“Mam nonga Afrique” di Federica Iezzi
Teli variopinti, odori astri e pungenti, grida di bambini, case di fango e paglia, zuppe di miglio, fanno da contorno alla disperata ricerca di allontanare la malattia.
Ero ancora imprigionata nella facoltà di Medicina, quando presi quell’aereo che mi condusse in Burkina Faso.
Un nuovo orizzonte: terra arida, aria secca, poca acqua e poco cibo.
Zanzare che come feroci bestie assetate si posavano sulla pelle, senza distinguerne il colore, e in cambio lasciavano prurito, gonfiore e rossore per giorni. L’anticamera alla malaria.
I bambini piangevano e le loro lacrime bagnavano la polvere asciutta. Le donne barcollanti portavano grosse e pesanti otri d’acqua sulla testa.
Ho lavorato per mesi, perdendomi nella vita africana, nei dispensari (quelli che noi conosciamo come reparti di pronto soccorso), nei centri materno-infantili, nei lebbrosari, negli ambulatori chirurgici, nelle carceri.
L’Africa ti permette di avere per un attimo la sensazione di aver contribuito a salvare la vita incerta di un bambino, la famiglia sospesa di una donna, e l’attimo dopo ti permette di pensare che ogni cosa tu possa essere in grado di fare, sia vana.
Racconto cosa significa per gli africani avere davanti agli occhi una “nassara”, una bianca. Racconto cosa significa veder crescere di peso i bambini malnutriti, bambini che a cinque anni pesano poco più di dieci chili. Racconto le estenuanti trattative per i permessi alle vaccinazioni.
Parole delicate e dure che portano il lettore su una jeep, tra i villaggi solitari del continente africano, negli ingressi chirurgici, tra i bambini guariti dalla malaria, tra le mamme inesperte e coraggiose.
In questo breve ma intensissimo diario di bordo si respirano i colori, i profumi, i sapori dell’Africa; le cose terribili e quelle meravigliose; il bene e il male immersi in un’unica grande armonia… Quell’armonia fatta di contrasti che rendono ancor più dolorosa e fiammante la vera Bellezza.
Questa terra abbandonata dal mondo civile sa offrire molti doni a chi si avvicina ad essa con mente aperta e cuore puro. A chi sa guardare, ascoltare, condividere.
Così è stato per Federica Iezzi che, grazie alla sua coraggiosa esperienza vissuta come volontaria a soli vent’anni, ha saputo donare senza chiedere nulla in cambio e proprio per questo ne ha ricevuto moltissimo. E il suo diario - scritto la sera alla luce di una candela o la mattina presto con la luce dell’alba, prima del lavoro - ne è la testimonianza.
Ora Federica ha dato voce alla sua Africa, regalandoci questo libro come un vero e proprio atto d’amore.
Dalla prefazione di Daniela Cattani Rusich
Per info:
Facebook: Mam nonga Afrique
Twitter: http://twitter.com/FedericaIezzi
“Mam nonga Afrique” di Federica Iezzi
Onirica Edizioni - Collana “Visioni”
ISBN 978-88-96797-02-0
pp. 63 - € 8,50