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Lettera aperta annullamento della IX edizione della stagione teatrale MiraggiBelluno 23/24

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Visto l'impossibilità di realizzarla, SlowMachine, per la delicatezza della situazione e degli argomenti trattati, ha preferito comunicarlo con una lettera aperta ai cittadini

Sotto riportata la pubblicazione integrale della lettera aperta ai cittadini:


> Belluno 23 novembre 2023 - Belluno Miraggi 2023/2024 non ci sarà

Dopo le molte richieste da parte degli spettatori,
purtroppo dobbiamo comunicare che la stagione BELLUNO MIRAGGI, che ha portato a Belluno e nel Veneto importanti artisti e prime regionali di livello nazionale e internazionale, non avrà la sua IX edizione. Belluno avrà un inverno un po’ più buio quest’anno, il primo dal 2014 senza Miraggi.
Con l’esiguo stanziamento confermato dalla Fondazione Teatri delle Dolomiti, è ovviamente impossibile realizzare una stagione teatrale e programmare sei titoli come nelle scorse edizioni. Lo stop avviene proprio ad un passo dal traguardo dei dieci anni. A seguito di varie interlocuzioni, il Comune di Belluno non ha stanziato risorse specifiche e il progetto presentato da SlowMachine per l’anno 2023 nell’ambito del bando regionale per il sostegno allo spettacolo dal vivo professionale (ai sensi della L.R. 17/2019), non è stato finanziato per esaurimento delle risorse disponibili. Come si può realizzare una stagione teatrale con 6.000 euro? Una cifra che non è neanche la metà delle nuove indennità mensili di sindaci delle città metropolitane. 

Il sostegno a Belluno Miraggi era stato ridotto drasticamente a causa della difficile situazione economica della Fondazione Teatri delle Dolomiti, che però realizza una propria programmazione dove ospiterà anche Marco Paolini, già contattato da SlowMachine per la nuova stagione di Miraggi, data cancellata visto il bassissimo contributo assegnato dalla Fondazione Teatri. Contributo sicuramente anche inferiore a quello messo in campo per il sostegno di un singolo evento, il progetto VajontS realizzato al Teatro Comunale dalla Fondazione stessa. Insomma il ruolo della Fondazione Teatri, invece di sostenere l’attività portata avanti per quasi 10 anni con fatica da SlowMachine, sembra ad oggi quasi concorrenziale.

SlowMachine, realtà bellunese nata nel 2012, in questi anni è cresciuta, ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale per i suoi progetti innovativi e di alto livello qualitativo. Proprio questa settimana è reduce dalle repliche dello spettacolo “Notti” programmato con successo - oltre che in molti importanti teatri nazionali - al Teatro Rossetti di Trieste con tre serate sold out. SlowMachine inoltre, nella Regione Veneto, è l’unica Impresa di Produzione teatrale nell’ambito dell’innovazione e sperimentazione riconosciuta dal Ministero della Cultura per le prime istanze triennali. Il Ministero della Cultura ha premiato in regione solo tre realtà emergenti: SlowMachine, Stivalaccio Teatro e l’Accademia da Ponte in tre ambiti diversi per il triennio 22-24. Senza considerare l’incarico di Direttore Artistico e Amministrativo del Teatro Chiabrera di Savona che Rajeev Badhan sta svolgendo con successo e riconoscimento nazionale, realizzando una stagione che spazia dalla prosa alla danza, dal contemporaneo alla musica classica non tralasciando il teatro ragazzi e che in questo 23/24 conta più di 50 eventi ed importanti prime regionali. Ma le attività a livello nazionale di Badhan e della sua compagnia non trascurano comunque il territorio Bellunese, nel quale crede, investe, produce e dove continua a progettare e portare linfa di rinnovamento e risorse. Sono infatti proprio di questi mesi autunnali le assegnazioni a vari bandi in sinergia con diversi soggetti territoriali e non, da Cultura in rete-Ultracosmi nel quale SlowMachine è coinvolta, che prevede una ricca progettualità artistica e culturale tra il Bellunese e Treviso nel 2024, al bando Rigenerazione di Cariverona insieme a Casa dei Beni Comuni, Tib, al progetto sulle Comunità Energetiche che vede coinvolta la Caserma Piave nel suo insieme e il Comune di Belluno, oltre al progetto formativo con il Circolo Cultura e Stampa Bellunese dal titolo Pari. Ma tutti questi riconoscimenti probabilmente non vengono considerati sul territorio come un valore aggiunto e, invece di coltivare una realtà di grande successo locale e riconosciuta a livello nazionale, si sceglie di limitarne le possibilità di azione sul territorio stesso e, alla soglia della 10a edizione di Belluno Miraggi, la stagione viene sospesa. Con il contributo stanziato sarà possibile con difficoltà realizzare solamente un evento.

Il progetto Belluno Miraggi, ideato ed organizzato da SlowMachine, ha portato a Belluno e in Regione Veneto per anni, grazie ad una direzione preparata, lungimirante, attenta e con un progetto artistico innovativo e chiaro, grandi artisti - come Terzopoulos, FamilieFlöz, RezzaMastrella, Ascanio Celestini, Alessandro Bergonzoni, AgrupacionSenor Serrano, Silvia Gribaudi, Compagnia Finzi Pasca, Julia Kent, Deflorian/Tagliarini, Alessandro Sciarroni, Il Teatro Delle Albe, Motus, la Societas, Abbondanza/Bertoni, Elio Germano, Balletto Civile, Carrozzeria Orfeo, Fabiana Iacozzilli e molti altri - prime regionali di livello internazionale, ha aperto ai nuovi linguaggi del contemporaneo il palco del Teatro Comunale (oggi Dino Buzzati), ricollocando il territorio e il suo Teatro in una posizione di rilievo nel panorama nazionale, dando luce alla città di Belluno e stimolando la voglia di andare a teatro dei cittadini in maniera trasversale anche grazie agli approfondimenti culturali, ai laboratori e agli incontri con gli artisti. Tutto questo nella prossima stagione non ci sarà, o meglio SlowMachine sarà in grado di realizzare un solo evento ad aprile 2024 perché, nonostante la situazione avversa, ha Cura del territorio e crede nelle potenzialità di Belluno. Diventa fondamentale quindi una sorta di resistenza culturale per salutare il tanto pubblico che ha seguito, amato e sostenuto la programmazione di Belluno Miraggi dal 2014 e ritiene sia fondamentale farlo in presenza. Non è mai stato nel nostro stile parlare delle problematiche gestionali che ci siamo trovati ad affrontare in questi anni e questa lettera è stata scritta per spiegare in maniera profondaa chi ha seguito, da varie parti d’Italia e non solo, la nostra progettualità di programmazione, perché Belluno Miraggi, che abbiamo iniziato quando avevamo 30 anni, il prossimo anno non ci sarà. 

La IX Edizione della stagione Belluno Miraggi era pronta a febbraio 2023. Abbiamo cercato in tutti i modi di convincere a sostenere questa progettualità chi nella nostra città ha in mano in questo momento le risorse dedicate alla cultura, al teatro, ma non siamo stati ascoltati. Ci è sempre stato detto che c’era un buco da risanare nelle casse della Fondazione Teatri, ma le risorse, per scelta, sono andate in un’altra direzione e sicuramente i cittadini e il Consiglio Comunale lo potranno vedere quando verrà presentato il bilancio, visto che l’unico socio della Fondazione Teatri è, ad oggi, il Comune di Belluno, quindi equiparabile ad una partecipata… Non siamo qui per fare polemica, siamo dei professionisti con chiari compiti, capacità e riconoscimenti dei nostri progetti in vari ambiti, ma per cercare di imparare dalle possibilità mancate, per aprire ai più l’interesse verso una visione e un confronto culturale del territorio che coinvolge tutti i suoi abitanti e non solo, per rilanciare riflessioni necessarie sul futuro che ci lega. 

Con affetto ed estremo dispiacere salutiamo per questa stagione tutto il pubblico di Belluno, della Provincia e della Regione e anche quello che veniva da fuori Regione e ringraziamo gli artisti e i collaboratori che sono stati parte integrante di questo progetto e linfa vitale non solo artistica. Noi ci siamo e continueremo a lavorare e a rinnovare la nostra volontà di far crescere insieme a noi questo territorio. Per il futuro siamo disponibili a riprendere il progetto, ma con risorse adeguateper realizzare una progettualità artistica da Capoluogo di Provincia. Per il momento vi diamo appuntamento al 6 aprile 2024 al Teatro Dino Buzzati con una delle compagnie che abbiamo fatto conoscere, la FamilieFlözcon “INFINITA”. Uno spettacolo non a caso sul ciclo della vita. Per tutti quelli che ci scrivono e ci chiedono come si potrebbe salvare ancora questa stagione 23/24 e probabilmente anche quelle future, ipotizziamo la via di una formale convenzione diretta con il Comune di Belluno per istituzionalizzare questa Stagione. Perché riteniamo la cultura e il suo accesso un servizio fondamentale per i cittadini. …Chissà se il grande Dino Buzzati sarebbe felice che i Miraggi svanissero nel teatro a lui appena intitolato….             SlowMachine

Riportiamo di seguito un estratto da un articolo uscito su un’importante piattaforma nazionale riguardante lo spettacolo dal vivo, dopo la realizzazione dello spettacolo “Notti” di SlowMachine a chiusura dell’VIII edizione di Belluno Miraggi: “…Grazie a SlowMachine, in questa città ai piedi delle Dolomiti, sono transitati protagonisti di grande rilievo del teatro contemporaneo: FamilieFlöz, AgrupacionSenor Serrano, Chiara Guidi, Roberto Latini, Motus… e si potrebbe continuare con un lungo elenco di nomi che più in generale nell’area veneta hanno sporadica circolazione. La progettualità di SlowMachine è risultata senz’altro coraggiosa e raffinata per sensibilità, vista la capacità di coniugare innovazione scenica e leggibilità: un pubblico numeroso ed eterogeneo sembra aver premiato quest’audacia e la qualità teatrale. Ma ad oggi la prosecuzione della collaborazione con gli enti bellunesi pare a rischio, ed incerto il futuro della prossima edizione di Miraggi, con una perdita che non riguarderebbe esclusivamente la città ma una più ampia regione.”          Krapp’s Last Post (4 maggio 2023) <

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