LA CITTA’ SPLENDENTE
Nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi, Belluno è la città per eccellenza delle Dolomiti, dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’Umanità nel 2009 (il 70% delle Dolomiti è presente nel territorio bellunese). Solo dieci anni prima, Belluno aveva ricevuto un altro importante riconoscimento, venendo nominata Città Alpina dell'Anno 1999 e acquisendo così una notorietà internazionale.
Lungo il corso degli anni, è andato aumentando l’impegno nell’organizzazione di manifestazioni e convegni sulla cultura di montagna: non solo natura, alpinismo o sci, ma anche arte e spettacolo, scienza e filosofia, architettura e storia legati all’ambiente montano.
La manifestazione più significativa, la cui prima edizione è del 1997, è Oltre le Vette: metafore, uomini, luoghi della montagna, una rassegna culturale sulla montagna che ha ottenuto eccezionali risultati di pubblico.
Tra le altre iniziative, vanno ricordate Dolomiti Contemporanee, Cortina Incontra, e numerose mostre illustri dedicate ad artisti locali come Tiziano, Brustolon e Tancredi. Un fervore che ha donato fama alla "CITTA' SPLENDENTE" (dal celtico "belo dunum") e al suo territorio.
LA VALBELLUNA
Dino Buzzati, grande scrittore e giornalista, nato a Belluno nel 1906, era innamorato delle sue montagne che scalava con passione e che ammirava dalla sua villa, osservandone i colori al mutare della luce del giorno. Soprattutto, lo affascinava il Gruppo dolomitico dello Schiara con la sua Gusela del Vescovà (ago del vescovo), una bellissima e arditissima guglia monolito di quaranta metri.
Da lassù, luogo per lui “assolutamente all'altezza delle più famose crode”, poteva ammirare le lontane cime dolomitiche a nord e, sotto di lui, la Valbelluna, ampia conca verdeggiante aperta tra le montagne per una quarantina di chilometri, delimitata a sud dalle Prealpi (un susseguirsi di colli e monti, tra cui il Nevegal e il Col Visentin) e, a nord, dalle pareti dolomitiche dello Schiara.
UN APPRODO FORTUNATO
Nel cuore della Valbelluna, adagiata su un piccolo promontorio alla confluenza tra il torrente Ardo e il fiume Piave, Belluno è città unica per le sue particolarità. Piccola e serena, a dimensione d'uomo, con le sue piazze, le vecchie fontane e palazzi in stile veneziano, le sue strade medievali e rinascimentali, è davvera una città splendente nella bella stagione e diventa un luogo misterioso nei silenzi delle serate invernali.
Bartolomeo Zanenga, giornalista ed insegnante bellunese, la definiva "un approdo fortunato dove è bello sostare, in cui, prima o poi, chi c'è stato, ritorna".
Dino Buzzati affermava che “(…) l'incanto di Belluno e della sua valle è dato dall'incontro fra il mondo di Venezia con il marchio delle sue architetture inconfondibili e il mondo del Nord, con le montagne misteriose, i lunghi inverni, le favole". Il grande giornalista diceva che in città incontriamo edifici "che sono venuti su dal mare" e fuori città vi sono case rustiche "che sono venute giù dalle montagne". Una fusione singolare tra mare e montagna, realisticamente visibile nelle terse giornate invernali, tanto apprezzate dai numerosi turisti che dalla pianura si spingono fino quassù.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
Oltre al basso grado di delinquenza, Belluno, che è stabilmente al vertice di tutte le classifiche relative alla qualità della vita e dell'ambiente, ha un alta percentuale di raccolta differenziata (74% nel 2010), tanto che un suo comune (Ponte nelle Alpi) si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo l’eco-primato Oscar 2011 per il Comune-riciclone.
La provincia di Belluno, con il suo territorio per il 74% montuoso, ha conosciuto uno sviluppo industriale sul modello della piccola industria con aree di specializzazione (come le occhialerie), che stanno tuttavia incontrando difficoltà dovute alla crisi economica.
La tutela dei beni ambientali paesaggistici è da tempo diventata una priorità per la città, sede del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi.
L'Amministrazione territoriale, resasi consapevole dei guasti prodotti nel passato dal turismo di massa e dalla gestione indiscriminata delle risorse naturali, come il deturpamento di interi versanti montani per la costruzione di piste da sci o di centrali idroelettriche (vedi Vajont e la sua tragedia) per sostenere l'avanzante industrializzazione della pianura (anni Sessanta e Settanta), ha impostato una politica di conservazione e di rilancio del territorio.
Inoltre, si stanno recuperando le attività agro-pastorali e i valori tradizionali locali. Sono nati molti agriturismi di montagna che testimoniano la fruizione rispettosa del territorio. La manifestazione Dolomiti d'Autunno, indetta dalla Provincia, raccoglie le 23 fiere autunnali più note che si svolgono dalla metà di agosto fino alla fine di novembre all’insegna della tradizione enogastronomica. Ricordiamo la Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi, gli Alberi secolari, le nuove Piste ciclabili.
Oggi, al tradizionale isolamento rispetto ai circuiti internazionali che nel passato può averla penalizzata, la città è riuscita a sostituire l’attuale notorietà utilizzando anche le potenzialità fornite dal web.