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Conferenza stampa mostre “Robert Mapplethorpe" e "Maurizio Galimberti" - Venezia - 9 aprile 2025

Le Stanze della Fotografia

Le Stanze della Fotografia annunciano le prossime mostre: >Robert Mapplethorpe - Le forme del classico e >Maurizio Galimberti - tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino

Conferenza stampa - Mercoledì 9 aprile 2025 - Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore

Robert Mapplethorpe (New York, 1946 -Boston, 1989) - Le forme del classico - Dal 10 aprile al 6 gennaio 2026
La prossima grande mostra è dedicata a un protagonista assoluto, e tuttora per molti aspetti controverso, della fotografia internazionale: Robert Mapplethorpe. Curata dal direttore artistico de Le Stanze della Fotografia, Denis Curti, la rassegna è organizzata e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York. La mostra sarà esposta a Venezia, all’interno del centro fotografico Le Stanze della Fotografia, sull’isola di San Giorgio Maggiore. Le forme del classico è stata concepita come il primo atto di una più ampia trilogia, parte di un percorso di studio e ricerca volto ad approfondire e indagare largamente la figura di Mapplethorpe, che comprende altri due eventi espositivi nel 2026:
   Le forme del desiderio si terrà a Milano, a Palazzo Reale, e presenta una completa retrospettiva sull'intera opera del fotografo con le sue fotografie più iconiche, potenti e audaci, focalizzandosi sugli aspetti più intensi della sua produzione e
   Le forme della bellezza sarà esposta a Roma, al Museo dell’Ara Pacis, e sarà incentrata sugli studi sulla bellezza intesa come classicità, con immagini e confronti puntuali e una selezione dedicata ad alcune significative immagini scattate in Italia esposta ora per la prima volta.
«La Fondazione Robert Mapplethorpe è entusiasta di collaborare con Marsilio Arte, Denis Curti e i suoi colleghi alle prossime rassegne dedicate a Mapplethorpe, che saranno splendidamente presentate all’interno di prestigiose sedi ed istituzioni. L’accurata curatela di Denis Curti offrirà ai visitatori un'esperienza unica, differenziando l’approccio per ciascuna delle tre sedi e sottolineando le diverse sfaccettature dell’opera di Mapplethorpe. Al di là di alcuni punti in comune, ciascuna mostra adotterà un taglio specifico rispetto alle opere dell'artista. Venezia non ospita una completa antologica di Mapplethorpe dal 1992, quando l’iconica retrospettiva internazionale curata da Germano Celant fu presentata a Palazzo Fortuny. Attendiamo con impazienza il ritorno di Mapplethorpe a Venezia dopo 33 anni, così come le rassegne previste per Roma e Milano», dichiara Michael Ward Stout, presidente della Fondazione Robert Mapplethorpe.
Con oltre 200 immagini,alcune delle quali presentate in Italia per la prima volta, la retrospettiva Robert Mapplethorpe. Le forme del classico alle Stanze della Fotografia di Venezia, rende omaggio al grande artista statunitense e prosegue il percorso tracciato dal curatore Germano Celant nella sua rassegna Tra antico e moderno. Un’antologia (Torino, 2005), reinserendo l’opera di Mapplethorpe nel contesto dell'arte e della cultura statunitense di metà Novecento. È proprio la dimensione classica della fotografia di Mapplethorpe, fortemente evidenziata a Venezia attraverso puntuali confronti con le immagini della statuaria antica, a rendere i suoi corpi ritratti, colti nella loro plasticità e bellezza, atemporali: rappresentazioni antiche e presenti di un irrefrenabile e sapiente desiderio, plasmate dalla geometria della luce e trasfigurate in icone eterne, quasi divine, sebbene sempre umanissime. La mostra riporta così l’attenzione sulla ricerca di Mapplethorpe di una perfetta sinuosità, di una rotondità sensuale e sacrale, che è possibile riscontrare nelle fotografie esposte a Venezia dei perfetti corpi maschili e femminili, così come nelle magnifiche immagini dei fiori, svelati nella loro nudità, vere e proprie composizioni poetiche, ambigue e delicate al tempo stesso. Come osserva Denis Curti, «Mapplethorpe usa la fotografia per reinterpretare e rinnovare l'estetica classica, accentuando il dialogo trail corpo vivo e la scultura ideale. Il confronto evidenzia la sua abilità nel trasporre la perfezione e la grazia della scultura classica nella fotografia contemporanea, attraverso l’attenzione al dettaglio e alla luce, creando un ponte tra passato e presente. Le statue, dominate da una sessualità incompiuta, ci mettono davanti all’importanza della carne nel linguaggio seduttivo. Mapplethorpe ne scioglie le membra marmoree per far emergere una bellezza sensuale che pulsa sotto tonnellate di rigidità, dandoloro una nuova vita».
Lungo il percorso espositivo sono presentati i primissimi collage, ready-made realizzati sul finire degli anni Sessanta del Novecento, molti dei quali mai esposti prima. Queste prime opere sono realizzate combinando originali disegnie ritagli di riviste omoerotiche e oggetti trovatie riflettono la ricerca di identità e l’interesse di Mapplethorpe nella sperimentazione, sin dagli esordi della sua carriera, usando una sovrapposizione di elementi.La retrospettiva espone molti nudi maschiliche celebrano il corpo con un inno alla perfezione classica, enfatizzando forza, sensualità e simmetria attraverso un uso raffinato della luce e della composizione, esplorando il desiderio e l'erotismo e sfidando gli schemi sociali tradizionali. Analogamente, nei nudi femminili esposti a Venezia, Mapplethorpe gioca con le forme, le pieghe e le linee per creare un'estetica elegante e minimalista, volta a rappresentare, come ha osservato lo storico dell’arte americano Arthur C. Danto, «donne consapevoli, dalla potenza quasi regale».Molti i ritrattipresentati alle Stanze della Fotografia: dalla celebre serie dedicata alla compagna e amica Patti Smith, immortalata in pose intime e iconiche che esprimono la sua figura androgina e la sua vulnerabilità, a quelli di Lisa Lyon, bodybuilder e musa dell’autore, che esplorano il vigore, la resistenza e la femminilità, trascendendo le convenzioni di genere. Mapplethorpe cattura il suo corpo scolpito, celebrando la potenza e la bellezza attraverso parametri estetici classici.In mostra anche i ritrattidi Truman Capote, Glenn Close, Richard Gere, Keith Haring, David Hockney, Annie Leibovitz, Yoko Ono, Robert Rauschenberg, Isabella Rossellini, Susan Sarandon, Susan Sontag, Andy Warhol, e molti altri. Il ritratto fotografico per Mapplethorpe non rappresenta solamente l’incontro intimo tra due personalità, ma una sorta di altare visivo dove la corporeità del soggetto viene trasfigurata, resa partecipe di un gioco di desiderio e possesso.Perturbanti gli autoritrattidell’autore, che rivelano la sua esplorazione dell'identità concepita sempre come qualcosa di fluido e mutevole. Attraverso pose studiate e simboli provocatori, il fotografo si presenta come artista e soggetto, indagando i confini tra sé e l'immagine pubblica. In occasione della trilogia viene pubblicato da Marsilio Arte un importante catalogo, che accompagna le tre mostre e indaga l’intera produzione ed evoluzione del linguaggio di Mapplethorpe attraverso 257 opere.

Open call per i fotografi e le fotografie under 30
In occasione di questa grande antologica, la Fondazione Le Stanze della Fotografia presenta, dopo il successo della prima edizione, l’open call rivolta a giovani fotografi e fotografe tra i 18 e i 30 anni, iniziativa realizzata con il contributo di Fondazione di Venezia. La partecipazione è gratuita e prevede la selezione di nove fotografie, tre per ciascun autore o autrice, ognuna delle quali si ricollega a uno dei tre temi della trilogia – le forme del classico, del desiderio e della bellezza – ispirandosi alla citazione di Robert Mapplethorpe: «Sono entrato nel mondo della fotografia perché mi sembrava fosse veicolo perfetto per commentare la follia dell'esistenza odierna» (Robert Mapplethorpe.Tra antico e moderno, a cura di Germano Celant, 2005). Le opere finaliste, accuratamente selezionate da una giuria composta dal gallerista Pierpaolo Falone, il curatore Denis Curti, il gallerista Gió Marconi, la direttrice generale della Fondazione Mapplethorpe, Joree Adilman, e dalla direttrice artistica di MIA Photo Fair, Francesca Malgara, saranno esposte presso lo stand delle Stanze della Fotografia all’interno di una delle più importanti manifestazioni fotografiche, il MIA Photo Fair, che si terrà a Milano dal 20 al 23 Marzo 2025. I tre vincitori o vincitrici saranno proclamati in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra di RobertMapplethorp e a Le Stanze della Fotografia, il 9 aprile. Le loro opere saranno esposte per tutto il periodo di mostra.Il termine ultimo per inviare le proposte è il 2 marzo.
Per consultare il regolamento e le modalità di partecipazione, è possibile consultare il sito dedicato: www.lestanzedellafotografia.it

Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino - Dal 10 aprile al 10 agosto 2025.
Le Stanze della Fotografia presentano, al primo piano, la mostra curata da Denis Curti. Internazionalmente noto per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco, e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia, Maurizio Galimberti presenta a Venezia alcuni tra i più iconici mosaici di polaroid, tra i quali Johnny Depp, Barbara Bouchete Angelica Huston, in un percorso che si articola in sei sezioni: Cenacolo, Storia, Sport, Ritratti, Taylor Swift e Luoghi. Le sue creazioni, caratterizzate da una visione sfaccettata e frammentata della realtà, sono scomposte e ricomposte come in un mosaico, offrendo una riflessione profonda sulla percezione e sulla molteplicità dei punti di vista.Le immagini sono quasi sempre manipolate durante la fase di sviluppo, esercitando pressioni con strumenti semplici –come penne e bastoncini di legno– direttamente sulla superficie del supporto, o montate in composizioni a mosaico, all’internodelle quali ogni singolo scatto concorre alla formazione di un risultato finale capace di restituire una visione d’insieme spettacolare.Come osserva Denis Curti, «i suoi lavori non mirano a riprodurre fedelmente la realtà, ma sono l’esito di un’indagine del visibile, un’operazione di scomposizione del mondo che trova nella fotografia lo strumento ideale. Galimberti ha come fonte di ispirazione i collage fotografici di David Hockney e nella sua ricerca e guidato da modelli illustri, come le opere futuristedi Umberto Boccioni o il Nudo che scende le scale n. 2 di Marcel Duchamp, a sua volta ispirato dalla scomposizione del movimento di Etienne-Jules Marey» (D. Curti, Capire la fotografia contemporanea, Marsilio 2020).Le Stanze della Fotografia sono un’iniziativa congiunta di Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini, realizzata in partnership con Fondazione di Venezia, San Marco Group e Fontana Gruppo, e con il sostegno di Distilleria Nardini, Grafica Veneta, iGuzzini, NeoTech.
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Uffici stampa Marsilio Arte - Giovanna Ambrosano: g.ambrosano@marsilioarte.it; +39 3384546387
Fondazione Giorgio Cini - Fabio Bozzato: stampa@cini.it

Le Stanze della Fotografia Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
   >   Informazioni:   www.lestanzedellafotografia.it    tel.+39 041 2412330   mail: lestanzedellafotografia@gmail.com   Ig e FB: LeStanzedellafotografia
   >   Orari:   Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso 18:20). Chiuso il mercoledì
   >   Vaporetto:   FermataSan Giorgio, linea 2
   >   Biglietti:   Online:   https://stanzedellafotografia.vivaticket.it     Biglietti:  14,00 € intero   Biglietti ridotti: 12,00 € ridotto - studenti under 26 anni; over 65; gruppi (minimo 10 massimo 25 persone); titolari apposite convenzioni (consultare il sito ufficiale: https://www.lestanzedellafotografia.it/it/contatti/info).   Biglietto ridotto speciale: 9,00 € nati o residenti nel Comune di Venezia (ogni martedì); titolari CartaEffe laFeltrinelli e IBS (ogni giovedì); possessori del biglietto d'ingresso alle mostre delle sedi espositive delle Gallerie d’Italia; MyPass Venezia (+ € 1 prevendita);   Studenti: con tesserino delle università Ca' Foscari, Iuav, Accademia di Belle Arti diVenezia, IUSVE 7,00 €; associati Ca’ Foscari Alumni (riduzione per gli studenti di tutte le università il venerdì)   Ridotto famiglia: (2 adulti + 2 under 14) 28,00 €   Ridotto gruppi scuole: 6,00 €   Ridotto gruppi scuole che partecipano all'attività didattica: 4,00 €   Ingresso 2x1: per i Soci CartaFRECCIA di Trenitalia che esibiscono alla cassa, oltre alla propria tessera in formato cartaceo o digitale, un biglietto Frecciarossa con destinazione Venezia con data di viaggio antecedente fino a 3 giorni prima l’ingresso alla mostra   Biglietto gratuito Bambini fino ai 6 anni, un accompagnatore per ogni gruppo (2 accompagnatori per ogni classe scolastica), persone con disabilità e accompagnatore, guide turistiche certificate, Cini Ambassador.
    >  Accredito giornalisti: I possessori di tesserino valido da esibire in biglietteria possono accedere gratuitamente. Per richieste o accrediti, contattare due giorni prima della data della visita: ufficio.stampa@marsilioarte.it

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