Ponte nelle Alpi - “Stonehenge” di Soccher: oltre duecento visitatori in due giorni
«È la riprova che il patrimonio culturale e storico della provincia di Belluno è di valore inestimabile e rappresenta una grande opportunità turistica»
In due giorni di visite, oltre duecento persone da tutto il Veneto sono approdate in territorio pontalpino per ammirare la piccola “Stonehenge” di Soccher: il sito archeologico dell’età del bronzo, individuato sopra l’abitato della frazione dell’Oltrerai, «è la riprova che il patrimonio culturale e storico della provincia di Belluno è di valore inestimabile e rappresenta una grande opportunità turistica».
«La sfida è quella di riscoprire l’autenticità della dimensione locale, l’importanza della diversità, il valore di un turismo sostenibile, mentre la sinergia tra amministrazione comunale, volontariato e associazionismo rappresenta un modo concreto per sostenere i paesi e riscoprire lo straordinario patrimonio, raccontandolo con entusiasmo e dovizia di particolari», commenta il Comune di Ponte nelle Alpi in una nota alla stampa.
«Grazie a queste iniziative così partecipate», ha affermato il sindaco di Ponte Paolo Vendramini, «le comunità diventano custodi della nostra storia e la trasmettono ai visitatori. C’è bisogno di aggregazione, di scoprire tradizioni, folklore, sentieri e percorsi come quello che stiamo proponendo a Soccher. In pochi giorni abbiamo ricevuto all’ufficio relazioni con il pubblico tantissime richieste. Abbiamo organizzato i gruppi di visitatori sabato e domenica. Ma, considerato l’interesse, pensiamo di riprendere le escursioni in maggio. La visita a una località storica è anche un momento di confronto con la sua comunità, che è il cuore pulsante per preservare la specificità del luogo e il buon vivere delle tradizioni locali. Il fatto che oltre 200 persone da tutta la regione abbiano scelto di trascorrere il fine settimana a Ponte nelle Alpi è un dato che fa bene a tali progetti e ai volontari che vi hanno aderito».
Oltre al sindaco, erano presenti alla due giorni gli studiosi Carlo Mondini, Augusto Modolo, Maurizio Pierobon e Ivano Alfarè Lovo, il presidente dell’Eco-Museo del Piave Italo Pierobon e i consiglieri Sabrina Dassiè e Oliseo Salvagno. Il gruppo «Sorelle Fontana Granda» di Soccher, invece, ha accolto i turisti in costume tipico e con piatti locali molto apprezzati.