. A partire dalla metà di maggio potete venire con la vostra classe a visitare lo splendido roseto del museo di Seravella. Saremo felici di accompagnarvi e farvi conoscere il valore di questo straordinario esempio di biodiversità coltivata, in cui le caratteristiche botaniche delle rose si intersecano con la storia dell’uomo, dai primi antichissimi esemplari delle rose europee, fino agli scambi con l’Oriente e i nuovi esemplari portati sulle navi cariche di tè. La visita audioguidata (una visita in movimento fatta di racconti,
musiche, suoni, gesti e piccole divertenti sfide, in una bolla sonora che tiene unito ad un filo invisibile solo chi indossa le cuffie immersive) invita gli studenti a porre lo sguardo sulle peculiarità di queste incredibili piante così diverse tra loro, per colore, profumo e forma, e sulle loro storie
10 - ESCURSIONI ABBINABILI ALL’ESPERIENZA NEI MUSEI - Il territorio di Cesiomaggiore - Sarete accompagnati da una Guida Naturalistica certificata, che saprà scegliere l’itinerario in base all’utenza e al tema. Proponiamo l’esperienza di un’intera giornata, abbinando le attività sopra elencate con un’escursione tematica nei dintorni di Cesiomaggiore: camminare insieme nel territorio ci porterà alla scoperta attiva di saperi paesaggistici, naturalistici, ma anche storici e culturali. Tra le possibili escursioni:
• La Via dell’Acqua del torrente Veses
• La natura meravigliosa del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
• Alla scoperta dei tesori dei boschi e dei prati
• Un Patrimonio UNESCO a pochi passi da noi
• La montagna racconta...lungo antichi sentieri
11 - INFO, COSTI E CONTATTI - Associazione ISOIPSE - Impresa Sociale - Per informazioni ci trovate:
• al telefono o whatsapp al 3519927115 il lunedì dalle 8.30 alle 12.30
• in presenza al museo etnografico il martedì dalle 8.30 alle 12.30
• via mail a seravella@isoipse.it
PRENOTAZIONI - Contattare l’Associazione Isoipse per fissare la data delle attività. Quindi compilare il modulo di prenotazione on-line al link: www.isoipse.it/prenotazioniseravella
Le prenotazioni per il corrente anno scolastico devono pervenire all’Associazione entro il mese di Gennaio.
DISDETTE - Eventuali disdette devono essere comunicate tramite posta elettronica entro una settimana prima della data fissata.
COSTI:
• 1 percorso (1:30 h - 2:00 h): 120 euro
• La mattina al Museo - 1 percorso (1:30 h - 2:00 h) + 1 laboratorio breve (45 min): 160 euro
• La mattina al Museo - 1 percorso breve (45 min) + 1 laboratorio lungo (1:30 h - 2:00 h): 160 euro
• La giornata al Museo - 1 percorso (1:30 h - 2:00 h) + 1 laboratorio lungo (1:30 h - 2:00 h): 220 euro
• La giornata al Museo - 1 escursione nel territorio o 1 visita audioguidata al giardino delle rose + 1 percorso al museo o 1 laboratorio lungo (1:30 h - 2:00 h): 220 euro
• 1 lezione in classe: 120 euro
• 1 percorso (1:30 h - 2:00 h) + 1 intervento in classe: 220 euro
N.B.: Al costo delle attività al museo - inteso per gruppo classe - va aggiunto il costo del biglietto di ingresso al museo di 1 euro ad alunno, che deve essere corrisposto al momento dell’entrata, direttamente alla biglietteria. L’entrata è gratuita per gli studenti portatori di handicap e per due insegnanti o accompagnatori di ogni gruppo classe.
Questa mattina, poco prima delle 10, la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino di Recoaro - Valdagno, per un escursionista che si era fatto male all'inizio della Ferrata del Vajo Scuro, nel Gruppo del Fumante. Il 58enne di Vicenza, che stava salendo assieme alla figlia, dopo un centinaio di metri era infatti scivolato, cadendo trattenuto dal kit da ferrata, ma riportando un sospetto trauma alla spalla. Data la presenza di nebbia, una squadra lo ha raggiunto a piedi, gli ha prestato le prime cure e lo ha calato sul sentiero sottostante, per poi spostarsi verso l'alveo del Vajo Lovaraste. Da lì l'uomo è stato sollevato con paranco un'ottantina di metri e issato sul sentiero alto, da cui normalmente quel tratto attrezzato si affronta in discesa, per andare all'attacco della Ferrata del Vajo Scuro. Accompagnato infine al Rifugio Battisti, l'infortunato - che aveva camminato autonomamente a fianco della squadra - è stato affidato all'ambulanza diretta all'ospedale di Valdagno. L'intervento si è concluso verso le 15.
Questa mattina verso le 8.40 la Centrale del 118 è stata attivata per un'escursionista febbricitante, non in grado di rientrare a piedi dal Rifugio Città di Carpi. Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo è quindi salita con il fuoristrada e ha imbarcato la 40enne di Bologna per accompagnarla a valle. La donna si è poi allontanata con i propri mezzi.
Ieri verso le 20 la Centrale del 118 ha attivato il Soccorso alpino di Feltre e della Pedemontana del Grappa, per un ciclista che diceva avere smarrito il sentiero nella zona di Malga Camparona. Risaliti alle coordinate e verificato che si trovava in realtà in località Porte del Salton, due squadre si sono incamminate e lo hanno raggiunto non distante da un sentiero. Il 26enne della Repubblica Ceca era partito dal Lago di Garda con l'intenzione di arrivare al Lago di Santa Croce. Durante il tragitto aveva trovato on line il sentiero numero 846, che non è però un itinerario ciclistico, e lo aveva seguito fino a perdere la traccia portando a mano la bicicletta. Inoltratosi per 400 metri lungo un costone erboso, era arrivato vicino al sentiero sottostante, ma, ormai buio, si era fermato. Raggiunto dai soccorritori, il ragazzo è stato ricondotto sul sentiero e poi accompagnato a valle. L'intervento si è concluso attorno a mezzanotte.
Nel corso dell’incontro di Belluno, dedicato all’artista Emilio Vedova che durante il secondo conflitto mondiale operò come partigiano nell’area del Cansiglio, dialogheranno Francesco Piero Franchi (Isbrec, Auser Belluno) e Luca Molinari (Direttore di M9-Museo del ‘900). Interverrà l’assessore alla Cultura del Comune di Belluno, Raffaele Addamiano.
L’ingresso è libero, sino ad esaurimento dei posti, con prenotazione obbligatoria.
Informazioni e prenotazioni: prenotazionimuseo@comune. belluno.it – 0437 913323
Ieri nel tardo pomeriggio quattro escursionisti slovacchi hanno contattato la Centrale del Suem da Serauta, sulla Marmolada, dove erano arrivati trovando gli impianti per rientrare a valle chiusi, dopo aver percorso la Ferrata Eterna. I 4, tre uomini di 38, 31 e 25 anni, e una donna di 28 anni, sono stati raggiunti e imbarcati dall'elicottero della Sezione aerea della Guardia di finanza di Bolzano. Dato l'approssimarsi del buio e la presenza di nubi, i 4 sono stati trasportati a Bolzano. In particolare la donna è stata accompagnata in ospedale, per valutare possibili principi di ipotermia. Uan squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina era pronta per eventuale supporto alle operazioni.
Sabato 16 settembre alle ore 21:00 sarà presentato presso lo spazio Hangar11, nel compendio dell’ex-caserma Piave di Belluno, lo spettacolo di teatro contemporaneo “R.R.”
di Farmacia Zooè, di e con Marco Duse, la regia e la drammaturgia di Gianmarco Busetto, liberamente tratto da “Processo a Rolandina” di Marco Salvador, che racconta la storia di Rolandina Roncaglia, nata maschio (Rolandino, con la O) in provincia di Padova nel 1327, e trasferitasi a 19 anni a Venezia per vivere come femmina: Rolandina, con la A.
Un percorso ancora oggi oggetto di discriminazione e stigma, in una società in cui il legame tra istituzioni civili e religiose e! indissolubile.
Farmacia Zooè è una compagnia nata nel 2006 a Marghera che unisce teatro, performance, poesia, formazione e interventi diretti sul territorio veneto e nazionale.
Domenica 17 settembre sarà in scena all’Hangar11 “Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore” del Teatro del Lemming che torna a Vertigini a grande richiesta presentando il suo lavoro per uno spettatore al pubblico bellunese. In un’epoca di pensieri deboli e di fragili idee sul teatro, questo lavoro implica la necessità
di un ritorno al senso originario e profondo dell"esperienza teatrale. Lo spettatore è personalmente chiamato a rivivere l"esperienza di Edipo, cosicché le
lacerazioni del protagonista diventano le sue. Come Edipo egli è il solo a viverle ed è cieco di fronte ad esse in un viaggio che lo vede claudicare, appena sostenuto da vaghe presenze che evocano e provocano continuamente il suo immaginario. Oscar Wilde diceva che il teatro è uno specchio tenuto davanti alla natura. Qui, come
novelli Alice, gli spettatori sono finalmente invitati ad attraversarlo.
Il Teatro del Lemming è una compagnia teatrale di ricerca fondata nel 1987 e finanziata dal MiC - Ministero della Cultura dal 1997. Vincitore di numerosi premi tra cui il Premio Totola, il Premio Piccoli Palcoscenici, il Premio UBU Giuseppe Bartolucci e il Silver Snowflake al Sarajevo Winter Festival, il Lemming è il fondatore di una originale poetica teatrale che ha chiamato TEATRO DELLO SPETTATORE, un teatro che interroga il ruolo dello spettatore, trovando di volta in volta nuove strategie per coinvolgerlo all’interno dell’evento scenico. Questo teatro si rivolge alla preziosa unicità di ogni spettatore, che qui diventa soggetto dell’esperienza teatrale e non più semplice fruitore passivo: esso è parte attiva e costitutiva dell’opera.
Lo spettacolo replicherà dalle ore 17:00 ogni trenta minuti fino alle 21:30. Replica inoltre sia sabato che domenica alle ore 19:30, presso lo studio di SlowMachine in
Via del Piave 4 a Belluno, la performance partecipativa “I'll write you something new” di Maria Luisa Usai, progetto finalista della Biennale College Performer 2021, dove
l’esperienza solitaria dello scrivere, diventa nella performance un’esperienza condivisa, un atto intimo si trasforma in un’azione pubblica.
Il festival riprenderà poi in ottobre con altri tre eventi.
Sabato 16/09
Ore 19:30 “I'll write you something new” Maria Luisa Usai - Studio Slow – ingresso 5 € - Performance partecipativa – massimo 10 spettatori
Ore 21:00 “R.R.” Farmacia Zooè - Hangar11 - Ingresso 5 € - Teatro contemporaneo
Domenica 17/09
Ore 17:00, 17:30, 18:00, 18:30, 19:00, 19:30, 20:00, 20:30, 21:00, 21:30 - “Edipo. Tragedia dei sensi per uno spettatore” Teatro del Lemming/Massimo Munaro - Hangar11 - Ingresso 10 € - Tragedia dei sensi per uno spettatore
Attorno alle 18 Falco 2 è volato in Val Giralba, da dove aveva chiesto aiuto una 28enne lituana, colta da crisi di panico mentre percorreva da sola il sentiero. Dopo essere stata individuata e recuperata con un verricello, l'escursionista è stata trasportata a valle.
Attorno alle 14 è scattato l'allarme per una escursionista tedesca ruzzolata alcuni metri dal Sentiero Bonacossa, sui Cadini di Misurina. La 74enne tedesca, che si trovava con un'altra persona, è stata raggiunta dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Imbarcata in hovering, con un possibile trauma al volto, è stata trasportata all'ospedale di Belluno.