Prigionieri russi nella ladinia e prigionieri ladini in Russia
Nelle valli intorno al massiccio del Sella è vivo ancor oggi, nella memoria che si è tramandata sino a noi, il ricordo dei prigionieri russi utilizzati nella costruzione delle ferrovie della Val Gardena e di Fiemme, delle strade dei passi dolomitici, oppure in lavori militari nelle immediate retrovie del fronte. La loro vita fu di fame, stenti, malattie, e molti non sopravvissero alle inumane condizioni di lavoro.
Un capitolo ancora tutto da raccontare è quello delle esperienze dei ladini prigionieri nelle terre della Russia: essi vennero a contatto diretto con la Russia degli zar, con la rivoluzione bolscevica e la controrivoluzione, ed infine attraverso viaggi rocamboleschi approdarono in qualche modo in Italia, talvolta molto tempo dopo la fine della guerra.