Nevegal d'estate
Sulle piste del Colle anche d’estate grazie al Fun Bob
Il Fun Bob, inaugurato sabato 21 maggio 2011 sull’Alpe del Nevegàl, promette di diventare uno degli svaghi più richiesti e innovativi dell’estate in montagna.
Il Fun Bob, una discesa mozzafiato di 1400 metri sui pendii della pista Coca Bassa. Allestito sulla quella che d’inverno è un’apprezzata pista da sci, il Fun Bob del Nevegàl è una slittinovia estiva che si avvale di sistemi tecnologici che sfruttano le infrastrutture già esistenti sul percorso.
Il Nevegal, il preziosissimo "colle dei bellunesi", la loro “montagna”, è un altopiano che si trova sul versante settentrionale del Gruppo del Col Visentin, quella cresta in direzione nord-est sud-ovest che divide la pianura padano-veneta dalla Val Belluna, le cui vette più alte sono il Col Visentin (quota 1763 slm), il Col Toront a quota 1673 m slm e il Col Faverghera a quota 1610 m slm. Su ognuna di queste sorge un rifugio (rispettivamente il Rifugio V Artiglieria Alpina, il Rifugio Angelo Bristot e il Rifugio Brigata Cadore).
Il versante settentrionale della catena, a differenza di quello che guarda a sud, piuttosto ripido e scosceso, e perciò di pressoché nullo interesse turistico, è caratterizzato da dolci pendii boscosi che dalle vette scendono fino all’altopiano del Nevegal, a 1000 metri di quota, per continuare costantemente fino al fondovalle, dove scorre il fiume Piave.
E’ proprio questo lato disposto a nord quello più ricco ed attraente dal punto di vista turistico, con i suoi prati, boschi,sentieri più in quota, percorsi vita per famiglie e bambini, itinerari per mountain-bike, aree attrezzate per pic-nic (il Parco Pineta è una struttura pensata per turisti e vacanzieri con barbecue, tavolini e chioschi con servizio bar e piatti tipici) o campeggio, piste da sci e impianti di risalita, locali di intrattenimento e alberghi, strutture per lo sport (come il nuovo Campus Paolo Valenti, in Pian dei Longhi): ampi spazi per lo skiroll, la palestra di roccia, il campo da calcio, il campo da beach volley e calcetto, campi da tennis e tantissime altre possibilità.
Dal Nevegal si può godere di una meravigliosa visione panoramica dell’intera cerchia dolomitica e della Valbelluna, nonché di suggestivi tramonti colorati sul Piave con lo sfondo verso occidente delle Pale di San Lucano, i Monti del Sole e le Vette Feltrine.
D’innanzi a sé, il turista - in particolar modo colui che abbia raggiunto il punto più alto (il Col Visentin) - avrà in basso il Piave e Belluno, protetta dalla superba cornice della Schiara, dietro la quale a sua volta farà capolino (verso est) la massiccia mole del Pelmo, quindi la Croda Rossa, il Sorapiss, la Croda Marcora. Seguono poi le cime del Bosconero, l'Antelao, le Marmarole.
Oltre la Valle del Piave troneggiano il Duranno e la catena del Col Nudo e del Monte Cavallo.L'Altopiano del Cansiglio è vicinissimo sull'altra sponda del sottostante lago di Santa Croce, visibilissimo dalla malga Faverghera e dal sentiero che costeggia il giardino Botanico delle Alpi Orientali che la raggiunge.
Durante l’intera stagione estiva, il Nevegal è meta di turisti alla ricerca di un ambiente accogliente, ricco di servizi, e nello stesso tempo, ameno, verdeggiante, silenzioso e dall’aspetto variegato. Il valore naturalistico e paesaggistico della zona è indubbio e, se nelle zone più in quota il progressivo abbandono dei pascoli ha favorito e reso inevitabile l’imboschimento dei prati non più falciati, a quote inferiori sono comparsi centri abitati e continua l’attività agricola, seppur in parte e in modi diversi rispetto al passato.
Per non parlare della ricchezza dei biotipi che offre il territorio: nella parte bassa, del Castionese, si osserva ancora il paesaggi agrario, aree torbose e paludose (Le Vare) oggi bonificate. Lembi di zone umide si alternano ad aree a copertura forestale e prativa.
Betulle, carpini, aceri, tigli, faggi, nocciolo, le specie presenti.
Più in quota, troviamo animali quali il fagiano di monte, la coturnice (apparizioni sporadiche), l’aquila reale.
Nell’Orto Botanico di Monte Faverghera, nidificano il Gallo forcello (due o tre coppie all’anno), Francolino di monte, il Merlo dal collare, il Picchio nero (uccello piuttosto raro, che qui si trova nella faggeta nella parte bassa della riserva), la Bigiarella, il Fanello, il Prispolone. Sulle rocce, il Culbianco, il Codirosso spazzacamino, la Ballerina bianca, alcuni rapaci (Gheppio, Poiana, Nibbio bruno, Astore), alcune specie poco frequenti come l’Ermellino e la Civetta nana, rapace notturno splendido.
Tra i mammiferi, la volpe, il superpredatore, che preda l’Arvicola, il topo campagnolo e il Topo ragno. Nelle pozze e negli stagni, molti anfibi. Il Tritone alpino, l'Ululone dal ventre giallo, le Rana rossa, rana agile e il Rospo comune. Tra i rettili, Orbettino e Biscia d’acqua.
Nella bella e selvaggia valle di San Mamante, anche astori, caprioli, volpi, tassi, martore, faine, picchi rossi, allocchi, sparvieri.
Ogni anno, durante il periodo estivo (tra luglio e settembre), sul Nevegal hanno luogo le Fiere del Nevegal, delle giornate di mercato (di solito, la prima domenica del mese): quasi un centinaio di espositori arrivano da fuori provincia e vi si possono trovare prodotti agricoli e d’artigianato locali, alimentari, vestiario, giocattoli. Non mancano punti di somministrazione di cibo e bevande e la possibilità di affittare una mountain bike per provare una serie di suggestivi percorsi in mezzo al verde: Le Creste, Costa Legner e Malvan, allestite della Comunità Montana Bellunese.